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CSI: Dark Motives

Il fascino macabro di indagare..

RECENSIONE di Matteo Caccialanza   —   01/06/2004
CSI: Dark Motives
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CSI: Dark Motives
CSI: Dark Motives
CSI: Dark Motives

Prima regola di Warrick: si riduce tutto a impronte delle scarpe

Il primo CSI fu un gioco con un certo numero di pro e di contro che in un bilancio finale lasciavano emergere il quadro di un titolo soddisfacente, il quale, sebbene rivolto in primo luogo ai fan dello show televisivo era senza dubbio degno di farsi notare nell'attuale, desolante, panorama delle avventure grafiche.
Di fatto il termine "seguito" e poco adatta a definire Dark Motives: si tratta semplicemente di un altro gioco che sfrutta i medesimi contenuti del predecessore in termini di ambientazione e personaggi, senza alcun genere di continuity temporale o narrativa. Lo stesso protagonista è un altro, sebbene sia ancora una volta una recluta della polizia scientifica.
Se uno dei limiti del primo CSI era la presenza di soli 5 scenari, risolvibili globalmente in una mezza dozzina di ore, Dark Motives ne eredita purtroppo la brevità e la scarsa rigiocabilità.
Ci vengono infatti presentati 5 nuovi casi, ciascuno in grado di impegnare un giocatore inesperto per non più di un paio d'ore, complice lo scarso livello di difficoltà.
E' costernante notare come l'ostacolo principale ai già di per sè relativamente semplici enigmi, consista nella difficoltà nell'individuare gli elementi da analizzare sulla scena del crimine e nelle locazioni relative. Spesso accade di desiderare di analizzare più da vicino un particolare senza poterlo fare perchè il relativo "link" all'elemento non è ancora attivo e lo sarà solo dopo aver attivato qualche particolare evento, ad esempio un dialogo con un personaggio o il ritrovamento di un particolare oggetto.
Tutto questo impone un "modus operandi" estremamente ferreo e sequenziale, a tratti frustrante perchè lascia scarso spazio all'iniziativa del giocatore, che si ritrova a rinunciare a ipotesi e tentativi per risolversi a un sistematico setacciamento delle schermate di gioco, alla ricerca di un elemento "cliccabile".
La ricerca del colpevole insomma è subordinata alla ricerca delle prove, ma tutto sommato questo è comprensibile, dopotutto è un gioco ambientato nel mondo e con le regole di CSI.
Ad ogni modo, per la felicità dei fan della serie, non manca il consueto set di strumenti di individuazione e raccolta, dalla lampada a raggi UV, al gesso per i calchi, rilevatori di impronte digitali, ecc.
Alcuni strumenti si assomigliano tanto da essere facilmente confusi, ma con un po' di pratica è facile capire al volo a quale polvere per la rilevazione delle impronte ricorrere per ogni tipo di superficie. Peccato che per allora sarete probabilmente gia a metà del gioco... [C]

Commozione cerebrale in diretta!
Commozione cerebrale in diretta!
Las Vegas!
Las Vegas!
Ricerca di impronte digitali al computer
Ricerca di impronte digitali al computer

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Dal punto di vista meramente tecnologico, CSI: Dark Motives si attesta sullo stesso livello del predecessore, senza infamia e senza lode.
I migliorati modelli 3D dei personaggi sono ben realizzati e riconoscibili, ma non altrettanto ben animati e al di là di qualche ripetitivo gesto, se ne stanno lì imbambolati, con appena un estemporanea alzata di sopracciglio a testimoniare che non si tratta di inanimate statue di cera.
Gli scenari sono invece statici, semplici immagini prerenderizzate, in alcuni casi "ruotabili" grazie al buon vecchio Quicktime VR, tecnologia sorpassata quanto al tempo stesso funzionale.
Apprezzabili le sequenze FMV in pieno stile CSI, che non lesinano in ricostruzioni cruente che comprendono ossa rotte, organi spappolati e ogni genere di finezza gratuita da mattatoio che sono un po' l'inconfondibile marchio di fabbrica della serie televisiva.

CSI: Dark Motives
CSI: Dark Motives
CSI: Dark Motives

Commento finale

Al pari del predecessore, CSI: Dark Motives non presenta particolari attrattive per gli appassionati di avventure grafiche "come le facevano una volta" semplicemente perchè non è stato realizzato con in mente quel target ma quello della serie televisiva.
Viceversa, una volta preso atto dei suoi - per altro palesi e nient'affatto occulti - limiti di giocabilità, il gioco si rivela essere una scelta onesta per l'avventuriero occasionale, magari interessato a un poliziesco originale dall'esito non scontato, mentre per il fan dello show rappresenta un acquisto da considerare seriamente, che farebbe bella mostra di sè a fianco ai DVD della saga televisiva.

CSI: Dark Motives
CSI: Dark Motives
CSI: Dark Motives

Commento finale

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Diffidate dei sospetti troppo amichevoli
Diffidate dei sospetti troppo amichevoli
Con un meccanico così chi vorrebbe l'auto sempre a punto?
Con un meccanico così chi vorrebbe l'auto sempre a punto?
Un posto un po'raffinato dove cercare un assassino...
Un posto un po'raffinato dove cercare un assassino...

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Crime Scene Investigation

Dei tanti telefilm americani che stagionalmente fanno tappa nei miserandi palinsesti televisivi nostrani, CSI è stato senza dubbio uno dei più originali e "assuefanti" degli ultimi anni.
Prodotta da Jerry Bruckheimer - uno fra i più conosciuti "Re Mida" di Hollywood e dintorni - Crime Scene Investigation ha ormai raggiunto la quarta serie e probabilmente procederà a oltranza finchè resterà premiato dell'attenzione del pubblico, come nel caso di ER e di altri successi per il piccolo schermo.
Ad ogni mondo lo show sembra godere tutt'ora di ottima salute se si è deciso di procedere con un nuovo videogioco dopo la discreta aventura dello scorso anno.
Vediamo nel dettaglio di che si tratta.