Le novità arrivano sin dalla scelta dei lottatori, con le classiche new entry, Kokoro e Lisa dal lato femminile ed Eliot per i maschietti. Le tra i nuovi arrivi si distingue Lisa, che se usata da un giocatore esperto risulta essere uno dei personaggi più micidiali nel combattimento corpo a corpo.
Uno dei punti deboli dei precedenti DoA, si trovava nella scarsa difficoltà dello Story Mode. In DoA4 questo difetto è stato ampiamente arginato, grazie ad una nuova implementazione dell’IA nei lottatori controllati dalla cpu, che diventano più reattivi ed aggressivi del solito. Durante gli ultimi due scontri la nuova IA si farà sentire, soprattutto quando incontreremo Alpha 152, ovvero uno dei Boss di fine torneo. In merito a questo aspetto diciamo subito che finalmente sono state abbandonate telecamere differenti, o l’utilizzo di particolari effetti visivi che mettevano in difficoltà il giocatore forse più del Boss stesso. In DoA4 lo scontro finale avverrà nelle stesse condizioni di gioco di tutti gli altri round, e tra le altre cose, il boss stesso varierà in base alla scelta del nostro personaggio ed al suo background.
Nonostante DoA sia un classico picchiaduro, la cui trama potrebbe tranquillamente essere assente, il Team Ninja ha voluto sviluppare una sorta di background per ogni personaggio, che andrà inevitabilmente ad intrecciare quello di altri lottatori: fino a quando non termineremo il gioco con tutti i personaggi disponibili, non sarà possibile apprezzare al meglio la storia di DoA4.
Nota a margine ancora dedicata ad Alpha 152, purtroppo questo personaggio non si può sbloccare, assieme agli altri personaggi nascosti. Il motivo è probabilmente legato alle sue capacità speciali, che la cpu metterà in mostra ogni tanto durante i match. Ad esempio una sorta di furia omicida che saltuariamente colpisce Alpha 152, e che in meno di 5 secondi con una serie di due combo parecchio complesse, può mettere fine allo scontro senza possibilità di risposta. Il tutto per la serie “quando le ragazze si arrabbiano...”
Quando Bungie e Tecmo si incontrano...
Una menzione speciale spetta esclusivamente all’accordo tra Bungie e Team Ninja, che porta all’inserimento di una ragazza molto particolare tra le file dei personaggi di DoA. Sbloccare ed utilizzare “Spartan-458” diventa una priorità per tutti, ed il risultato premia gli sforzi, offrendo un piccolo scorcio di quanto potrebbe essere interessante vedere il nostro Master Chief, combattere nel corpo a corpo contro i vari Covenant, se in Halo fossero state implementate le tecniche di combattimento di DoA4.
I passi avanti nella meccanica di gioco si notano anche grazie ad altre modifiche, che prese singolarmente possono sembrare piccole cose, ma messe insieme invece, modificano sensibilmente il gameplay in DoA. Prima tra tutte una velocità di gioco ulteriormente aumentata, che rende giustizia al ritmo frenetico di questo picchiaduro. Modifiche anche per il sistema di contromosse, che ora è stato reso più difficile da effettuare, e anche più letale se effettuato in determinate situazioni. In DoA4 è stato inoltre migliorato il sistema di attacchi in volo, con relative mosse e contromosse acrobatiche, e sono stati potenziati i colpi rivolti ad un avversario al tappeto. I fan della serie, dopo qualche sessione di allenamento per acquistare la piena padronanza dei set di mosse aggiornati, potranno davvero dominare i meno esperti, ricordando loro che in DoA4, anche con l’energia al minimo, si può totalmente ribaltare un incontro in pochi istanti.
Aggiornamenti anche per gli stage a disposizione, che non solo presentano elementi di offesa passiva, come dislivelli da cui scaraventare l’avversario, pareti od oggetti contro cui lanciarlo o superfici su cui saltare ed appoggiarsi per effettuare nuove combo, ma anche situazioni di pericolo attivo, come il traffico di auto a Las Vegas, o gli animali nell’area africana e nel giardino privato della DoaTech. Tra le ultime note c'è l'introduzione di una modalità avanzata di salvataggio e visione dei replay, con relativo photo mode disponibile.
Tra poligoni e texture
L’aspetto grafico, in particolare utilizzando il gioco in alta risoluzione, non delude le aspettative. Pur non rappresentando un vero e proprio salto generazionale, e senza sfruttare le potenzialità della nuova console Microsoft, DoA4 offre un vero spettacolo per gli occhi. Il cui unico difetto si riscontra nelle frequenti compenetrazioni di poligoni, che si notano maggiormente grazie all’estrema pulizia su schermo.
I particolari da apprezzare variano dalla realizzazione delle texture, alla nuova gestione dei riflessi sull’acqua e superfici simili, alla riproduzione di alcune animazioni tutt’altro che legnose, fino ai dettagli implementati nei modelli. Tra i nuovi effetti grafici troviamo inoltre l'utilizzo del motion blur, applicato al personaggio quando effettua mosse o movimenti particolarmente veloci, un pò come quello visto in Project Gotham Racing 3. Un buon antiAliasing e 60 frame al secondo, sono obbligatori per il Team Ninja in questa nuova generazione di console e non fanno eccezione in questo capitolo di DoA.
Si sprecano infine le lodi al team di sviluppo per la realizzazione delle arene, che continuano a stupire in ogni edizione di Dead Or Alive. Ovviamente il nostro Spartan avrà la possibilità di combattere in un livello tratto dal mondo di Halo, e senza troppa difficoltà la riproduzione di quell’area supera di gran lunga l’originale vista nel titolo Bungie su Xbox.
Altro merito del motore tecnico spetta ai brevissimi loading time, in particolare se il gioco è utilizzato su una console con Hard Disk, dispositivo che il Team Ninja ha sfruttato bene.
Ultima annotazione per gli utenti che possiedono un televisore non recente, il gioco è sviluppato espressamente per le TV con supporto 60Hz, ed ovviamente per i dispositivi HDTV: chi possiede apparecchi legati ancora ai 50Hz potrebbe avere problemi nell’utilizzare il gioco.
Online
Parlando dell’online DoA4 riprende da dove DoA Ultimate ci aveva lasciato. A partire da un net-code più ottimizzato che però soffre ancora di alcuni piccoli problemi nei collegamenti oltre oceano. Durante i test al gioco, effettuati da collegamento su rete fastweb, non abbiamo notato alcun problema nei match contro italiani, o più in generale in tutte le lobby contrassegnate da un segnale almeno quasi ottimo (tre tacche gialle) o ottimo. Consigliamo però di evitare le lobby contrassegnate in rosso, che non permettono di gestire al meglio il ritmo di un picchiaduro come DoA. Le lobby che possono ospitare fino a 16 giocatori sono state inoltre ridisegnate, e dopo un piccolo periodo in cui ci si ritrova disorientati, è possibile apprezzare la vena creativa del Team Ninja anche nelle piccole cose, come la personalizzazione del proprio avatar tridimensionale che si muoverà all'interno della lobby. Le modalità disponibili sono le classiche Quick, Custom e Optimatch, cosi come le varianti di battaglia a squadre, il vincitore o il perdente rimane sul ring, il survival mode, e da questo punto in poi è possibile selezionare le regole di gioco, ed accedere alle varie opzioni per customizzare il proprio profilo o osservare le numerose statistiche delle classifiche mondiali. Inutile ricordare per chi è interessato alle sfide in Tag Team, che la scelta dei personaggi può essere determinante, visto che alcune coppie si integrano in prese combinate migliori di altre.
Obiettivi
Gli obiettivi del gioco sono 45 e spaziano dallo sbloccare i vari personaggi e costumi, fino ad arrivare alle performance nei combattimenti. Gli obiettivi sono inoltre ben differenziati per tutte le modalità di gioco disponibili, per terminare al 100% il gioco ci vorranno parecchie ore e tanta abilità.
Cosa possiamo dire di questo Dead Or Alive, e del lavoro del Team Ninja che ancora una volta celebra il debutto delle console Microsoft? Senza dubbio si tratta del migliore DoA di sempre, con parecchi dei suoi punti deboli eliminati, ed una meccanica di gioco rivista che premia molto il giocatore esperto rispetto a chi preme i tasti velocemente ed a caso, senza una logica alle spalle. Il tutto con l’aggiunta di un solidissimo supporto multiplayer ed online. Viste però le potenzialità del Team Ninja (Ninja Gaiden balza subito all'occhio come esempio), ci si poteva aspettare qualcosa in più non tanto dal punto di vista tecnico, non è facile per nessuno lavorare sfruttare hardware nuovo da subito, ma piuttosto dalla voglia di trovare innovazioni significative all’interno del gioco. Dead Or Alive 4 ai meno attenti potrà sembrare un “more of the same” ma per chi ha voglia di un picchiaduro immediato ed adrenalinico, il titolo Tecmo si conferma come punto di riferimento nella sua categoria.
Pro
- Veloce e frenetico più che mai
- Grafica ad alto livello
- Gameplay potenziato in tutti i settori
- Compenetrazioni tra poligoni evidenti
- Su TV standard non mostra un vero salto generazionale
- Non offre una reale “rivoluzione” del genere
Eccoci al quarto capitolo del picchiaduro made in Tecmo ed a questo giro la parola d’ordine è evoluzione. Dead or Alive 4 non presenta infatti stravolgimenti o cambi di rotta significativi rispetto al passato, piuttosto una corposa serie di ottimizzazioni e di modifiche sia al motore grafico che alla struttura del gioco.
Il menu del gioco presenta le classiche opzioni già viste nei precedenti DoA, che comprendono tra gli altri il Time Attack, il Survival che si conferma come una delle più appassionanti sfide in DoA, le sezioni di Training, Tag Battle, il Versus Mode, ma soprattutto la modalità Online ed il nuovo Story Mode, che andremo subito ad analizzare.