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Dragon Ball Z Budokai 3

Attesissimo dai fan di Dragon Ball, è finalmente disponibile il terzo episodio della serie Budokai: siete pronti per espandere la vostra aura fino ai confini dell’universo?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   08/11/2004
Dragon Ball Z Budokai 3
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I combattimenti

Qualunque modalità di gioco scegliate, avrete sempre e comunque a che fare con dei combattimenti. A quanto pare, il numero delle mosse per personaggio è diminuito rispetto al precedente episodio della serie, ma rimangono comunque tantissime le manovre di attacco e difesa a vostra disposizione. Anzi, le seconde sono aumentate in modo esponenziale: è ora possibile utilizzare il tasto della parata per schivare gli attacchi degli avversari (premendolo nell’istante in cui il colpo viene portato) e addirittura muoversi a velocità supersonica per colpire il nemico alle spalle quando questo ci attacca, proprio come succede nel manga. E il bello è che questa manovra è possibile effettuarla ripetutamente, con una sequenza di mosse e contromosse che troverà fine solo nel consumarsi dell’energia spirituale. Se a questo ci aggiungete anche lo scontro tra onde di energia, che è stato inserito per la prima volta in Budokai 3, vi renderete conto degli sforzi che gli sviluppatori hanno compiuto per rendere l’azione del gioco assolutamente fedele al modo in cui i combattimenti si svolgono nel mondo di Dragon Ball.
Gli stessi combattimenti implicano l’impiego di una certa strategia per ottenere la vittoria, soprattutto quando si fronteggiano avversari potenti. Bisogna necessariamente far salire le barre dell’energia spirituale, trasformare il personaggio (in modo da ottenere una maggiore potenza d’attacco) e sfruttare qualunque indecisione del nemico. La nostra energia vitale e quella dell’avversario vengono mostrate attraverso gli scouter, dei rilevatori di potenza creati dai Saiyan. Gestire in modo saggio l’energia spirituale è un fattore fondamentale, in Budokai 3 molto più che nei suoi predecessori: il personaggio è più forte se la sua aura è forte, viceversa diventa più debole o addirittura è costretto a fermarsi per riprendere fiato quando questa si esaurisce. Nel gioco è stato anche aggiunto un sistema per effettuare le mosse più spettacolari: al momento giusto si premono tutti e quattro i pulsanti standard del joypad, in modo da rendere il personaggio momentaneamente potenziato. In questo stato, la barra dell’energia spirituale scende velocemente e dobbiamo effettuare in fretta l’attacco finale, il cui esito viene deciso attraverso metodi piuttosto particolari: una sorta di “lotteria”, in cui l’attacco vince se il pulsante premuto è diverso da quello dell’avversario, oppure il riempimento di una barra attraverso la pressione di un pulsante al momento giusto.

Dragon Ball Z Budokai 3
Dragon Ball Z Budokai 3
Dragon Ball Z Budokai 3

L’Universo del Drago

Le modalità di gioco disponibili in Budokai 3 non apportano alcuna modifica alla struttura già collaudata degli episodi precedenti: è possibile organizzare un duello tra due personaggi (tra amici o contro l’IA del gioco), partecipare al Torneo Tenkaichi (tradotto come “Torneo Mondiale”), allenarsi per prendere familiarità con il sistema di controllo, entrare nel negozio di Lunch per acquistare/modificare le abilità dei personaggi o cimentarsi nella modalità Universo del Drago. Quest’ultima è stata modificata rispetto al secondo episodio della serie, in favore di una maggiore longevità e di una più stretta attinenza agli eventi narrati nel cartone animato. Infatti ogni personaggio selezionato prende parte agli scontri che sono effettivamente avvenuti nella storia originale, e durante questo percorso vengono sbloccati altri personaggi, abilità o location per i combattimenti. Si tratta di una modifica intelligente, visto che in Budokai 2 bisognava che determinati eventi si verificassero per ottenere, ad esempio, un nuovo personaggio utilizzabile: ora, invece, tutto ciò avviene in maniera “automatica” se si affronta la modalità con tutti i personaggi. Il che richiederà davvero tanto tempo… Inoltre il nostro alter-ego potrà incrementare le proprie capacità a piacimento, vincendo gli scontri e guadagnando punti esperienza. Purtroppo questa funzione non è stata tradotta in pratica nel migliore dei modi, visto che la meccanica dei combattimenti premia spesso il solo incremento delle capacità di attacco e non delle altre caratteristiche.
È cambiata profondamente anche l’interfaccia grafica di questa modalità: in Budokai 2 i personaggi erano rappresentati come pedine super-deformed su di una mappa a caselle, mentre ora il personaggio si muove come in un qualsiasi action game, con l’unica differenza di volare sempre e di atterrare solo in prossimità di luoghi-chiave per il prosieguo della storia o quando trova un oggetto (soldi, abilità o Sfere del Drago). È bello quando una licenza viene sfruttata in modo creativo e intelligente, e in Budokai 3 questo accade anche per i particolari: il nostro personaggio potrà avvertire la presenza di amici o nemici nelle vicinanze premendo uno dei tasti dorsali, e utilizzare il Dragon Radar (se lo possiede) per trovare le Sfere del Drago. [C]

Nella modalità Universo del Drago, come nei RPG, il personaggio acquisisce esperienza e si potenzia.
Nella modalità Universo del Drago, come nei RPG, il personaggio acquisisce esperienza e si potenzia.
Ci sono delle mosse davvero spettacolari.
Ci sono delle mosse davvero spettacolari.
Combatterete dappertutto, anche dentro il corpo di Majin Bu. Tutti gli stage sono molto ben realizzati.
Combatterete dappertutto, anche dentro il corpo di Majin Bu. Tutti gli stage sono molto ben realizzati.

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Aspetti tecnici

Come anticipato, il valore estetico di Dragon Ball Z Budokai 3 si discosta poco da quanto visto nell’episodio precedente: i personaggi sono sempre in cel shading, estremamente fedeli agli originali, e sono dotati di buone animazioni. Il motore grafico gestisce tutto nel migliore dei modi, senza mai accennare a un’incertezza, neanche durante le sequenze più spettacolari. A proposito di spettacolo, direi che Budokai 3 in alcuni momenti è davvero qualcosa di straordinario da vedere: provate a beccarvi l’Attacco Supernova di Cooler (fratello di Frieza) e vedrete un’enorme esplosione verificarsi sul pianeta Terra, con un’inquadratura dallo spazio. Incredibile.

Provate a beccarvi l’Attacco Supernova di Cooler e vedrete un’enorme esplosione verificarsi sul pianeta Terra, con un’inquadratura dallo spazio. Incredibile.


Anche il sonoro si difende bene: ci sono delle musiche valide e degli effetti convincenti, peccato che le voci siano in Inglese invece che in Giapponese… Ad ogni modo, la localizzazione italiana testuale è fatta piuttosto bene, dunque il gioco risulta perfettamente godibile in tutti i suoi aspetti. [C]

Non manca un'ottima introduzione animata, con tanto di canzone 'ufficiale'...
Non manca un'ottima introduzione animata, con tanto di canzone "ufficiale"...
Frieza può trasformarsi esattamente come nella serie originale, passando anche per le fasi intermedie!
Frieza può trasformarsi esattamente come nella serie originale, passando anche per le fasi intermedie!
Yamcha contro l'Androide 17? Ci sono poche speranze di vittoria...
Yamcha contro l'Androide 17? Ci sono poche speranze di vittoria...

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Commento

Per DBZ Budokai 3 è stato fatto un ottimo lavoro: il gioco è sicuramente uno dei migliori tie-in mai realizzati, soprattutto se si pensa all’aderenza con il lavoro originale. Nel desolato panorama delle produzioni Bandai, che fino a qualche anno fa non riservavano nulla ai videogiocatori più esigenti, si tratta di un vero e proprio miracolo: invece di adagiarsi sugli allori di Budokai 2 e limitarsi ad aumentare i personaggi, gli sviluppatori hanno tenuto conto delle critiche dei fan di Dragon Ball e hanno inserito tutto ciò che mancava, realizzando un prodotto che ricrea perfettamente l’atmosfera della serie, inclusi i risvolti umoristici. Il cambiamento di rotta per la modalità storia, inoltre, modifica completamente l’approccio al gioco, che ora è diventato molto più longevo e meno “complicato”.
Se siete fan di DBZ, Budokai 3 è un titolo assolutamente imperdibile, sotto ogni punto di vista.

L’esagerazione di Dragon Ball si trasforma in esasperazione nelle serie Z e GT. Se durante il primo Torneo Tenkaichi il Maestro Muten scopre che la luna è responsabile della trasformazione del giovane Goku in una sorta di gigantesco “gorilla mannaro”, e la distrugge con una delle sue onde di energia, in Dragon Ball Z e GT i personaggi diventano talmente forti da far tremare l’intero pianeta sotto i loro colpi, o addirittura creano delle risonanze in tutto l’universo conosciuto quando esprimono appieno la propria potenza. Tutto ciò si traduce in puro spettacolo nel manga di Akira Toriyama (e nell’anime da esso tratto, nonostante una lentezza di narrazione sconcertante), spettacolo che gli sviluppatori Bandai hanno saputo tradurre su schermo con la serie Dragon Ball Z Budokai.
Se il passaggio tra il primo Budokai e il suo sequel è stato piuttosto forte, con un rinnovamento completo della grafica in favore del cel shading (scelta azzeccata), un aumento considerevole dei personaggi e una nuova modalità storia, la strada che ha portato alla nascita di Budokai 3 è altrettanto ricca di cambiamenti: esteticamente il gioco è pressoché lo stesso, a parte qualche eccezione, ma la modalità storia è stata nuovamente rinnovata e ci sono praticamente tutti i personaggi della saga, lungometraggi compresi.