Una magia che non emoziona
Come il titolo suggerisce, il gameplay di Gundam è sviluppato sulla falsa riga della serie Dynasty Warriors, serie già apparsa su Xbox 360 e forte di una discreta schiera di appassionati. La modalità "ufficiale" di questo gioco è basata sugli eventi della prima serie di Mobile Suit Gundam, Zeta Gundam e lo ZZ, mentre la modalità "originale" è arricchita dalle apparizioni di G Gundam ed il prototipo Wing. In quest'ultima gli sviluppatori si sono presi qualche libertà ed hanno creato una storia inedita dove tutti i Mobile Suit (così si chiamano i mech della serie) si ritrovano per combattere uniti contro un nuovo nemico, in una sorta di cross-over spazio temporale molto affascinante.
il gameplay di Gundam riprende la falsa riga della serie Dynasty Warriors
Una magia che non emoziona
E' stato incluso, per l'occasione, anche il nuovo Musha Gundam disegnato dal famoso Mecha Designer Hajime Katoki, creatore dei robot in Virtual On e Super Robot Wars, nonchè figura chiave nella maggior parte delle serie della Sunrise. Chi ama il gameplay di Dynasty Warriors e l'universo di Gundam sguazzerà come un pesce nell'acqua; al contrario, chi non ha familiarità con la serie avrà sicuramente qualche problema per riuscire a capire gli intrecci, i collegamenti ed i rapporti tra i numerosissimi personaggi che fanno capolino nell'avventura. Il titolo Koei infatti non spiega pressochè nulla, non introduce, non presenta, insomma non detta le circostanze ed i particolari della guerra che imperversa in questo futuro ipotetico. E così facendo buona parte della magia svanisce ancor prima di poter emozionare.
Una telecamera fin troppo libera
Una volta scelto il personaggio ed il modello di Mobile Suit da comandare, iniziano le missioni e ci ritroviamo letteralmente circondati da robot nemici proveniente da ogni direzione. Il gameplay è il solito "solo contro mille" che ci vede roteare la spada, questa volta non più d'acciaio ma laser, contro orde di nemici, boss e guardiani. I controlli sono molto semplici: c'è un attacco base per il corpo a corpo, uno a distanza, il salto e la "Super", combo utilizzabile solo una volta accumulata una certa quantità di energia. La telecamera è libera, anche fin troppo. La visuale infatti rimane sempre inchiodata in una direzione e non segue le spalle del nostro personaggio: siamo noi a dover continuamente aggiustare l'inquadratura, rendendo alcune situazioni ulteriormente più difficili da gestire, in quanto per ruotare la telecamera dobbiamo momentaneamente lasciare il quadrante dei pulsanti d'attacco.
La telecamera è libera, anche troppo. La visuale purtroppo rimane sempre inchiodata in una direzione
Una telecamera fin troppo libera
E' quindi impossibile gestirli entrambi in modo efficace, e durante gli scontri con i boss finali, molto più impegnativi degli eserciti, si va incontro a qualche piccola frustrazione dovuta al fatto di non sentirsi completamente padroni della situazione. All'inizio di ogni missione vengono date due condizioni: quella di vittoria e quella di sconfitta. Le mappe sono decisamente grandi ed al loro interno si muovono continuamente schieramenti alleati o antagonisti, conquistando o perdendo determinate zone d'influenza e basi d'appoggio. Il nostro compito è essenzialmente quello di impossessarci di queste aree, sconfiggendo un certo quantitativo di robot nemici al loro interno ed eventualmente qualche piccolo boss. Una volta alla fine delle varie missioni siamo ricompensati da nuovi equipaggiamenti che migliorano le caratteristiche del nostro Mobile Suit, dall'acquisto di abilità inedite ed eventuali avanzamenti di livello, sia per quanto riguarda il robot che per il pilota.
Dynasty Warriors Gundam è disponibile per Playstation 3 e Xbox 360
La versione testata è quella per Xbox 360.
Commento
Dynasty Warriors Gundam è il gioco perfetto per chi ama le serie action di Koei ed allo stesso tempo è un appassionato del mondo dei Mobile Suit. Se anche una sola di queste peculiarità vi manca, state sicuri che non apprezzerete questo action game. E' un titolo che comunque manifesta dei problemi abbastanza evidenti dal comparto grafico sotto la media, all'intelligenza artificiale poco sviluppata fino ad un gameplay che non si rinnova ormai da troppi anni e che ha bisogno di un innesto deciso di creatività.
Pro
- Tanti personaggi e numerosi modelli di Gundam
- Adatto a chi ama Dynasty Warriors
- Chi non conosce la serie avrà difficoltà a capire gli eventi
- IA nemica insufficiente
- Grafica inadeguata
Xbox 360 - Obiettivi
Questo gioco non è particolarmente generoso di punti. Per vedere i primi 25 dovrete addirittura completarlo con un personaggio. Per sbloccare gli altri c'è da finirlo ancora usando personaggi diversi. Gli altri si vedranno molto più in là, una volta arrivati al livello 30 oppure dopo aver ucciso ben 50.000 nemici. Altri punti nella modalità co-op e sbloccando tutti i Gundam e tutti i protagonisti della storia. 1000 punti da sudare, insomma.
L'esercito dei cloni guardoni
Proseguendo con la conquista di queste aree, la storia si dipanerà dinnanzi a noi in modo automatico, attraverso i dialoghi dei personaggi e le cut-scene. Le fasi di narrazione sono ben doppiate e trasmettono molta enfasi: durante il gioco è un susseguirsi di richieste d'aiuto, messaggi e comandi. Il gioco è interamente in inglese sottotitolato in italiano. Peccato che la stessa cura non sia stata riposta anche nel "contorno"; ad esempio i personaggi sono immagini statiche senza alcuna animazione, con la sola bocca che si apre e si chiude: decisamente controcorrente nell'era next-gen. Tutto il gioco può essere affrontato in modalità cooperativa insieme ad un nostro amico, mediante schermo diviso, ma sempre a proposito di approssimazione ecco mancare qualsiasi tipo di gioco online tramite Xbox Live, un vero peccato. Da Dynasty Warriors Gundam non ci aspetterebbe certo una intelligenza artificiale tattica degna di un Halo, ma nemmeno quella che gli sviluppatori giapponesi Omega Force ci hanno proposto. E' incredibile come un tale livello di IA possa essere sfuggito dagli occhi dei tester, prima che il gioco entrasse nella sua fase di produzione finale. I nemici che arrivano a contrastarci, o meglio che dovrebbero farlo, si posizionano semplicemente davanti a noi e stanno fermi, immobili, paralizzati.
in pochi secondi siamo circondati da decine e decine di Mech nemici che a pochi metri ci guardano tutti insieme, senza alzare un arma o muoversi
L'esercito dei cloni guardoni
Grafica e Audio
Anche sul versante tecnico, Dynasty Warriors Gundam risulta essere un gioco decisamente controcorrente. Non perchè sfrutti a dovere un motore grafico inedito, o perchè si renda particolarmente innovativo grazie all'uso di effetti speciali mai visti prima d'ora, bensì per la povertà e semplicità della sua grafica, rimasta sugli standard della serie al suo esordio sulla nextgen. E c'è da sottolineare che già all'epoca quel titolo era arretrato, rispetto alla media delle produzioni. I modelli dei robot non sarebbero nemmeno malvagi, se la qualità delle texture non li facesse apparire non tanto come giganteschi mech ma piuttosto grossi giocattoloni colorati. I nemici su schermo sono davvero tanti, ma con quella modellazione poligonale l'effetto globale non riesce a stupire. Gli ambienti sono spogli e semplici: praterie si alternano allo spazio più profondo e nero, con qualche escursione su pianeti e basi nemiche, sempre uguali e costruite con la stessa texture moltiplicata all''infinito, con qualche problema di pop-up e clipping. Le musiche sono invece ispirate e ben orchestrate, e pur mancando di varietà si adattano molto bene alle scene di guerra che Dynasty Warriors Gundam ci propone. Gli effetti, anch'essi non proprio tantissimi, sono comunque buoni: Koei ha fatto evidentemente buon uso delle librerie di suoni originali utilizzate per la creazione della serie animata.