Cos'era ieri
ExciteBike incarna un modo di intendere il gioco di corse che ha fatto storia con la semplicità e il divertimento offerti da un sistema di controllo semplice ma testato alla perfezione. Niente a che vedere, in tempi di pochi pixel, con il fotorealismo particellare, con la complessità fisica dello steering su terreni accidentati o con la velocità ipersonica: semplicemente, un design solido, pochi controlli sfruttati alla perfezione e senso di ricompensa per un buon controllo conquistato con l’esercizio. Alla sua uscita ExciteBike era un titolo capace di entrare in fascia alta dal punto di vista tecnologico, con la sua presentazione estetica tutto sommato ben animata e il suo senso di fluidità e velocità. Ciò che rese il titolo di Nintendo un successo nelle sale con gli Arcade Classics e un long seller sempreverde su NES, però, non aveva a che vedere con una grafica rapida a diventare superata, ma col puro divertimento. ExciteBike era un piacere da giocare perché il controllo che dava merito alla tecnica del giocatore, la visuale orizzontale, il leggero effetto di profondità isometrica e la sensazione di velocità lo rendevano un’esperienza entusiasmante.
Cos'è oggi
Sono in molti ad apprezzare la minimalità estetica dei classici dell’era a otto bit, che è persino celebrata nell’estetica contemporanea. D’altro canto, non sono pochi quelli che potrebbero vedere in ExciteBike un qualcosa di obsoleto dal punto di vista grafico e tecnologico e pertanto non degno di un vero interesse dal punto di vista ludico. In effetti, tornare indietro a ExciteBike corrisponde a un salto tecnologico di più ere hardware, con un gap di realismo e complessità immenso tra quello e le moderne, realistiche produzioni. Ma non è certo questo lo spirito con cui avvicinarsi a ExciteBike, gioco pensato per divertire con la sua semplicità e istigare all’esercizio e, quindi, capace di servire oggi allo stesso scopo di ieri. Un bottone serve per accelerare, e un altro fornisce un’accelerazione potente ma con un effetto secondario: il surriscaldamento del motore. C’è una soglia critica, quindi, da rispettare col boost, pena una sosta forzata. Bisogna allora passare di tasto in tasto cercando di ottimizzare al massimo la velocità di punta, evitando ostacoli come dune, fossi e chiazze di sabbia che rallentano la moto e affrontando salti insidiosi. La profondità del sistema di controllo si rivela proprio in questo aspetto: i salti richiedono una buona dose di tecnica per ottimizzare l’inclinazione della moto in funzione della velocità e del terreno su cui si atterra, tenendo conto di altri guidatori che potrebbero frapporsi tra noi e il traguardo. Pochi, precisi elementi per una sfida contro il tempo e i nemici che è in realtà tutta contro se stessi al controller. Un pregio che è anche un limite: ExiciteBike è un grande classico pensato tutto per un singolo giocatore e privo di modalità multiplayer, anche se la sua riscoperta include un simpatico, all'epoca avveniristico, editor dei livelli.
ExciteBike di Nintendo, sul catalogo di Wii Virtual Console al prezzo di 500 Wii Points (cinque Euro), è una tappa importante della storia delle corse videoludiche su due ruote. È evidente come il genere della simulazione di corsa, automobilistica o di moto, acquatica o futuribile, abbia subito una lunghissima evoluzione dai primordi videoludici di ExciteBike a oggi, nella generazione wireless e del motion-control. E mentre la corsa scopre il controller di Wii, ExciteBike può essere un’occasione di riscoperta e puro divertimento per tutti i giocatori.