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Forgotten Realms: Demon Stone

Vi mancavano i Forgotten Realms? Finalmente anche gli utenti Xbox potranno malmenare gli Orchi di Demon Stone!

RECENSIONE di La Redazione   —   16/02/2005
Forgotten Realms: Demon Stone
Forgotten Realms: Demon Stone
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Il triangolo degli eroi


Zhai
Agile quanto scaltra ladra drow, con lei potremo usare il buio a nostro favore per diventare pressoché invisibili alla vista dei nemici ed assalirli alle spalle. Nel corso del gioco, inoltre, acquisiremo l’abilità di saltare, che oltre a servirci in combattimento risulterà spesse volte utile per raggiungere locazioni elevate.

Rannek
Portentoso guerriero umano con cui affettare nemici di ogni tipo. La sua particolare abilità è data proprio dalla bruta forza, in grado di distruggere ostacoli con un potente pugno a terra. Nelle frequenti situazioni di mischia risulterà pressoché vitale il suo utilizzo.

Illius
Mago umano dalle innate doti mistiche. Oltre a magie di varia natura, potremo anche utilizzare delle minuscole, ma potenti, sfere di energia non troppo dissimili da bombe. Indispensabile quando i nemici non sono alla portata delle lame, soprattutto in virtù dell’infinita possibilità di scagliare i propri dardi incantati.

We can be heroes

Scritta dal popolare R.A.Salvatore ed ambientata nei ‘reami dimenticati’ di Dungeons & Dragons, la trama di questo Demon Stone ci metterà nei panni di tre avventurieri dal passato non troppo eroico che, non si sa come né perché, si ritrovano a combattere spalla a spalla in mezzo ad orde di orchi. Ben presto scopriremo che i tre, per quanto inconsapevoli, null’altro sono che parte integrante di un piano. Saranno, infatti, fautori del risveglio di due potenti quanto antichi demoni che in passato furono in combutta fra loro per avere il potere assoluto, in seguito racchiusi da un potente mago dentro un cristallo. I tre protagonisti, per l’esattezza una ladra drow e due umani, uno guerriero e l’altro mago, dovranno così rincorrere ed arginare la sete di potere dei due demoni, che logicamente non mancheranno di scagliar contro di loro battaglioni interi di agguerriti nemici. Ben presto scopriremo la complementarità dei nostri eroi, e di quanto questa sarà perno portante dell’intero gioco. La possibilità di prendere in ogni momento le veci di uno qualsiasi dei protagonisti la dice lunga sull’obbiettivo dei coder statunitensi, che si sono spinti ben oltre le attese al fine di dare al gioco quanta più varietà possibile. Potremo assalire alle spalle i nemici colpendoli con un’unica, letale mossa della ladra; oppure scagliarci nella mischia a suon di fendenti del guerriero; o, ancora, colpire i nemici a distanza con gli incantesimi del mago. Ognuno avrà i propri peculiari poteri, ed un sapiente utilizzo di questi ultimi sarà necessario per portare a termine i dieci impegnativi livelli di gioco. Sarà opportuno anche imparare a fare gioco di squadra con colpi combinati, che per l’occasione sfoggeranno anche una sorta di bullet time ad esaltarne la spettacolarità. Qui entra in ballo un efficace sistema di controlli, che permetterà, in modo più che intuitivo, di effettuare anche le cose apparentemente più difficili con la massima facilità d’esecuzione. La struttura a livelli in questo senso segnerà l’iter di potenziamento dei personaggi, in quanto alla conclusione di ogni missione i protagonisti saranno risarciti con denaro ed esperienza da spendere in equipaggiamenti e nuove mosse. Il giocatore dovrà quindi selezionare oculatamente gli equipaggiamenti, divisi in tre categorie (arma, armatura ed oggetti), nonché le nuove combo ed abilità.

Ben presto scopriremo la complementarità dei nostri eroi, e di quanto questa sarà perno portante dell’intero gioco.

Forgotten Realms: Demon Stone
Forgotten Realms: Demon Stone
Forgotten Realms: Demon Stone

A la guerre

Da buon picchiaduro a scorrimento, questo Demon Stone incentra quasi tutto il gameplay sui combattimenti, che rivestiranno un buon 80% del gioco. Sostanzialmente Stormfront Studios ha sviluppato le idee presentate in Le due Torri, lasciando invariate comunque le basi su cui si edificavano le fortune del famoso tie in. Le combo giocheranno un ruolo fondamentale e saranno pressoché universali per tutti i personaggi, giusto per non dover mettere il giocatore in condizione di dover imparare combinazioni diverse per ogni eroe usato. Semplicemente ognuno dei tre avventurieri reagirà in maniera differente all’esatta combinazione di tasti, che non supererà mai in ogni caso le tre pressioni su pad. Durante un combattimento, in relazione a come riusciremo a distinguerci in battaglia, avremo la possibilità di effettuare mosse devastanti, ovviamente solo ed esclusivamente quando sarà riempita un’apposita barra. Difficile, ma non impossibile, sarà portare a questo stadio tutti i personaggi, al fine di compiere una simbiosi imponente di poteri, che generalmente riuscirà a ripulire lo schermo almeno per un po’. Riuscire in quest’ardua mossa pagherà anche in termini di esperienza alla fine di ogni livello. Nel mentre che noi cercheremo di dare filo da torcere ai nemici con uno dei personaggi, i due restanti non staranno a guardare, mostrando una buona IA in grado di creare reazioni secondo la situazione. Funziona un po’ meno bene quella nemica, pur restando comunque su livelli sicuramente accettabili. La cura posta dalla softco statunitense in termini di realizzazione grafica è encomiabile, così come molto efficaci risultano certe scelte stilistiche. Enorme è stato il lavoro svolto sull'engine grafico, che oltre ad essere in grado di gestire contemporaneamente dozzine di nemici, mostra un frame rate che in rari casi denuncia qualche indecisione. Modelli poligonali realizzati con una certa dovizia e, soprattutto, animazioni varie e sempre credibili. Espressioni facciali dei protagonisti piuttosto curate. Peccato per l’altalenante livello delle texture, che si ripercuote anche sugli articolati ambienti di gioco. La camera, invece, nonostante sia gestita autonomamente dalla CPU riesce a dare sempre, o quasi, inquadrature opportune ai fini del gioco ma anche spettacolari. E se la soundtrack è sostanzialmente nella norma, notevolmente sopra le righe è il doppiaggio in italiano, che mette in vetrina attori capaci sia nel recitare che nel seguire il labiale.

Forgotten Realms: Demon Stone
Forgotten Realms: Demon Stone
Forgotten Realms: Demon Stone

La maggior parte dei beat’em up a scorrimento generalmente ha la tendenza a diventare monotona, questo è un fatto assodato. Sorprende, invece, quanto un esponente del genere riesca a mantenere alto l’interesse per tutta la durata del gioco. Forgotten Realms: Demon Stone è uno di questi, poco ma sicuro. Grazie ai diversivi adottati dagli sviluppatori, il gioco in questione cresce esponenzialmente con l’avanzare dei livelli. Peccato per la durata complessiva dell’esperienza, che ammonta a circa 6/7 ore di gioco totali, ed alla possibilità remota di rigiocarlo. In questi termini avrebbe giovato molto qualche elemento sbloccabile degno di nota o, ancora meglio, la possibilità di affrontare l’avventura in multiplayer. A conti fatti, però, resta un titolo il cui acquisto è decisamente da tenere in considerazione.

    Pro:
  • Graficamente ben realizzato.
  • Ottimo sistema di controlli.
  • Varietà di situazioni sorprendente.
  • Doppiaggio da Oscar.
    Contro:
  • Bassa longevità.
  • Una modalità multiplayer non l’avremmo disdegnata.

Forgotten Realms on Xbox

Non c’è molto da aggiungere alla recensione scritta per la versione Ps2, in sostanza il gioco Xbox appare identico. Non possiamo fare altro che lodare l’opera degli sviluppatori per quanto riguarda il comparto grafico, anche se sicuramente sfruttando meglio l’hardware Microsoft avrebbero raggiunto un livello qualitativo più alto, ma, come si sa, è il prezzo da pagare per i titoli sviluppati su più piattaforme. Abbiamo riscontrato qualche sporadico rallentamento dell’engine che comunque non rovina l’esperienza di gioco mentre un notevole miglioramento, nel passaggio all’hardware americano, l’abbiamo trovato nei caricamenti, ora assolutamente rapidi. Davvero un peccato inoltre che i coders non abbiano implementato una modalità multiplayer magari sfruttando Xbox Live, ne avrebbe giovato, e non poco, la longevità del titolo Atari. Da rimarcare infine l’ottimo doppiaggio, a cura di Pietro Ubaldi e Marco Pagani, noti personaggi che prestano la voce da anni a programmi televisivi.
Pietro Quattrone

I bei ricordi dei tempi che furono e le cose che non tramontano mai. Prendiamo la musica ad esempio, I will survive di Gloria Gaynor si balla da oltre vent’anni e si ballerà per i prossimi cinquanta, come minimo. Non c’è niente da fare, parte la musica e, tempo due secondi, si unisce in perfetta sincronia il battito a terra del piede, poi il bacino, le braccia e via dicendo, fino a buttarsi in pista cantando a squarciagola e dimenandosi come scimpanzè in versione Tony Manero. Il problema sopraggiunge nel rendersi conto che le casse da cui proviene la musica sono di un supermercato e non di una discoteca, ma tant’è… Stesso dicasi per i beat’em up a scorrimento, anni fitti di botte da orbi, ma non si resiste mai, ad una partita a suon di mazzate non si dice mai di no. Soprattutto se il gioco in questione è sviluppato da gente che ha già dimostrato di saperci fare nello specifico. Parliamo di Stormfront Studios, di ciò che concepirono a tempo debito con Il Signore degli anelli: le due Torri e, cosa più importante, di ciò che si apprestano a regalarci: Forgotten Realms: Demon Stone. Dopo avervi più volte rincuorato sull’effettiva bontà di questo titolo, è finalmente arrivato il momento di giudicarlo appieno con un’esauriente recensione.