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HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2

Dopo quasi tre anni di sviluppo finalmente HeadHunter, uscito unicamente sulla console Dreamcast, vede la luce anche sulla piattaforma di casa Sony. Riuscirà il titolo a farci divertire come la precedente versione?

RECENSIONE di La Redazione   —   20/02/2002
HeadHunter
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HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2
HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2

Un radar per amico

Il gioco potrebbe essere definito come un action-adventure con visuale in terza persona. Dopo un breve tempo passato nella zona training, sarete in grado senza problemi di controllare il personaggio attraverso i vari livelli del gioco. Sarà molto utile, oltre alla sezione training iniziale, anche il simulatore in realtà virtuale che utilizzerete per ottenere gli upgrade di licenza LEILA. Per accedervi, dovrete raccogliere un numero di crediti sempre crescente. I crediti vengono accumulati completando le varie missioni del gioco oppure dimostrando la vostra abilità nel guidare un possente bolide a due ruote per le vie della città. Questo è un altro aspetto interessante del gioco, che contribuisce a dare spessore e varietà al gameplay. Per spostarvi da una missione all’altra infatti dovrete guidare a destra e a manca, raggiungendo le location in cui si svolgeranno le varie fasi di gioco, ed è qui che sta il cuore dell’avventura. Avrete infatti a disposizione una serie di armi (a seconda del livello di licenza LEILA che avete raggiunto) e un radar che vi indica la posizione dei nemici (vi ricorda niente?). Quest’ultimo sarà fondamentale per riuscire a completare con successo le missioni, in quanto le varie guardie nemiche che affronterete non sono certo stupide, e dovrete utilizzare molto l’astuzia per procedere sui vostri passi. Se pensate di entrare in una stanza e sparare all’impazzata su tutto quello che si muove, siete liberi di farlo, ma tenere presente che esistono anche altri modi per procedere, soprattutto nelle missioni più complicate. Ricordate che ogni vostra azione provoca una reazione da parte dei cattivi, e se non starete attenti vi ritroverete circondati e senza proiettili proprio sul più bello.

HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2
HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2
HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2
HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2

Pregi e difetti

La varietà di missioni da affrontare è notevole, esattamente come il bilanciamento della difficoltà: già alla terza missione non escludete di dover ripetere più volte un pezzo di livello per riuscire a risparmiare proiettili o per arrivare alla fine con più energia possibile (è un mestiere duro, ma l’ho scelto io!). Con una incredibile presentazione, quello che colpisce subito del gioco è una colonna sonora degna finalmente di essere definita "cinematografica", registrata addirittura negli studi di Abbey Road di Londra. Il sonoro è molto coinvolgente e ben studiato, con effetti a volte essenziali ma comunque sempre di buon livello. Meno prestigiosa è purtroppo la grafica che, se pur bella, manca di spessore e risente del porting dalla console Dreamcast. L’aspetto più fastidioso è infatti la gestione della telecamera in terza persona: capiterà a volte di dover uscire e rientrare da una stanza per riuscire a vedere alcune zone "in ombra" e poterla esplorare con dovuta accuratezza; durante gli appostamenti, ho notato sporadicamente degli sfarfallii dovuti probabilmente alla troppa vicinanza di un muro alla telecamera. Nonostante questi difetti il titolo è risultato molto divertente e abbastanza longevo da tenervi incollati alla console per un po’ di tempo. Notevoli i filmati del finto telegiornale della rete ABCBS, veramente spassoso, che vi presenta man mano lo scenario e vi accompagnerà per tutta la durata del gioco.

HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2
HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2
HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2
HeadHunter: Cacciatori di teste su PS2

In definitiva

HeadHunter ha un ottimo concept realizzato più che discretamente, che poteva avere quel qualcosa in più per risultare un must, ma che se acquisterete vi farà divertire, e non poco.

    Pro:
  • Trama molto complessa e ben articolata...
  • ...che vi fa venire voglia di giocarlo fino in fondo.
  • Sonoro e musiche veramente coinvolgenti e d’atmosfera.
  • Giocabilità notevole...
  • ...accompagnata da una difficoltà sempre cresente e ben calibrata.
    Contro:
  • Problemi occasionali di gestione della telecamera a volte fastidiosi
  • Il controllo della Moto non sempre è impeccabile
  • Grafica non eccelsa se paragonata agli standard attuali

And the story begins...

California, fine del ventunesimo secolo. Il crimine organizzato sta prendendo il sopravvento sull’ordine e lo status-quo, e il governo ha deciso di appaltare la difesa della giustizia ad un’azienda privata denominata Anti-Crime Network (ACN), a cui viene data carta bianca per arrestare i criminali. La società misura l’importanza degli individui in base alla loro ricchezza e quindi a quanto questi contribuiscono al suo benessere. Per questo motivo il governo ha interesse a tutelare la salute dei cittadini più facoltosi, secondo il principio "più ricchi, più sani". Questo tipo di filosofia ha incrementato notevolmente la richiesta di trapianti di organi umani (preferendoli a quelli artificiali) e i criminali sono divenuti la fonte ufficiale di approvvigionamento: quando vengono arrestati, i fuorilegge devono pagare le loro malefatte e, se non posseggono abbastanza denaro, il debito con il Governo verrà saldato grazie all’espianto dei loro organi. Le armi in tutto il mondo sono quindi state modificate in modo che se utilizzate (e ogni cittadino ha il diritto di farlo) non danneggino gli organi interni della vittima. Ma chi sono alla fine gli HeadHunter? Sono i mercenari assoldati dalla ACN per combattere il crimine, e indovinate un po’ chi è il migliore in circolazione? Proprio lui: Jack Wade, ossia il nostro alter-ego digitale, che dovremo aiutare a sbrogliare una complicata matassa. Il protagonista si sveglia infatti legato a una specie di tavolo operatorio, in preda alla più grande amnesia che gli sia mai capitata (probabilmente perché la prima?) e l’unica cosa che gli viene in mente è scappare dai due malintenzionati in camice bianco che gli si stanno avvicinando minacciosamente (mica scemo!). Una volta fuggito e soccorso dai medici che lo hanno trovato svenuto in strada, Jake apprende che è stato licenziato dalla ACN, che gli è stata revocata la licenza LEILA (Law Enforcement Intelligence and License Approval) e che, soprattutto, non si deve fidare di nessuno: non c’è che dire, le premesse sembrano non essere delle migliori e naturalmente per fare questo Jake non avrà certo vita facile. In un contesto ricco di particolari e una trama avvincente, il vostro obiettivo sarà quello di ottenere una licenza di HeadHunter di classe AAA, per poter avere accesso a tutti i files del database della ACN e quindi riuscire a scoprire chi ha ucciso Christopher Stern, ex capo dell’Anti Crime Network, nonché amico di Jake e padre di Angela Stern (poteva mancare la bellezza di turno?) e, perché no, scoprire cosa gli è accaduto prima di perdere la memoria.