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Hitman 2: Silent Assassin

47, l'assassino silenzioso, torna all'azione in una nuova, sanguinosissima, avventura prodotta da Eidos per tutte le piattaforme presenti sul mercato. Vi proponiamo oggi la recensione della versione PS2.

RECENSIONE di La Redazione   —   04/12/2002
Hitman 2: Silent Assassin
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Hitman 2: Silent Assassin
Hitman 2: Silent Assassin

Il mio nome è 47. Numero 47.

Hitman 2: Silent Assassin, a livello narrativo, parte da dove si era interrotto il primo episodio. A seguito dei fatti avvenuti nel prequel, 47 (il calvo protagonista del gioco, di professione assassino per una misteriosa agenzia) fa perdere le proprie tracce e trova rifugio in una chiesa in Sicilia, intenzionato a redimersi dal suo violento passato. Purtroppo la quieta esistenza ascetica di 47, che nel frattempo si era dedicato al giardinaggio, viene troncata da un avvenimento che lo vedrà costretto a ritornare al proprio impiego originario. Il prete della chiesa che lo ha ospitato viene infatti rapito da dei mafiosi, e il povero 47 non ha altra scelta che affidarsi all’agenzia per rintracciarlo: ma siccome nulla al mondo è gratis, in cambio delle informazioni riguardanti il sacerdote, il nostro eroe sarà costretto a compiere nuovamente missioni in giro per il mondo per i propri vecchi datori di lavoro. Hitman 2: Silent Assassin è, come il sottotitolo lascia intuire, un vero e proprio “simulatore di assassino” che pone grande enfasi sulla componente stealth dell’azione: completare una missione in maniera “pulita”, senza far scattare nessun allarme né allertare nessuna guardia è infatti esponenzialmente più gratificante di un atteggiamento spregiudicato e rumoroso a la first-person-shooter, per quanto il titolo Eidos lasci al giocatore la libertà di scegliere la maniera che preferisce per raggiungere i proprio obbiettivi. Libertà decisionale consentita non solo dalla possibilità di scegliere una visuale in prima o in terza persona in qualsiasi momento, ma soprattutto dallo schema di gioco aperto che fa di Hitman 2 un titolo decisamente interessante. L’arsenale messo a disposizione dell’utente permette sì carneficine degne di Soldier of Fortune, ma allo stesso tempo la possibilità di uccidere le guardie silenziosamente, di indossarne gli abiti e di nasconderne il cadavere, nonché la presenza di numerosi oggetti utili come diversivi apre la strada ad un approccio marcatamente stealth. C’è da dire inoltre che oltre all’atteggiamento con cui affrontare le missioni, Hitman 2 lascia al giocatore anche la scelta di come portare a termine i propri obbiettivi. Ad esempio, in una missione è richiesto di uccidere due ufficiali russi durante un loro incontro in un parco: ebbene, è possibile salire sul campanile di una chiesa e farli fuori entrambi con un fucile di precisione, oppure piazzare due bombe nelle rispettive automobili, o ancora attendere che si allontanino a bordo dei veicoli per poter tendere loro un agguato. Ovviamente, si può anche scegliere di adottare un mix delle opzioni sopra elencate…

Hitman 2: Silent Assassin
Hitman 2: Silent Assassin

Sono il migliore in quello che faccio, e quello che faccio non è buono.

Uno dei più grossi difetti di Hitman: Codename 47 era lo spesso esasperante livello di difficoltà, accentuato dall’impossibilità di salvare durante le missioni. Silent Assassin rimedia fortunatamente a questo inconveniente, mettendo a disposizione dell’utente 7 salvataggi per ogni missione, utilizzabili in qualsiasi momento. Per quanto riguarda la conversione su PS2, il lavoro svolto da Io Interactive è decisamente lodevole: il sistema di controllo è preciso e funzionale, per quanto non agilissimo, e la realizzazione grafica è di indubbia qualità. Le ambientazioni di gioco di Hitman 2 sono sempre molto curate e dettagliate, in una ricerca del realismo decisamente ben riuscita; ottimi anche gli effetti di luce e gran parte delle texture, mentre alcune animazioni appaiono fin troppo legnose e poco fluide. In generale, comunque, il comparto visivo del titolo Eidos è di sicuro impatto, anche grazie alla notevole interattività (e distruttibilità) degli elementi dello scenario e all’algoritmo che gestisce i movimenti dei corpi, che si accasciano, rotolano e vengono trascinati con grande verosimiglianza alla realtà. Ottimo anche il comparto sonoro, forte di un doppiaggio in inglese di notevole qualità e di effetti e musiche decisamente ben realizzate. Ma per quanto indubbiamente curato in ogni aspetto, Hitman 2: Silent Assassin non riesce a raggiungere livelli di eccellenza principalmente a causa di una palpabile ripetitività di fondo dell’azione; per quanto infatti le missioni siano ambientate in scenari molto diversi fra loro, è difficile non notare come in quasi ognuna di esse sia necessario ripetere lo stesso schema di travestimento-uccisione dell’obbiettivo-fuga. Certo, in alcuni frangenti si è chiamati a svolgere il proprio lavoro in maniera differente, ma queste rimangono comunque eccezioni all’interno di un mission design non propriamente eccelso.

Conclusioni

Hitman 2: Silent Assassin è un buon titolo, curato in ogni suo aspetto, che però non riesce a garantire un’esperienza di gioco continuamente avvincente, sfociando spesso in una velata monotonia che impedisce al prodotto Eidos di diventare un must-buy vero e proprio. Ed è un peccato, perché oltre ad essere tecnicamente ineccepibile, Hitman 2 presenta un intreccio narrativo interessante ed una serie di trovate decisamente originali ed accattivanti. Per quanto non sia un capolavoro, dunque, Hitman 2 rimane comunque un gioco che gli appassionati del genere dovrebbero prendere in considerazione, considerata anche la scarsità di titoli analoghi di qualità.

    Pro:
  • Tecnicamente lodevole
  • Molte soluzioni di gioco
  • Sopra la media per il genere
    Contro:
  • Una certa ripetitività di fondo
Hitman 2: Silent Assassin
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Considerata la buona accoglienza di critica e pubblico, era facile prevedere che Hitman: Codename 47 sarebbe stato seguito da un’inevitabile numero due, magari esteso su altre piattaforme oltre che al Pc. Questo sequel, sottotitolato Silent Assassin, non ha certamente deluso le aspettative sotto questo aspetto, omaggiando della sua presenza tutte le macchine da gioco di ultima generazione. Con buona pace degli amanti degli action/adventure.