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Holy Wars: Sons of Enoch

La storia è piena di guerre "sacre", conflitti che hanno fatto milioni di vittime per imporre una religione sulle altre. Fortunatamente, Holy Wars: Sons of Enoch ha ben poco a che vedere con questo tipo di accadimenti: nei panni di un cavaliere medioevale, dovremo salvare il regno dall'attacco di una razza di creature empie e malefiche, che conoscono solo la guerra e la violenza. Be', come si dice? Pane al pane...

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   17/01/2008
Holy Wars: Sons of Enoch
Holy Wars: Sons of Enoch
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In un periodo di riscoperta per i giochi di ruolo su cellulare, In-Fusio ha provato a miscelare alcuni degli elementi tipici di questo genere con la meccanica classica dei picchiaduro a scorrimento. Il risultato è appunto questo Holy Wars: Sons of Enoch, fondamentalmente un action game in cui bisogna spostarsi da una location all'altra per dialogare con i vari personaggi, acquistare potenziamenti per le armi ma soprattutto combattere un gran numero di nemici, che ricompaiono anche dopo essere stati eliminati. Le prime fasi di gioco ci vedono aggirarci entro i confini del nostro regno, con gli invasori ormai alle porte e pronti alla conquista: dovremo assottigliarne le fila e sconfiggerne il comandante per avere accesso a una mappa che ci permetterà di spostarci in altre zone.

I combattimenti sono assoluti protagonisti del gioco, anche perché è attraverso gli scontri che possiamo effettuare il level-up del personaggio: ogni nemico eliminato si traduce in un certo numero di punti esperienza, come in qualsiasi RPG, e spesso e volentieri rilascia armi che possiamo raccogliere e fare nostre. Aprendo l'inventario, abbiamo infatti la facoltà di scegliere una delle spade o delle scuri e assegnarne due agli slot disponibili, cambiando fra la prima e la seconda arma durante l'azione con la semplice pressione del tasto 0. La meccanica degli scontri è piuttosto semplice, anche se gli sviluppatori hanno fatto il possibile per renderla varia: premere ripetutamente il tasto 5 fa partire una combo diversa a seconda della spada in uso, mentre tenere premuto il medesimo tasto mette il nostro guerriero in posizione di difesa. Premendo in una direzione due volte di seguito, potremo correre ed effettuare un attacco in carica, davvero efficace perché riesce a spezzare la guardia dei nemici. Le funzioni dell'inventario, per il resto, sono le solite: stoccaggio degli oggetti chiave (che possono essere utilizzati quando necessario) e dei rifornimenti, con una panoramica delle caratteristiche del personaggio. Appena entreremo in possesso di una mappa, potremo spostarci dalla prima location alle altre disponibili nel gioco, muovendo un indicatore che può incorrere nei classici "scontri casuali" (da cui, volendo, ci si può anche sottrarre).

La realizzazione tecnica è ottima, e permette a questo nuovo prodotto In-Fusio di competere con i migliori picchiaduro a scorrimento in ambito mobile: i personaggi sono ben disegnati, con un buon livello di dettaglio e animazioni ben fatte. I nemici tendono a ripetersi nell'aspetto, anche se esistono alcune varianti tali da migliorare la situazione, in primis i boss. Gli scenari mostrano un buon uso dei colori e riescono a essere abbastanza vari da non venire a noia immediatamente. Il comparto sonoro conta su una serie di musiche di buona fattura, che riescono ad accompagnare le varie fasi dell'azione nel migliore dei modi. Per quanto concerne il sistema di controllo, non c'è molto da segnalare: si utilizzano pochissimi tasti, dunque si riesce a giocare molto rapidamente e non si verificano problemi di sorta.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (1)
10
Il tuo voto

Holy Wars: Sons of Enoch è un interessante mix tra RPG e picchiaduro a scorrimento, probabilmente ispirato alla serie arcade Dungeons & Dragons di Capcom, che per prima univa gli elementi dei due generi attraverso un'ambientazione fantasy. Il gioco è dotato di una bella grafica e di buone musiche d'accompagnamento, nonché di un sistema di controllo immediato. Far salire di livello il proprio personaggio è abbastanza divertente, anche se i combattimenti sono contraddistinti da dinamiche sempre uguali e vengono salvati solo dalla propria brevità. In definitiva, un titolo che non brilla per la varietà dell'azione né per il coinvolgimento, ma che potrà sicuramente intrattenerci se abbiamo voglia di menar le mani senza preoccuparci troppo degli elementi RPG.

PRO

CONTRO

PRO

  • Ottima grafica
  • Immediato
  • Interessanti elementi RPG

CONTRO

  • Lineare e ripetitivo
  • Combattimenti privi di spessore
  • Trama banale