Onore, rispetto e fedeltà
Come annunciato in apertura, Il Signore degli Anelli: Le Due Torri non si ricollega esclusivamente alle vicende narrate nel secondo episodio della trilogia, bensì accorpa i primi due capitoli in un’unica esperienza ludica. Una scelta, questa, che ha permesso agli sviluppatori di garantire all’utente una dozzina di stage diversi e al contempo di mantenere un’assoluta fedeltà a quanto narrato nelle due pellicole. Di conseguenza, i vari livelli del gioco si svolgono tutti all’interno di ambientazioni che risultano immediatamente familiari a chiunque abbia seguito al cinema le avventure di Frodo e compagni. Le miniere di Moria e il Fosso di Helm sono solo due esempi, fra i più spettacolari, di scenari in cui il giocatore è chiamato a far strage di Orchetti ed Uruk-hai. C’è da dire che l’intera produzione EA è intrisa di una particolare cura intesa a far rivivere nel gioco la stessa atmosfera dei due film, operazione questa resa un successo grazie ad una serie di importanti accorgimenti. Anzitutto, la realizzazione grafica del titolo, che sia per quanto riguarda i personaggi che le ambientazioni risulta decisamente somigliante a quanto visto sul grande schermo: il motore poligonale EA, poi, contribuisce ulteriormente all’opera riuscendo a gestire agilmente notevoli quantità di personaggi contemporaneamente, ricreando efficacemente le vere e proprie zuffe caratteristiche delle scene d’azione dei film. Un altro elemento importante ai fini della corrispondenza con le pellicole è il sonoro, che nello slash’em up EA raggiunge importanti vette qualitative: l’epico accompagnamento musicale che fa da sottofondo ai combattimenti è tratto direttamente dalla colonna sonora originale, mentre il doppiaggio in italiano è stato giustamente affidato agli stessi attori che hanno prestato la voce a Elijah Wood, Ian McKellen e compagnia. Chiudono in bellezza questa carrellata le varie sequenze introduttive ai livelli, costituite da spezzoni di pellicola che senza soluzione di continuità si “trasformano” in filmati gestiti dal motore grafico del gioco, instaurando un legame non solo ideale tra film e videogioco.
Botte da orchi
Al di là dell’ottima componente audiovisiva, comunque, Il Signore Degli Anelli: Le Due Torri si rivela anche uno slash’em up di buona fattura. Aragorn, Legolas e Gimli sono i personaggi utilizzabili nel corso dell’avventura, a cui sono stati rispettivamente assegnati i classici ruoli dell’”equilibrato”, del “veloce” e del “possente”. Tutti e tre partono con uno stock base di mosse piuttosto limitato, che può essere comunque esponenzialmente ampliato spendendo i punti accumulati nei vari stage nell’acquisto sia di nuovi colpi che di potenziamenti vari. Ad ogni modo, il gioco vero e proprio si presenta decisamente completo: due sono i tasti deputati all’attacco con la spada (veloce, utile contro gli Orchetti più deboli, e potente, da utilizzare principalmente contro i nemici dotati di scudo), mentre i restanti pulsanti del pad Gamecube gestiscono le parate, le spallate (utili a far perdere l’equilibrio ai nemici) e il puntamento e l’azionamento delle armi a lungo raggio. Insomma, il titolo EA non si risolve in un semplice e casuale button-smashing, ma richiede una certa destrezza nello sfruttare le abilità spadaccine del proprio alter-ego: e anche se in più e più occasioni ci si ritrova a dover affrontare molti avversari contemporaneamente, il gioco non scade mai in una zuffa senza senso, ma conserva sempre un minimo di spessore “tecnico”. Dunque Il Signore Degli Anelli: Le Due Torri è un prodotto ampiamente consigliabile anche ai giocatori più esperti, che anzi si rivelerebbero probabilmente più disposti a tollerare l’altalenante livello di difficoltà del gioco; se alcuni stage infatti possono essere portati a termine senza problemi, altri si rivelano davvero ostici, in grado di mettere in crisi anche gli utenti più smaliziati.
Commento
Il Signore degli Anelli: Le Due Torri è un tie-in riuscito in presso che ogni aspetto, in grado sia di soddisfare i patiti della trilogia cinematografica (grazie alla più che buona fedeltà con le prime due pellicole di Peter Jackson) sia i giocatori più esigenti, offrendo un gameplay non rivoluzionario ma assolutamente godibile e ben realizzato. Il titolo EA presenta inoltre un’ottima cosmesi, un comparto sonoro di assoluta eccellenza e una serie di bonus ed extra sbloccabili di grande interesse: un prodotto decisamente curato insomma, che però non manca di difetti. Primo su tutti l’assenza di una modalità multiplayer, che limita fortemente la già non memorabile longevità, seguito a ruota da un livello di difficoltà non sempre ben calibrato, che rende alcuni stage decisamente facili ed altri incredibilmente ostici.
- Pro:
- Ottimo comparto audiovisivo
- Gameplay avvincente e ben costruito
- Grande quantità di contenuti extra
- Contro:
- Assenza di modalità multiplayer
- Longevità piuttosto scarsa
- Livello di difficoltà parecchio altalenante
Tie-in. Una definizione che per poco non ha trovato spazio nel dizionario dei sinonimi come corrispettivo del termine “schifezza videoludica”. Troppi e troppo frequenti sono stati infatti i prodotti ispirati ad un film che nel corso dell’intera vita dell’industria del videogame hanno fatto clamorosamente fiasco, spesso deludendo sia come giochi in sé e per sé sia in termini di fedeltà alle rispettive pellicole. Ed è proprio per questi motivi che l’annuncio da parte di EA circa la realizzazione di uno slash’em up ispirato ai primi due film della trilogia de Il Signore degli Anelli ha fatto sussultare molti appassionati. Fortunatamente, però, stavolta l’infima tradizione non è stata affatto rispettata…