...And Still the Champion of the World
iva
Enter the ring...
Accendete il vostro fido Xbox e date un'occhiata all'introduzione che si incentra principalmente sulla figura di Muhammad Ali, "The Greatest Of All Time"; accolti da musica rap dura e quasi di strada vi si parerà davanti un menu semplice e coinciso, al limite dello scarno; la scelta (a dire il vero a parer mio eccessivamente ristretta) potrà cadere semplicemente su Esibizione, torneo o carriera.
Questo sempre che non vogliate dare prima un'occhiata ai Credits del gioco con alcuni interessanti scorci delle sessioni di Motion Capture, del Back Stage e della programmazione del gioco.
Ok! ora siete pronti a salire sul ring, nella modalità Exibition o Tournament avrete la possibilità di interpretare una delle leggende del passato come Ali, Sugar Ray o del presente come Lewis e Holyfield; sarete sul ring, solo voi ed il vostro avversario, circondati da un pubblico rumoreggiante e tesi all'inverosimile; lo scontro fra poco inizierà, senza fronzoli, senza contorni e senza presentazioni (di questo però si sente sicuramente la mancanza).
Che lo scontro abbia inizio...
Jab, Diretto, Gancio, Montante
Come vi ho anticipato, il sistema di controllo è stato ampiamente rivoluzionato ed adattato alla conformazione del pad Xbox. Difatti al Jab è assegnato il pulsante X, il diretto alla Y ed i ganci sinistro e destro rispettivamente al pulsante A e B. I due grilletti posti sul retro del joypad sono assegnati alla parata per quanto riguarda quello sinistro, mentre il grilletto destro servirà a modificare uno qualsiasi dei precedenti colpi in un Uppercut (o montante che dir si voglia); infine il pulsante nero produrrà un colpo proibito, alle parti basse principalmente, (Low Blow), il tasto bianco servirà ad eseguire il colpo caratterizzante del pugile utilizzato ed infine il tasto select servirà per schernire l'avversario.
A questa presentazione schematica dei comandi va ad aggiungersi la configurazione della levetta analogica che serve per direzionare il vostro pugile senza preoccuparsi della posizione della telecamera (tra l'altro dinamica ed ottima quando segue gli scambi tra i due pugili modificando angolo ed altezza in base ad esigenze estetiche); spiegandoci meglio direzionando in qualcun momento la levetta verso l'alto, il vostro pugile si avvicinerà all'avversario, verso il basso si allontanerà e lo aggirerà rispettivamente da destra o da sinistra se solleciterete la levetta sull'asse orrizzontale.
Dopo lunghe e stancanti sessioni di gioco posso senza ombra di dubbio affermare che sicuramente il sistema di controllo sfrutta al meglio l'ergonomicità e la costruzione del pad Xbox. Come ultima chicca di un ottimo sistema di controllo non si può certo fare a meno di menzionare la funzione vibrazione, che sarà per voi l'unico possibile modo, assieme ad alcuni segnali a livello di postura ed atteggiamento del vostro boxeur, di capire lo status fisico del pugile durante le fasi di gioco. Se il pad inizia ritmicamente e con possenza a vibrare è meglio cercar di tirare il fiato ed allontanarsi dalle sventole del proprio avversario.
Danza come una farfalla... Pungi come un'ape...
Questo era il motto del grande Ali, il pugile che tutti ricordano come campione indiscusso sia sul campo che fuori; un motto che vale tuttora nella boxe e non solo. Sicuramente anche questo gioco ha in alcune sue sfaccettature l'eleganza di una farfalla, con uno strepitoso e ben studiato sistema di controllo, facile da padroneggiare sin dall'inizio ma con indescrivibili migliorie sul lungo periodo; con tocchi di classe a livello grafico come le vene che si intravedono sui gonfi bicipiti dei pugili o il leggero strato di sudore che durante i vari round va a crearsi sul loro corpo. Se a ciò affianchiamo i potenti colpi come punture d'ape che colpiscono, stordiscono ed atterrano il giocatore, la sublime realizzazione dei volti e delle espressioni facciali dei contendenti, le quali si modificano da una serena e pacata sicurezza di inizio round a smorfie di dolore e stanchezza quando sottoposti alla sollecitazione dei colpi dell'avversario o storditi da una raffica di cazzotti di campioni come "Mani di Pietra" Duran.
Come avrete capito nulla si può eccepire all'ottima realizzazione grafica del gioco o all'interessante configurazione dei controlli.
Si tratta del capolavoro che tutti gli appassionati della sublime arte della boxe stanno attendendo? Knockout Kings 2002 rimane ancora The Champion of the World?
Muhammad Ali o George Foreman? (per i più attuali Lennox Lewis o Mike Tyson?)
L'accostamento non è affatto casuale, basta pensare all'incontro in cui i suddetti campioni si sono affrontati nel 1974; un Ali da tutti considerato in declino (32 anni) si scontra con un giovane, fisicamente insormontabile e da tutti dato come favorito Foreman. Per vari round Ali incassò dei colpi tremendi che avrebbero distrutto chiunque, incassò per un quarto d'ora stando quasi fermo, appoggiato alle corde ammortizzando, per quanto possibile, i colpi e pungendo in rare occasioni. Mentre incassava queste bordate Ali non perdeva occasione per avvicinare la testa a quella di Foreman e chiedergli all'orecchio se era tutto quello che riusciva a fare, di impegnarsi di più, di colpire più forte. Improvvisamente il "vecchio" Ali si risvegliò, inizio a danzare come solo lui sapeva fare, inizio a pungere ed a colpire: a colpire e danzare, danzare e colpire. E così ottenne una delle più belle vittorie della storia del pugilato da sempre, contro uno stremato George Foreman.
Knockout Kings 2002 è quindi da considerarsi come Ali, svecchiato nonostante l'età e pieno di sorprese in ogni momento o è semplicemente un gigante di argilla ottuso come Foreman? (in questi giorni mi pare che una cosa analoga sia successa tra un gentleman inglese di nome Lewis ed un ex ladruncolo di strada di nome Tyson)
Dopo l'analisi fatta sin qui dei lati positivi non si può far finta di nulla e si devono tirare in ballo anche i lati negativi e le mancanze di cui purtroppo questo gioco ancora soffre. Quali sono queste mancanze? Una modalità carriera poco entusiasmante, poche opzioni per la creazione del proprio alter ego virtuale, menu e modalità scarni e poco numerosi, poca atmosfera (leggete presentazione dei pugili, ingresso sul ring e discorso dell'arbitro) ed a parer mio pecca più grave di tutte, la mancanza di una modalità training, ottima invece e perfettamente integrata con la modalità carriera nel precedente capitolo.
Il giudizio
In conclusione, mettendo sul piatto della bilancia sia i lati positivi che quelli negativi, posso certamente dirvi che le novità e le potenzialità per un capolavoro c'erano tutte: grafica da urlo, ottimo sistema di controllo ed ampia rosa di campioni di tutti i tempi; purtroppo nonostante queste premesse, risultano abbastanza gravi e pesanti sul lato della giocabilità, le suddette mancanze, sicuramente non in grado da far subire a questo gioco un colpo da KO ma senza dubbio tali da impedire il suo etichettamento come capolavoro. Rimane un buon gioco, adatto più agli appassionati di Boxe che al videogiocatore medio.
- Pro:
- Espressività quasi commovente per i volti dei pugili
- Veloce, reattivo e scattante sistema di controllo
- Un' ottima selezione di campioni di ogni tempo
- Contro:
- Eccessiva semplificazione del sistema di controllo
- Poche modalità non abbastanza approfondite
- A volte realmente frustrante
- Materiali:
- Screenshots
...And Still the Champion of the World
Knockout Kings 2002, questo il titolo dell'ultimo capitolo, in ordine temporale, della gloriosa serie EA Sports nata e cresciuta su PSX e PS2; quest'ottima serie, che rappresenta per i due sistemi di Sony l'eccellenza nelle simulazioni di Boxe, sta ora per sbarcare sul nostro adorato Xbox per permettere ad appassionati e non, di incrociare i guantoni con un'ampia ed interessantissima selezione dei pugili più famosi e forti al mondo, che siano essi attuali o del passato.
Unica cosa che si può rimproverare ai precedenti episodi è uno stampo eccessivamente arcade applicato ad un gioco che si auto etichetta come una vera e propria simulazione sportiva; a tale incongruenza dovrebbe forse ovviare il tanto acclamato nuovo sistema di controllo completamente rivoluzionario e rivoluzionato, l'eliminazione delle barre di potenza ed energia e l'abbandono della modalità Slugfest che nei precedenti capitoli stravolgeva le meccaniche tecniche di gioco e che trasformava la boxe in un (tra l'altro pessimo) picchiaduro con tanto di beceri colpi speciali ed effetti luminosi dei pugni.
Queste migliorie dovrebbero, secondo gli sviluppatori, riuscire ad elevare l'ultimo capitolo a vero e proprio capolavoro innalzandolo da quella condizione di gioco buono ma nulla più, che i precedenti episodi hanno acquisito agli occhi di tutta la stampa specializzata e della comunità dei videogiocatori più in generale.
Vediamo ora se i ragazzi della EA Sports sono riusciti nel loro intento. E' ora di salire sul ring...