Xbox 360 - Obiettivi
Non è certamente la difficoltà che costituisce un freno per ottenere tutti i 1000 punti in palio, il vero problema è mettersi a giocare al titolo SEGA. Dopo diverse ore di avventura avrete ottenuto solo pochi punti e ne serviranno almeno 5/6 per recuperarne la maggior parte. Il nostro consiglio è far giocare vostro figlio e godervi così gli achievement senza fatica.
Commento
La Bussola d’Oro si è dimostrato l’ennesimo videogame sviluppato al solo scopo di sfruttare la licenza ufficiale del film, il suo traino pubblicitario e perché no in questo caso anche l’uscita pre natalizia. Il gioco SEGA non lascia spazio a dubbi sulla sua qualità, un prodotto certamente insufficiente, con qualche spunto interessante ma molto ripetitivo e banale nella sua essenza. Dal punto di vista tecnico non siamo in presenza di un prodotto di livello, anche in questo caso il tutto è decisamente approssimativo. L’ennesima occasione persa.
Pro
- Un'avventura per bambini
- Per gli amanti del film
- Troppo facile
- Tecnicamente appena sufficiente
La Bussola d'oro è disponibile per Nintendo DS, Nintendo Wii, PC, PSP, PlayStation 2, PlayStation 3 e Xbox 360.
La versione testata è quella per Xbox 360.
Storyline
Il gioco SEGA ripropone tali e quali le vicende del film, ci troveremo nei panni di Lyra, una bambina cresciuta nel Jordan College di Oxford alle prese con una vicenda molto più grande di lei. Non è la Oxford che conosciamo, ma è una sorta di città fantastica, un’ambientazione che sembra ottocentesca ma nella quale sono inseriti diversi elementi straordinari. Ogni persona vive a contatto con il suo daimon, un compagno di vita dalle sembianze di animale. Ovviamente anche Lyra ha il suo, un buffo ermellino di nome Pantalaimon, Pan per gli amici, che la seguirà nel corso della sua avventura e costituirà un vero aiuto per la piccola bambina. La quiete di Oxford verrà sconvolta da strani eventi e misteriosi rapimenti, spetterà solo a noi scoprire chi sono gli Ingoiatori e che fine fanno i bambini scomparsi. Verremo messi sotto la guida della misteriosa Mrs. Coulter, Nicole Kidman nel film, e le nostre gesta si sposteranno tra i ghiacci artici nei quali faremo la conoscenza del nostro secondo fedele accompagnatore, l’orso corazzato Iorek. Non andiamo oltre con la trama vi ricordiamo solo che prima di lasciare il college di Oxford ci verrà consegnato in dono l’aletiometro, la Bussola d’oro, uno strumento che ci servirà per svelare i diversi enigmi che incontreremo sul nostro cammino. Questo action adventure inizia con un intero livello ambientato nei ghiacci del Polo, nel quale a cavallo dell’orso da combattimento Iorek dovremo affrontare precipizi e burroni senza tralasciare i lupi affamati e cacciatori senza scrupoli. Nelle scene in cui entrerà in ballo Iorek ne assumeremo il controllo, facendolo correre tra i ghiacci e attaccare gli avversari. Nulla di straordinario in tutto questo e anzi fin troppo lineare, con un tasto il grosso orso bianco salterà e con un altro sferrerà fendenti micidiali. Una volta raggiunto un certo numero di attacchi premendo il tasto B del joypad di Xbox 360 potremo liberare la sua furia, e cioè un colpo molto più potente. Potremo incrementare l’armatura dell’orso raccogliendo gli appositi item e anche ripristinare la sua salute con delle erbe particolari. Durante lo svolgimento di questo schema impareremo anche a sfruttare le abilità particolari di Pan, il daimon di Lyra. Pan che normalmente è un ermellino potrà assumere altre tre forme diverse che gli daranno nuovi poteri. Queste trasformazioni le potremo gestire attraverso la croce direzionale, visto che ad ogni direzione è associata una mutazione. Come ermellino ci aiuterà ad esplorare l’area di gioco trovando gli elementi giusti per proseguire il nostro cammino. Nella versione bradipo ci aiuterà a spiccare salti in aria ed afferrare oggetti lontani da noi. Grazie poi alla sua mutazione in falco potremo volare per un breve periodo dopo un balzo e per finire come gatto selvatico potremo scattare velocemente e arrampicarci su determinate pareti. Questo primo livello di gioco è in realtà situato alla fine della storia, lo capiremo subito quando una volta terminato e sconfitto il banale boss finale una voce fuori campo ambienterà l’azione ad Oxford, due mesi prima. Qui inizieranno le vere avventure della giovane Lyra, alle prese con la scomparsa del suo amico Roger.
L'aletiometro
Nel corso della storia nei panni di Lyra ci troveremo ad affrontare più di qualche malintenzionato, le sfide corpo a corpo si tramuteranno in una sorta di quick time event nelle quali scegliendo al momento opportuno la direzione per schivare l’attacco avversario la faremo franca. Più che questi incontri “fisici”, sono più frequenti quelli che ci consentono di ottenere informazioni dagli altri personaggi. I dialoghi con questi npc saranno interrotti da semplici mini-giochi, il cui esito si rispecchierà nella conversazione. I mini-giochi sono assolutamente banali e purtroppo mal calibrati, più di qualche volta dovremo rifare l’intero dialogo per non essere riusciti a vincere una di queste sfide, che sono ripetitive e poco stimolanti, senza neanche la possibilità di evitarle, tanto che per ottenere le informazioni giuste dovremo solo sopportare. Con Lyra parteciperemo anche a gare di abilità ed agilità come ad esempio la gara sui tetti del Jordan College, il problema vero di queste sfide è il loro bassissimo grado di difficoltà, che è quasi nullo, l’azione è sempre molto guidata e anche aree in apparenza molto vaste sono limitate, spesso da muri invisibili, e quindi inaffrontabili. La bussola d’oro o aletiometro che dir si voglia, oltre a dare il titolo al film e al gioco, è l’elemento intorno al quale ruotano le vicende di Lyra. Impareremo ad utilizzarlo per rispondere a quesiti che ci verranno posti nel corso dell’avventura. La bussola è composta da alcune lancette e da 36 simboli ognuno dei quali ha tre significati diversi. I significati degli elementi li potremo scoprire o attraverso la raccolta di alcune sfere luminose durante l’esplorazione degli schemi oppure attraverso la visione del nostro Pan in modalità ermellino. Per ogni domanda ci verranno fornite tre parole, ad ogni parola dovremo associare un significato, ad esempio all’alveare potremo associare la parola lavoro e alla mela la parola peccato. Le associazioni in genere sono scontate ma qualche volta ci faranno penare. Una volta fatto questo nel gioco dovremo concentrarci per rispondere alla domanda, e questo avverrà mantenendo al centro della bussola il cursore grazie allo stick analogico e premendo in sequenza i tasti giusti. In sostanza questo giochetto della concentrazione priva di significato tutto il lavoro di associazione simboli/parole in quanto è molto semplice riuscire nella meditazione e quindi formulare la risposta corretta.
Tecnica?
Il titolo SEGA tecnicamente è di sicuro appena sufficiente. I ghiacci che affronteremo con l’orso Iorek sono abbastanza ben ricreati come anche gli interni che visiteremo con Lyra. Solo sufficienti sono i modelli poligonali dei personaggi, con l’unica eccezione per la controparte virtuale di Daniel Craig, assolutamente identica. Le animazioni sono invece di basso livello sia quelle di Lyra che di Iorek come anche il sistema di illuminazione della scena. Come già dicevamo gli spazi da esplorare che ad un primo sguardo sembrano infiniti sono in realtà molto ristretti e i “muri invisibili” limitano il nostro percorso in pratica non permettendoci di sbagliare, anche in questo caso il livello di difficoltà precipita. Tutti gli undici livelli sono stati impostati con una difficoltà idonea ad un bambino ma nulla più. La longevità si aggira sulle 7 ore di gioco e non sarete certamente attirati in alcun modo a rifare daccapo l’avventura. Il titolto SEGA è interamente doppiato in italiano e tutte le cut scene sono tratte dal film certamente con una discreta qualità, ma che va ad incidere sui tempi di caricamento e sullo spezzettamento eccessivo tra un livello e l’altro. In sostanza a prescindere dall’hardware sul quale fate girare il titolo sviluppato da Shiny Entertainment non rimarrete soddisfatti, a meno di passare sopra ad evidenti difetti di programmazione.