Dopo il taglio di prezzo, i seguiti di due giochi “importanti” come Gears of War e Fable e dopo l’avvento della nuova dashboard con la possibilità di noleggiare i film via Market Place, la terza parte della strategia natalizia di Microsoft, per allargare la base utenza, è quella costituita dai giochi per casual gamer. Tra i titoli maggiormente pubblicizzati in quest’ottica c’è senz’altro Lips, che si inserisce nel filone dei giochi musicali, con un chiaro riferimento a quel Singstar che tanto ha fatto negli anni per la popolarità di PlayStation nei salotti di mezzo mondo. L’interfaccia e il tipo di atmosfera che si respirano sono del tutto simili, la vere novità sono costituite da due microfoni wireless (senza fili), dotati di sensore di movimento e che si illuminano seguendo i vocalizzi del giocatore di turno, e dalla possibilità di aggiungere ai brani a disposizione tutti quelli presenti su lettori mp3 portatili e su altre fonti collegati alla console.
Che Lips sia un progetto particolare lo si vede già dal team a cui è stato affidato lo sviluppo, ovvero i tipi che hanno realizzato Elite Beat Agents, gioco musicale dall’ottimo successo di critica uscito su Nintendo DS qualche tempo addietro. Il retaggio del team lo si vede nelle modalità più “giocose” che accompagnano la semplice esecuzione dei 40 brani disponibili. Oltre infatti alla semplice modalità Karaoke, che permette di cimentarsi nei brani seguendo il testo a video, ci si può scontrare con un amico con un semplice sistema che attribuisce un punteggio a chi canta meglio durante alcune fasi delle canzoni; si può sostituire il video ufficiale della canzone con uno generato da Xbox 360, le cui inquadrature reagiscono ai movimenti effettuati dal microfono; si può prendere la parte di uno di due amanti che si incontrano quando si canta correttamente e che si abbracciano con il movimento coordinato dei due microfoni; o si può, infine, giocare cercando di non far detonare una bomba, spegnendone la miccia con l’acqua che si accumula in due bicchieri, mentre si canta.
La parte centrale del gioco, però, è quella che dà la possibilità di cantare, da soli o con un amico, sopra ai brani con un sistema che rileva la stabilità della voce, la correttezza dell’intonazione e, per la prima volta in un titolo del genere, il vibrato applicato alle note più lunghe. In gioco viene anche il sensore di movimento inserito nei microfoni che permette di suonare con delle percussioni virtuali, scuotendoli, nei momenti di pausa tra una strofa e l’altra. Il problema è che c’è un fastidioso ritardo tra quando si scuote il microfono e quando viene emesso il suono dello strumento, cosa che impedisce di fatto di tenere il tempo, facendo desistere ben presto dall’impresa. Se non si è uno dei due fortunati cantanti, altri due giocatori possono impugnare altrettanti pad e prodursi in una serie di suoni che accompagnano, a tempo questa volta, i vocalizzi. Lips, al termine dell’esecuzione, attribuisce un punteggio, tanto più alto quanto più si è stati intonati, e tante medaglie a seconda di quanto si è stati abili con tutti gli aspetti sopra descritti, a partire dall’intonazione, fino al ritmo e al numero di percussioni suonate sia coi pad che coi microfoni. Non vengono messe in risalto le note sbagliate e non c’è un gioco vero e proprio, c’è solo una valutazione che cresce canzone dopo canzone, ma nessun altro tipo di modalità single player, se non quella costituita da una progressione di status che sale col numero di brani eseguiti.
Da notare che, tra le opzioni, c'è anche la possibilità di sincronizzare lo scorrimento del testo con l'audio delle canzoni, anticipando o posticipando il momento in cui appaiono le parole sul video (questo per tenere conto del lag che affligge i televisori LCD). Ci sono però due problemi: il programma non tiene memoria della modifica per tutti i brani, costringendo a regolarla ogni volta per ogni canzone; non c'è alcuna guida o indicazione, quindi un utente alle prime armi avrà difficoltà nell'effettuare la regolazione). Noi, su LCD Samsung 40" A656, abbiamo trovato il settaggio ottimale, impostando il ritardo su - 0.058 centesimi di secondo.
Migliaia di brani
I brani a disposizione di partenza sono 40, e ci sono anche rappresentanti italiani, da Nek ai Sonhora, fino ai Subsonica. Ogni canzone è accompagnata dal video originale, a parte i casi dei pezzi più vecchi, e sul Marketplace ci sono già diverse aggiunte da scaricare per 160 Microsoft Points. Durante le varie fiere di settore, molto era stato puntato sulla possibilità di aggiungere alla libreria di Lips tutti gli mp3 presenti sui lettori portatili come Zune o Ipod. Questa feature funziona anche con un PC collegato in rete, senza bisogno di trasferire dati su chiavette o supporti di alcun tipo, ma semplicemente leggendo in streaming le canzoni (fate attenzione a non aggiungere un brano che abbia lo stesso nome di uno comprato sul Marketplace, perché il programma non riesce a distinguere tra i due file e sembra dare la precedenza a quello sulla fonte esterna – pc o ipod - , piuttosto che a quello acquistato). Lips, in questi casi, sembra riconoscere l’intonazione dei giocatori ed attribuire un punteggio che rispecchia i valori in campo, in maniera più o meno verosimile. Non ci sono le parole su cui cantare, ma con brani di cantanti italiani, la cosa può essere divertente ugualmente, restando nell’ottica di quello che ha tutti i crismi di una versione più sofisticata di un Karaoke, piuttosto che quella di un gioco che permetta, magari, la creazione di contenuti video o audio, a differenza della concorrenza. A dare un po’ di sostanza alla componente “giocosa” c’è la possibilità di sfidare online i proprio contatti della lista amici, ma si tratta di un’implementazione a metà, visto che il gioco non avviene con una vera e propria sfida in rete: si manda la sfida, si attende il punteggio dell’avversario, che verrà poi confrontato con il proprio. Il resto è tutto affidato al piacere di cantare, all’eventuale desiderio di sbloccare gli obiettivi e alle feste di Natale con relativi alcolici di supporto (o Fanta e Coca per i più piccoli all'ascolto ndr)
Commento
Lips è un prodotto che fa della semplicità il suo punto di forza, unita ad una raffinatezza che si manifesta anche nella fattura dei microfoni che, sin dal primo momento, si posano nelle mani di chi canta con una solidità diversa da quelle degli altri giochi di questo tipo in commercio. Dall’altra parte, però, Lips finisce per essere poco più di un Karaoke pieno di stile e con un buon repertorio di canzoni, che dovrà molto del successo alla voglia di cantare degli amici in casa, visto che del gioco musicale ha appena la superficie e che non esiste una vera e propria modalità single player. Ci sono buoni spunti, che speriamo vengano perfezionati con aggiornamenti via Xbox Live, e qualche incertezza che speriamo venga limata con una patch. Per adesso, con un po’ di spumante natalizio e gli amici giusti, il divertimento è senz’altro garantito.
Pro
- I Microfoni Wireless
- Le canzoni
- La possibilità di aggiungere i propri brani
- Parte giocosa scarna
- Il ritardo sulle percussioni nel microfono
- Online molto limitato
Xbox 360 - Obiettivi
Lips è un gioco piuttosto generoso in termini di obiettivi. In un paio di sedute e tenendo d'occhio la lista degli achievement non è difficile trovarsi già con più di 500 punti racimolati. Per arrivare al massimo, servirà un po' di tempo e di bravura col microfono.