Quello dei manageriali sportivi è sempre stato un genere di nicchia, pensato probabilmente per gli appassionati più esigenti, che non si accontentano di giocare in prima persona le partite con le varie simulazioni disponibili e vogliono vivere in modo più completo e realistico tutte quelle cose che avvengono tra un match e l'altro. In ambito calcistico, ciò significa curare la formazione della squadra sotto tutti i punti di vista: stabilire un modulo, mettere i giocatori giusti nelle varie posizioni, curarne l'allenamento e gestirne il recupero fisico, correggere le loro debolezze, affinare una strategia specifica per ogni impegno e, infine, curare le eventuali operazioni di mercato. Tutte cose presenti anche nel più essenziale dei manageriali, almeno per quanto concerne il mercato dei giochi per PC e console. Su cellulare le cose stanno diversamente, com'è normale che sia, e i titoli appartenenti a questo particolare genere stanno ancora attraversando una necessaria fase di maturazione.
Il primo passo da fare, una volta lanciato il gioco, è quello di selezionare una delle nazionali che partecipano agli Europei 2008, creando un profilo i cui progressi vengono salvati automaticamente (nel bene e nel male: se si viene eliminati dalla competizione, bisognerà ricominciare daccapo). Dopodiché si passa all'azione vera e propria, che in un manageriale riguarda per la maggior parte gli aspetti tecnici che vanno affrontati tra una partita e l'altra. L'interfaccia di Manager Pro Football: European Championship 2008 è cambiata rispetto al precedente episodio della serie, purtroppo non in meglio: le modalità di modifica delle varie impostazioni sono meno intuitive e meno leggibili, e bisogna fare qualche prova e sopportare qualche errore prima di farci l'abitudine. Possiamo scegliere un modulo ed effettuare le sostituzioni dei giocatori, che sono una copia di quelli reali ma riportano nomi "distorti" ma assonanti per aggirare la mancanza di una licenza ufficiale. Ogni calciatore presenta una serie di statistiche, fra le quali è presente anche un indicatore del livello di forma attuale, da prendere in seria considerazione quando dobbiamo scegliere chi mandare in campo e chi tenere in panchina. L'aspetto strategico appare abbastanza curato: oltre alla classica impostazione che determina il grado di aggressività della squadra, è possibile stabilire quale sarà il tipo di gioco (palle corte, passaggi lunghi, ecc.) e il livello di pressing in campo. Non manca, infine, una sezione dedicata all'allenamento tra un impegno e l'altro, in cui potremo curare fasi specifiche del gioco, dedicarci al recupero dei singoli elementi o al miglioramento delle loro abilità. Terminata questa fase, potremo passare alla partita. Lo svolgimento dell'azione è completamente automatico, eccezion fatta per i calci piazzati: in tale frangente, ci sarà concessa la possibilità di decidere come verrà effettuato il tiro (teso, preciso o a girare). Purtroppo lo spettacolo offerto non è dei più esaltanti, vedremo nella maggior parte dei casi delle squadre completamente ferme, che si animano solo in alcuni frangenti, con i giocatori che "trascinano" la palla in malo modo e portieri più simili a statue che altro, perforabilissimi.
Grafica e sonoro non sono gli elementi più importanti per un manageriale, ma possono contribuire molto al coinvolgimento durante le fasi di simulazione degli incontri. Sotto questo punto di vista, purtroppo la nuova versione di Manager Pro Football risulta mediocre: i giocatori sono minuscoli e tutti uguali, praticamente privi di animazioni, e lo svolgimento dell'azione è davvero terribile a vedersi, accompagnato oltretutto da un commento sonoro ampiamente disattivabile. Nelle fasi "tecniche" la situazione non può che migliorare, ma solo fin a un certo punto: i menu non sono sempre molto leggibili e bisogna capire quali tasti azionare per apportare le modifiche desiderate.
Conclusioni
Benché si tratti di un genere piuttosto complesso e ricco di sfaccettature, quello dei manageriali di calcio può ambire a conquistarsi un posto importante nell'ambito dei videogame per cellulare. Purtroppo pare che non sia ancora giunto questo momento, però, e Manager Pro Football: European Championship 2008 conferma tutte le debolezze dell'episodio precedente della serie: fase "tecnica" macchinosa, fase "simulativa" orribile da guardarsi. Non c'è molto di cui essere contenti, insomma: il titolo Ojom si pone come un prodotto "di nicchia" non solo per il genere di appartenenza, ma anche per la qualità della sua realizzazione: difficile pensare che anche il più sfegatato degli appassionati di calcio possa apprezzarlo più di tanto.
PRO
CONTRO
PRO
- Un gioco sugli Europei durante gli Europei
- Aspetto tattico piuttosto curato
- Non ci sono i nomi reali, ma almeno sono "assonanti"
CONTRO
- Interfaccia non eccezionale
- Simulazione delle partite orribile a vedersi
- Dà l'impressione di essere molto "casuale" nei risultati