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Marine Park Empire - Recensione

Enlight unisce gli animali acquatici a quelli terrestri nel suo nuovo titolo, mettendoci nuovamente nei panni di un imprenditore di parchi deciso a scalare la vetta del successo.

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   03/05/2006
Marine Park Empire
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Creare il proprio parco

Prima di affrontare le insidie che offre MPE, è necessario familiarizzare con il sistema di gioco attraverso i 6 tutorial, i quali permettono di prendere manualità in maniera abbastanza efficace con tutte le caratteristiche del gioco, da quelle di base a quelle avanzate, offrendo al giocatore un valido supporto per imparare in breve tempo le caratteristiche fondamentali per andare avanti con successo soprattutto all’interno della modalità campagna, dove dovranno essere raggiunti gli obiettivi fissati dal gioco. Grazie ai sopraccitati tutorial, l’interfaccia di gioco si presenta immediatamente familiare al giocatore, dandogli dunque la possibilità di inseguire gli obiettivi di gioco senza perdere tempo. Sia che ci si trovi in una campagna, sia che si stia prendendo parte ad una partita libera, bisogna dunque rimboccarsi le maniche per costruire il proprio parco e, possibilmente, fargli riscuotere successo tra i visitatori.
L’introduzione dei vari animali all’interno del parco non si riconduce al solo prenderli e piazzarli sul terreno, ma è necessaria un’attenta pianificazione dell’area dove si intende collocarli, sia in termini di recinzione (un elefante ad esempio potrebbe abbattere facilmente un semplice steccato) sia per quanto riguarda il terreno, la vegetazione e gli accessori, tutti davvero numerosi e diversificati in maniera tale da rendere visibili le differenze tra le zone dedicate a specie diverse. Gli animali, dal canto loro, dimostrano di gradire o meno ciò che viene posto all’interno del loro recinto attraverso vari fumetti che permettono al nostro alter ego gestore del parco di prendere i necessari provvedimenti nel caso in cui qualcuno di loro dovesse essere scontento. Ma se da un lato dobbiamo necessariamente occuparci della salute e dell’umore della fauna che popola il parco, non possiamo non curarci anche dei visitatori, visto che a conti fatti sono proprio loro a portare nelle nostre tasche i liquidi necessari per portare avanti la baracca. E’ dunque parimenti fondamentale porre attenzione alle loro esigenze nutritive attraverso chioschi di varia natura alimentare così come offrire loro un’ampia gamma di divertimenti che, nel caso di un parco particolarmente ambizioso, si traducono nelle stazioni di trenino e battello ma soprattutto negli animali VIP, quelli cioè addestrati per tenere spettacoli all’interno di strutture apposite che garantiranno anche la vendita di gadget a loro dedicati. Per promuovere il parco è anche possibile fare pubblicità attraverso tutti i canali mediatici disponibili nella società moderna, scegliendo il budget da destinare ad ognuno di essi, anche se a dire la verità questo “effetto spot” non si avverte più di tanto, portando il giocatore ad incentrare maggiormente le proprie risorse economiche sulle migliorie strutturali disponibili per il proprio parco. Un’ulteriore risorsa da non sottovalutare è costituita dalla ricerca, attraverso la quale è possibile ottenere nuovi animali ma soprattutto curare le malattie che minacciano la salute di quelli già all’interno del nostro parco, scongiurando così gravi perdite.

Marine Park Empire - Recensione
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nonostante gli sforzi di Enlight il difetto principale di MPE si traduce soprattutto nella mancanza di concorrenza

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Creare il proprio parco

Nonostante gli sforzi di Enlight il difetto principale di MPE si traduce soprattutto nella mancanza di concorrenza, dato che sono sì disponibili diverse classifiche e premi speciali, ma questo non si va a tradurre nella competizione che sarebbe necessaria a offrire quel “di più” al gioco, costituito proprio dal mordente offerto da una spietata concorrenza, che si sarebbe potuta introdurre in entrambe le modalità di gioco dando così notevole beneficio in termini di coinvolgimento. Quanto appena espresso va dunque ad inficiare anche la longevità di questo gioco, dato che una volta scoperti tutti gli animali disponibili ed aver completato il parco nella partita libera, si finirà inesorabilmente per perdere interesse, anche se c’è comunque da dire che i giocatori occasionali potrebbero gradire la scelta di non esasperare in maniera eccessiva il gioco a differenza di chi mangia pane e gestionali.

Visitando il parco

Sebbene la qualità grafica non sia eccelsa, in particolar modo per quanto riguarda il numero di poligoni, è evidente lo sforzo fatto da Enlight per riprodurre un parco animale in tutti i suoi aspetti, anche i meno significativi che possono andare a contraddistinguere una zona rispetto ad un'altra: abbiamo infatti diversi tipi di vegetazione, terreno, rocce ed oggetti vari che permettono la completa differenziazione del recinto di una specie animale rispetto ad un’altra, come è giusto che sia. E’ inoltre disponibile un efficace sistema di modellazione del terreno in grado di fornire un ottimo strumento per mettere in atto in maniera semplice il proprio progetto. Per quanto riguarda gli esseri umani invece, troviamo una rappresentazione un po’ meno realistica che ricorda molto il cosiddetto “super deformed”. Anche il sonoro si attesta su livelli buoni, offrendo una vasta gamma di versi molto realistici di tutti gli animali ed un parlato in inglese abbastanza comprensibile anche da persone non di madrelingua anglofona. Per tutti quanti sono comunque disponibili i sottotitoli, con qualche piccolo errore di scrittura a dire il vero, mentre l’interfaccia di gioco è completamente tradotta in italiano.

Marine Park Empire - Recensione
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analizzando tutti gli aspetti di MPE, possiamo dire che il prodotto finale è abbastanza buono, ma soffre di alcune mancanze

Marine Park Empire - Recensione
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Commento finale

Analizzando tutti gli aspetti di MPE, possiamo dire che il prodotto finale è abbastanza buono, ma soffre di alcune mancanze che i giocatori più adulti e gli appassionati di Tycoon vari non gradiranno. In primis troviamo infatti una concorrenza che a conti fatti “c’è ma non c’è”, togliendo al gioco l’appeal che avrebbe potuto avere introducendo invece un sistema profondo di competizione tra parchi, avvertibile quindi maggiormente dal giocatore: se ci fosse stato staremmo sicuramente parlando di un gioco di livello decisamente superiore. In secondo luogo, nonostante gli sforzi del team di sviluppo, le due modalità introdotte non offrono un’eccessiva possibilità di rigiocare a MPE una seconda volta dopo la prima, il che si traduce tutto sommato in un numero di ore non eccessivamente numerose di gioco effettivo. MPE è dunque consigliabile ai cosiddetti giocatori occasionali ed a chi intende avvicinarsi al mondo dei gestionali senza dover fare i conti con spietati concorrenti o livelli di simulazione esasperati, incentrando la propria attenzione alla bellezza del parco che si costruisce ed alla possibilità di creare aree per gli animali molto realistiche. Se comunque avete gradito Zoo Empire, anche questo nuovo titolo di Enlight vi piacerà, altrimenti il consiglio è quello di fare in modo di provarlo un po’ prima di acquistarlo.

Pro

  • Abbastanza bello graficamente
  • Nessuno stress particolare...
Contro
  • ...ma calma troppo piatta
  • Niente di nuovo nel gameplay

Gestire è il mio mestiere

Il filone aperto ormai diversi anni fa da Theme Park ha potuto contare nel corso del tempo su innumerevoli titoli, i quali hanno ottenuto risultati altalenanti presentando spesso lacune in termini di originalità e longevità a causa di giochi troppo ripetitivi e talvolta poco profondi nel gameplay. In questo panorama, l’idea di Enlight, con Zoo Empire prima e Marine Park Empire (MPE per gli amici) adesso, si presenta come una potenziale ventata di novità, ponendo il giocatore a capo di un parco naturale, che con questo nuovo titolo ha finalmente la possibilità di diventare completo grazie alla presenza degli animali acquatici. In MPE abbiamo dunque modo di utilizzare tutti gli animali e le strutture del primo gioco, ai quali vanno ad aggiungersi fauna e costruzioni d’acqua per un totale di 28 specie di animali marini, 60 tipi di animali in generale ed un insieme di oltre 450 tra edifici ed oggetti vari. Le modalità di gioco prevedono degli scenari in cui il giocatore deve muoversi, raggiungendo degli obiettivi prefissati all’interno del contesto in cui si trova, per un totale di 21 “missioni”, le quali vanno a comporre le tre campagne divise in parco d’acqua, di terra e misto. L’alternativa è costituita dalla classica partita libera, all’interno della quale impostare la grandezza dell’area dove si intende costruire ed i soldi a disposizione per lanciarsi nella creazione del proprio parco dei sogni, senza obiettivo alcuno ma solo per il puro piacere di ammirare il proprio operato facendolo crescere poco alla volta.