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Mortal Kombat Armageddon

L'ultimo capitolo di una delle saghe videoludiche più violente di sempre è arrivata sui nostri scaffali: Mortal Kombat. La fine del mondo è iniziata...

RECENSIONE di Massimo Reina   —   16/11/2006
Mortal Kombat: Armageddon
Mortal Kombat: Armageddon
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Mortal Kombat Armageddon
Mortal Kombat Armageddon

Il vecchio che avanza?

Il sistema di combattimento non si discosta molto dai precedenti episodi visti su Ps2, anche se sono state implementate nuove situazioni tali da migliorare un pò la giocabilità e dare più profondità al titolo. Ad esempio, rispetto al recente passato sono stati introdotti un sistema di parate e contromosse più efficaci (in tal senso Armageddon tende tecnicamente a premiare il videogamer abile nell’attesa, nell’aspettare l’istante giusto per picchiare l’avversario scoperto), e una maggiore enfasi per i combattimenti aerei, dove è ora possibile lanciare in alto un avversario e riempirlo di calci e pugni prima che questi tocchi nuovamente terra, grazie anche al nuovo sistema di esecuzione rapida delle mosse, che ora vengono attuate con la pressione di soli quattro tasti. Anche le fatalities, ovvero le mosse finali ultra-violente che hanno da sempre contraddistinto Mortal Kombat da qualsiasi altro picchiaduro, sono state rielaborate dai programmatori, e adesso sarà possibile concatenarle in serie per squartare letteralmente pezzo per pezzo i propri avversari sconfitti. Peccato che globalmente il gameplay migliori di pochino e si mantenga sempre abbastanza legnoso. Per quanto riguarda le modalità presenti in MK:A, ce ne sono tante, e oltre alle sempre interessanti, classiche quali “Arcade” e “Versus”, segnaliamo qui quella denominata “Konquest”, una sorta di Adventure Mode ambientata ovviamente nel mondo di Mortal Kombat, una “quest” dove, alla guida di Taven, sarà possibile affrontare più avversari alla volta, come in un picchiaduro a scorrimento, e racimolare crediti utilizzabili poi nell’opzione “Kripta”, area del gioco dove è possibile acquistare nuove mosse e Item per i lottatori. Altro metodo per racimolare dei crediti da utilizzare nella Kripta è l’insolito, per un picchiaduro, Kombat Motori, un giochino di guida ispirato a Mario Kart, dove i personaggi di Armageddon corrono a bordo di assurdi veicoli. Non aspettatevi tuttavia chissà cosa: è solo un diversivo ai soliti combattimenti, nulla più. Infine da segnalare la modalità online, con la quale ci si potrà sfidare con amici da tutto il mondo in entusiasmanti scontri uno contro uno senza esclusione di colpi.

Mortal Kombat Armageddon

Sessanta personaggi, un buon editor per aggiungerne altri, una modalità online e violenza allo stato puro: Midway sembra intenzionata a fare la felicità dei tantissimi fans di MK sparsi in tutto il globo, e di spingere la longevità del genere picchiaduro verso vette mai raggiunte in passato da nessun altro titolo. Mortal Kombat: Armageddon, pur non portando nessuna innovazione vera alla categoria, quanto piuttosto un upgrade alla sua serie, e non entusiasmando più di tanto gli sfegatati appassionati di “beat em up” abituati da quei gioielli chiamati Tekken 5 e Soul Calibur 2, appare tuttavia l’episodio giusto, il migliore, per concludere degnamente una saga che, volenti o nolenti, ha lasciato un segno indelebile nella storia dei videogames, alla pari, pur con tutti i distinguo del caso, dei sopraccitati titoli Namco o di Street Fighter. Tuttavia lo consigliamo principalmente agli appassionati della serie.

    Pro:
  • Molto longevo.
  • Tanti personaggi con cui sbizarrirsi.
  • Opzioni per il 16:9 e il Progressive Scan.
    Contro:
  • Graficamente migliorabile.
  • Gameplay non all'altezza della concorrenza.
  • Level design non sempre ispirato.

Prima ancora di Tekken o Soul Calibur, subito dopo Street Fighter, il mondo dei picchiaduro “1Vs1” era dominato dalla presenza di un titolo che, all’inizio degli anni ’90 spopolava nelle sale giochi, e successivamente, console, di tutto il mondo, grazie ad una grafica innovativa per l’epoca, e una “ironica, macabra” giocabilità. Stiamo parlando di Mortal Kombat, e dell’ultimo “nato” della serie, Armageddon, capitolo finale, pare (ma sarà vero?) di una delle saghe di videogiochi più longeve di sempre. Per l’occasione Midway sembra intenzionata a proporci un titolo quasi completo sotto ogni punto di vista, anche se, diciamolo subito, poco in termini di gameplay. In Armageddon troveremo per la prima volta tutti i personaggi dell’intera saga, da quelli presenti nei primi cabinati in sala giochi a quelli delle “recenti” versioni Ps2. Kano, Johnny Cage, Raiden, Scorpion, tutti, ma proprio tutti, saranno disponibili per inscenare con noi scontri all’ultimo sangue, nel vero senso della parola. Ogni personaggio è dotato di mosse e armi personali, intercambiabili durante gli incontri a nostro piacimento. Tuttavia, se volessimo personalizzarli ancora di più o aggiungerne di nuovi è presente un’opzione chiamata “Krea un Combattente”, che andremo ad approfondire dopo. Con essa potremo creare praticamente da zero un nuovo combattente, caratterizzandolo a nostro piacimento fisicamente, nel vestiario e nelle azioni che potrà compiere, stile di lotta compreso.