Da sempre genere di nicchia su ogni console, i party game sono diventati su Wii una delle categorie più gettonate dagli sviluppatori, in quanto rappresentano il modo più diretto, semplice -ed economico- di sfruttare le caratteristiche peculiari dell'hardware Nintendo senza arrischiarsi in pericolosi esperimenti. All'appello non poteva dunque mancare una software house come EA, che prova a cavalcare l'onda del successo della serie MySims riproponendola in chiave multiplayer.
Sul bicchiere non c’è scritto il mio nome
Come ogni episodio dei Sims che si rispetti, MySims Party si apre con la schermata di creazione del personaggio, invero piuttosto limitata ed al contempo dotata di un interfaccia stranamente scomoda: una tendenza che si estende anche ai menu di gioco, troppo poco user-friendly sia per gli standard della serie MySims, sia per quelli relativi all'intero genere dei party game. Superate le iniziali perplessità, ci si ritrova di fronte ad una modalità principale nella quale uno o più giocatori sono chiamati a partecipare a vari festival (niente più che delle raccolte di minigame, più o meno tematiche), vincendo i quali è possibile sbloccarne di nuovi ed ottenere ricompense per arredare la propria casa o abbellire la -piccola- città che fa da sfondo all'azione. In realtà, questo aspetto della produzione EA è particolarmente limitato e, soprattutto, inutile: i monumenti possono essere disposti solo in posizioni predefinite, mentre la casa del proprio Sim non ha praticamente alcun senso di esistere se non quello meramente estetico. E' ovviamente lontana la profondità della componente "arredamento" dei capitoli di The Sims su PC, ma anche quella esemplificata della serie MySims appare un di una complessità inarrivabile in confronto a quella del titolo oggetto della nostra recensione. Tornando al gioco vero e proprio, prima di cimentarsi in un festival, l'utente deve selezionare due compagni che lo affiancheranno nei vari minigame: ogni personaggio possiede determinati valori di forza, velocità e via discorrendo, caratteristiche che deperiscono man mano che si completano stage che richiedono lo sfruttamento di una di queste abilità. Sarebbe dunque importante scegliere una squadra bilanciata, in modo tale da utilizzare l'uno o l'altro Sim a seconda del minigioco di riferimento: il condizionale è d'obbligo, visto che le statistiche dei personaggi sembrano incidere in maniera davvero relativa sulle loro effettive prestazioni in-game. Un altro dei tanti aspetti che danno a MySims Party le apparenze di un prodotto realizzato con grande superficialità.
Scatta il gioco della bottiglia
Sfortunatamente, MySims non riesce ad imporsi nemmeno sul fronte della qualità pura e semplice dei minigame, elemento che da solo avrebbe potuto far passare in secondo piano i numerosi difetti dell'opera EA. 50 sono in totale gli stage messi sul piatto dagli sviluppatori, suddivisi -e spesso ripetuti- nel corso dei 12 festival ai quali ci si trova a partecipare. I minigiochi non brillano per originalità, sia questa concettuale o strutturale: il campionario offre dunque livelli nei quali raccogliere al volo dei documenti fuoriusciti da una cartella, altri dove condire una pizza riproducendo la stessa composizione di quella presente al centro dello schermo, per arrivare a sezioni leggermente più action, ad esempio a bordo di un carrello da miniera. Nonostante MySims Party sia evidentemente un titolo orientato ad un utenza casual che più casual non si può, la semplicità di molti stage è davvero eccessiva, al punto tale che persino un bambino potrebbe reputarli noiosi o privi di mordente. A questa considerazione comunque soggettiva ne va comunque affiancata un'altra decisamente meno opinabile, e che riguarda il sistema di controllo: gli sviluppatori si sono anche in questo caso lasciati prendere la mano, intestardendosi nel voler utilizzare le funzioni di motion sensor del Remote anche quando non sarebbe stato necessario. Si è costretti, ad esempio, a scuotere come degli ossessi i controller soltanto per far compiere al proprio Sim una breve corsa, o ancora a prodursi in gesti inutilmente ampi e frenetici solo per gestire un cambio di direzione. La situazione peggiora quando taluni minigiochi si rifiutano categoricamente di percepire i movimenti compiuti dall'utente: è il caso di uno stage in stile rhythm game, nel quale gran parte degli input forniti attraverso le scosse di Remote e Nunchuck vengono bellamente ignorati. Un altro -grave- peccato di ingenuità di MySims Party è costituito dall'insostenibile prolissità delle cutscenes che precedono o seguono i vari mingame: il protagonista è sempre il presentatore dei festival, una figura che si impara presto ad odiare alla luce di come dilunga in maniera spropositata pure formalità quali l'illustrazione del punteggio o l'introduzione ad uno stage. Chiude la carrellata un comparto tecnico che ha veramente poco da dire: MySims Party non si discosta di una virgola dagli standard della serie, offrendo ambientazioni e personaggi blocchettosi e colorati sostenuti da un accompagnamento sonoro non certo indimenticabile.
Commento
Pur non essendo un pessimo titolo, MySims Party non è certamente l'espressione migliore del genere su Wii: valido sulla carta, il titolo EA dimostra a conti fatti una realizzazione superficiale in ogni sua parte, da quella tecnica fino a quella puramente videoludica. I minigame sono molti, ma spesso mal costruiti o semplicemente noiosi, non vi sono elementi di contorno capaci di dare al prodotto un'aspettativa di vita superiore ad un paio d'ore; infine, dal punto di vista audiovisivo non c'è nulla che superi la soglia della sufficienza. Insomma, ci sono party decisamente più divertenti...
Pro
- Tecnicamente accettabile
- 50 minigiochi...
- ...ma in gran parte deludenti
- Sistema di controllo impreciso
- Noioso e troppo semplicistico