Puntuali come ogni anno, in EA hanno sfornato un nuovo titolo della saga di Need For Speed. Dopo la parentesi poco riuscita di Pro Street con Undercover gli sviluppatori di Black Box cercano di far tornare la serie ai fasti raggiunti da Most Wanted. In questo nuovo capitolo i pilastri di Need For Speed non verranno stravolti,
ci aspettano corse mozzafiato, sfide con la polizia e tanti nuovi bolidi da guidare sfrecciando fra le strade affollate di una nuova metropoli virtuale.
Ovviamente sotto copertura
Neanche a farlo apposta ci si trova nei panni di un agente sotto copertura impegnato nella lotta contro la criminalità che ruota attorno alle corse clandestine. Insieme all'ispettore Chase Linh, interpretato dalla bellissima attrice Maggie Q, che è il nostro unico contatto con la polizia di Tri-City, bisogna provare a sgominare le gang di criminali che infestano la città. Per analizzare questo nuovo titolo automobilistico non possiamo prescindere dall'impatto iniziale del gioco, dato che si viene subito catapultati, dopo un brevissimo filmato che simula un inseguimento, a bordo della nostra auto mentre proviamo a seminare diverse pattuglie della polizia. Fermiamoci qui e analizziamo quello che si può vedere sopra il cofano della nostra vettura. Una grande metropoli americana con i suoi grattacieli che svettano direttamente su di una bellissima baia, con i raggi del sole che si riflettono ovunque e con una tonalità di colore dell'intera scena che ci ha ricordato molto da vicino quanto visto nel film Miami Vice diretto da Michael Mann. Ma questo è solo l'inizio, e i brevi spezzoni di filmati che fanno da intermezzo tra le diverse competizioni e soprattutto tra i nostri successi nel mondo delle corse illegali, sono realizzati in modo molto cinematografico e ci consentono di conoscere i diversi protagonisti di questo pericolosissimo mondo. Ovviamente donne e motori è un accostamento che funziona sempre e quindi una delle gratificazioni maggiori è data dalla possibilità di gustarsi bellissime ragazze che come sempre girano intorno ai campioni delle corse.
Ritorno al passato con poche differenze
Venendo a parlare direttamente del gameplay c'è da sottolineare che, a differenza del precedente capitolo che ci faceva gareggiare esclusivamente in tracciati già precostituiti, qui si possono invece esplorare liberamente le diverse zone di Tri-City. Si entra direttamente nelle diverse competizioni tramite la semplice pressione verso il basso del d-pad del nostro joypad, e così facendo si prende parte alla sfida più vicina alla nostra posizione o a quella consigliata dagli sviluppi della trama. In alternativa si può visualizzare l'intera mappa della città e scegliere le singole competizioni anche se distanti dalla nostra posizione attuale.
Questa struttura scelta dai Black Box, per quanto molto immediata, rischia di rendere in pratica assolutamente inutile il vagare liberamente per la metropoli, a meno di voler sfidare faccia a faccia i poliziotti. Le sfide sono di diverse tipologie, da quella ovvia e immediata contro altri piloti da strada, alle gare in autostrada, alle competizioni su circuito fino ad arrivare alle più entusiasmanti sfide contro la polizia, magari dopo aver rubato un auto, oppure cercando la fuga e causando più danni possibili alle strutture cittadine. La modalità che ci ha favorevolmente impressionato è quella delle sfide sulle highway, autostrade a cinque corsie nelle quale si affronta un avversario nel traffico dell'ora di punta, e dove vince chi riesce a distanziare l'altro di alcune centinaia di metri. Ovviamente in tutte le competizioni si viene ostacolati dall'intervento della polizia, ma ci sono due tipi di gare nelle quali la sfida sarà proprio diretta alle forze dell'ordine. Di solito dietro commissione di uno dei boss del titolo EA si deve portare un auto appena rubata in una carrozzeria per farla sparire dalla circolazione, ovviamente prima di tutto vanno seminati "gli sbirri", che con ogni mezzo cercheranno di fermarci, dalle normali pattuglie, agli elicotteri ai posti di blocco sempre numerosi. Bisogna inoltre essere molto attenti ai danni che si subiscono visto che non si può portare un'auto troppo danneggiata nella carrozzeria di fiducia, pena il fallimento della prova. L'altra modalità molto interessante è quella nella quale creare diverse migliaia di dollari di danni in città, distruggendo parti della carreggiata, danneggiando veicoli e soprattutto mettendo k.o. le vetture della polizia. Per fare ciò basta farsi inseguire e portare lo scontro sul terreno a noi congeniale dove far crollare impalcature e sostegni vari direttamente sulle auto dei temibili cops. Ogni volta che riusciremo a ricreare una di queste situazioni partirà un filmato che ci fa vedere la brutta fine riservata agli inseguitori, purtroppo non sempre i tempi coincidono alla perfezione e anche se gli avversari sono distanti il sistema di collisioni attribuisce i dollari guadagnati dalla distruzione delle vetture della polizia ed elimina gli inseguitori. Potremo disintegrare gli avversari dominando le competizioni oppure vincere normalmente le diverse sfide, nel primo caso si guadagnano più punti abilità per incrementare le nostre caratteristiche e la nostra capacità di ottimizzare al meglio i veicoli.
Si inizia guidando una normalissima auto, per passare, dopo qualche gara, a vincere i "libretti di circolazione" così che in breve nel nostro garage compaiono le macchine dei nostri sogni, dalle Audi alle Ford Mustang. E' stato inserito un blocco all'acquisto delle auto in corrispondenza del livello di abilità del pilota, in pratica anche se si è già racimolato la somma necessaria all'acquisto, non lo si può effettuare se prima non si è raggiunto un certo grado di abilità. Ogni auto può essere modificata sia nell'aspetto che nelle prestazioni grazie a pochi passaggi e spendendo i dollari guadagnati vincendo. Un aspetto che non abbiamo digerito molto volentieri è la possibilità di comprare auto e "pacchetti di miglioramento", spendendo non i dollari virtuali ma veri e propri Microsoft Points, la spesa diventa quindi reale per le nostre tasche.
Obiettivi Xbox 360
I consueti 1000 punti questa volta sono stati divisi in 50 obiettivi, e si deve andare a fondo al gioco EA per ottenerli tutti. Ci viene richiesta l'interazione con l'online ed i server EA, non solo vincere le sfide, ma partecipare attivamente alla comunity, e soprattutto si devono battere tutti i diversi personaggi del gioco come Zack, Carmen ed Hector e sfuggire più volte alla polizia. Un compito da veri duri.
Luci e Ombre
Dal punto di vista tecnico il gioco Electronic Arts ha un rendimento altalenante. Innanzitutto la sensazione di velocità è molto buona, il modello di guida ci è sembrato valido, decisamente arcade e molto semplificato, la macchina è incollata al suolo e difficilmente la si manda in testacoda perdendone il controllo. Un'ulteriore facilitazione è data dal tasto X che dà la possibilità di entrare in una sorta di bullet time, perfetto per schivare le macchine nel traffico cittadino. Il livello di sfida ci è parso troppo basso fin dal principio, non è possibile vincere alla prima occasione quasi tutte le gare senza conoscere i tracciati, cosa che però, durante il nostro test, si è verificata molto spesso. In pratica è impossibile sbagliare il percorso da seguire durante una competizione, vengono chiuse tutte le strade alternative, scordatevi quindi la libertà di Burnout Paradise, rispetto al quale Need For Speed Undercover ha un free roaming molto limitato. Per quanto riguarda invece la realizzazione della città e dei modelli delle auto non possiamo che essere soddisfatti, le auto risultano brillanti e colorate e molto definite in ogni dettaglio. La città è discretamente varia, presentando grattacieli e cantieri in costruzione alternati a sopraelevate e highway a cinque corsie, ma ciò che realmente manca è il senso di "vissuto", visto che non ci sono pedoni per strada e la città sembra più un set cinematografico che una metropoli. Uno degli aspetti che ci è piaciuto di più è sicuramente quello relativo all'illuminazione:
i tecnici di Black Box hanno fatto un ottimo lavoro e gli effetti di rifrazione sono ottimi, con un continuo alternarsi di luce e ombra. La vera e propria nota dolente è quella relativa alla stabilità del motore grafico, lo stesso in realtà usato nel precedente capitolo, che però qui più di qualche volta in maniera inspiegabile soffre di pesanti rallentamenti che vanno ad incidere negativamente sull'esperienza di gioco. Il comparto audio risulta molto curato, con musiche che ben si sposano con l'ambientazione e soprattutto con un doppiaggio molto buono, sia dei protagonisti che della polizia in generale, è davvero entusiasmante sentire gli "sbirri" scambiarsi informazioni sulla nostra fuga nel momento stesso in cui cercano di intercettarci. La parte online non può certamente sfuggire al nostro commento, ed in sintesi dobbiamo confermarvi che siamo rimasti soddisfatti da quanto preparato dai Black Box. Ci sono tre modalità nelle quali sfidarsi, la più importante è sicuramente Guardie e Ladri, le altre due propongono niente di più di rapide gare su di un percorso lineare o più giri su un circuito, e sono chiamate Sprint e appunto Circuito. Guardie e Ladri è una sorta di "cattura la bandiera" a bordo dei bolidi da strada, i ladri dovranno depositare la refurtiva mentre le forze dell'ordine dovranno impedirglielo bloccandoli in tutti i modi. Niente di particolarmente nuovo ma sicuramente una sfida avvincente.
Conclusioni
Need For Speed Undercover non è un titolo che rivoluzionerà il genere nè tanto meno la serie da cui è tratto. Undercover ci riporta al free roaming, all'esplorazione di un'intera città senza i limiti del precedente episodio. Dal punto di vista del gameplay le novità sono molto poche mentre dal punto di vista tecnico siamo in presenza di troppi alti e bassi. Ci è sembrato che con questo NFS Undercover EA volesse far tornare la saga ai fasti raggiunti dal Most Wanted, purtroppo non è così o almeno lo è solo in parte. Undercover può essere considerato il primo passo per un graduale ritorno al successo.
PRO
- I filmati e la trama
- Un free roaming "immediato"
- Ottimo il comparto audio
CONTRO
- Troppo facile
- Tecnicamente altalenante