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New York Race

Il film di Luc Besson "Il quinto elemento" fa la sua apparizione su PlayStation 2 sotto le sembianze di un racing game futuristico. Un altro clone di WipeOut? Scopritelo nella recensione.

RECENSIONE di La Redazione   —   14/01/2002
New York Race
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New York Race
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Come ogni gioco di macchine che si rispetti anche in NYR c’è la possibilità di scegliere il veicolo. All’inizio si disporrà del Taxi GMT Photon, praticamente lo stesso che Bruce Willis guida nel film, ma poi in seguito si potrà guadagnare l’accesso ad altri veicoli che offriranno prestazioni migliori. Ogni veicolo avrà a sua volta quattro caratteristiche diverse: la velocità massima(ovviamente!), la maneggevolezza, il campo di forza e la picchiata. Per quanto riguarda i circuiti non c’è molta scelta, infatti ce ne sono solo quattro: Classe Media, Jet Set, Chinatown e I bassifondi. Iniziamo col dire che dal punto di vista grafico il gioco risulta molto confusionario, con un rumore di fondo eccessivo e una definizione penosa. Tutto questo contribuisce a rendere il tutto più disastroso di quanto già non lo sia; questo perché già l’idea di per se risulta dispersiva, con la possibilità di muoversi lungo la verticale dello schermo abbastanza liberamente, e in più ci si mette questa pressappochezza grafica…alla fine c’è solo una gran cacofonia di colore e basta. Altra cosa di cui davvero non me ne capacito è la massiccia presenza di rallentamenti. Non è ammissibile che dopo tutto questo tempo i programmatori non sappiano sfruttare al meglio le potenzialità dell’hardware Ps2. Non chiedo sempre il capolavoro, ma queste cose sono alla base di tutto!

New York Race
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Avendo appena accennato alla libertà di movimento vorrei prendere in considerazione i controlli e l’aspetto giocabilità in generale. Le vetture rispondono abbastanza bene ai movimenti dello stick ma dal punto di vista della giocabilità proprio non ci siamo. Innanzitutto l’effetto velocità è minimo, e già questo dà poco coinvolgimento, in più all’inizio la difficoltà è quanto mai elevata, vuoi perché le piste sono confusionarie, vuoi perché il nostro taxi va veramente piano e poi anche perché basta un piccolo errore, tipo una collisione, per perdere secondi preziosi e in pratica la gara intera. Trovare poi la via certe volte è veramente arduo. È bello potersi muovere in tutte le direzioni e su una superficie ampia, ma qui risulta troppo dispersivo. C’è poi da dire che alla fine il gioco diviene decisamente monotono e, nonostante la possibilità di giocare in due alzi un poco l’interesse, le poche piste e i pochi tornei lo rendono un po’ troppo corto e ripetitivo. Carino perlomeno l’utilizzo di armi stile “wipeout”, con la possibilità di sparare alle altre vetture con quattro tipi di armi: Acqua, Terra, Fuoco, Aria.

New York Race
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L’aspetto sonoro è carino, con delle musiche dance nella media. Mi dispiace che oggigiorno i programmatori non capiscano che non è sufficiente scrivere sulla confezione il nome di un film di successo per vendere delle copie. Basta l’esempio di Wipeout per rendersi conto che di come un concept azzeccato ( e NYR si rifà molto al titolo Psygnosys) unito però ad una realizzazione tecnica perlomeno decente, riesca ad attrarre un discreto numero di acquirenti, dato che ormai sulla Ps2 ci sono fior fiore di giochi di guida.

    Pro:
  • Licenza Ufficiale del Quinto Elemento
  • Musiche Dance carine
    Contro:
  • Rallentamenti
  • Troppo Corto
  • Confusionario
New York Race
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Nel 2215 la città di New York ha organizzato delle corse attraverso le sue labirintiche strade….ovviamente in cielo….Ispirato al capolavoro cinematografico di Luc Besson “Il Quinto Elemento”, questo racing game prende spunto ovviamente solo dalla parte relativa alla corsa in Taxi. Come è ormai prassi, i programmatori che si rifanno a licenza cinematografiche difficilmente riescono a sfornare prodotti decenti e come c’era da aspettarsi NYR non fa eccezione. All’inizio, oltre ai classici credits degli sviluppatori, ci viene offerta una presentazione che utilizza l’engine del gioco ma che risulta piatta e poco coinvolgente. Una volta selezionata la lingua, il menu ci dà la possibilità di operare quattro scelte per quanto riguarda le modalità di gioco: Campionato, Gara Singola, Gara a Cronometro e infine Keirin. La prima consiste nell’effettuare tre giri del circuito affrontando sette avversari e avendo diritto a quattro tentativi. Il campionato poi comprende quattro categorie successive: qualificazione, principiante, professionista ed esperto. Per poter accedere ad ogni successiva categoria occorre qualificarsi almeno terzi. L’altra alternativa risulta la gara denominata Keirin che consta di otto concorrenti ed eliminatorie a posti di controllo: a ciascun posto di controllo viene eliminato l’ultimo arrivato. Questo si ripete in tre gare finché resta un unico concorrente.