La prima schermata che avrete modo di vedere sarà quella, graditissima, del selettore per l’aggiornamento video a sessanta Hz. Dopo una breve premessa filmata potrete finalmente far la conoscenza col solito menù completo di opzioni audio/video e di due modalità di gioco: storia e bonus. La prima (giocabile anche in coppia) è il nucleo del gioco e si suddivide in quattro parti: arcade più tre parti dedicate ad ognuno dei personaggi presenti che si distinguono tra loro per la presenza di alcuni stage differenti. Qualunque sia la scelta i livelli da affrontare sono sempre sette. La modalità bonus prevede, invece, degli allenamenti che sbloccano altre armi (oltre alla pistola già in dotazione) da utilizzare nella modalità principale e la possibilità di affrontare i singoli livelli (vanno però sbloccati anche questi).
Fatte le dovute scelte la prima cosa che vi colpirà sarà l’assenza delle odiose bande nere e dei rallentamenti e la localizzazione in italiano di testi e dialoghi. Purtroppo qui terminano i lati positivi relativi al comparto tecnico, dato che la grafica risulta datata (sembra un gioco PSone con risoluzione maggiore!). I poligoni sono veramente pochi e ricoperti da texture dalla qualità altalenante ma praticamente assestata su livelli medio bassi. C’è anche qualche scalettatura ed un leggero flickering delle immagini. Per fortuna la sapiente regia e l’aggiornamento sempre fluido rendono il tutto un po’ più bello da vedere. Né alti, né bassi per il sonoro, fatto di musichette orientaleggianti, delle grida dei nemici, degli spari della vostra pistola e poco altro.
Come la maggior parte dei giochi per light gun l’unica azione consentita è quella di sparare a qualsiasi cosa si muova su schermo prima che questa abbia il tempo di colpirvi andando ad intaccare la barra energetica, terminata la quale, un simpatico conto alla rovescia vi inviterà ad utilizzare uno degli otto continue inizialmente disponibili. A differenza di altri giochi del genere (Time Crisis su tutti) in NA non c’è l’indicatore del tempo, accompagnato dalla possibilità di pararsi ogni volta che si ricarica l’arma, qui sostituito dalla presenza costante su schermo del personaggio. Questa differenza fa sì che il ritmo di gioco sia molto frenetico poiché dovete colpire il nemico prima che lo faccia lui; aggiungete a ciò la presenza di numerosi nemici e di alcuni assalti improvvisi, mischiate il tutto con i repentini cambi di direzione della telecamera virtuale ed avrete un’idea di ciò che vi aspetta. I lati negativi di questo sistema stanno nella possibilità di ricaricare continuamente l’arma mentre si spara, senza perdere di vista l’azione su schermo come avviene in Time Crisis. Ciò si traduce in un semplice esercizio di tiro al bersaglio fino al mostro finale, aiutati anche dai numerosi continue a disposizione e dalla brevità delle sette missioni (per completare il gioco con uno dei personaggi bastano trenta minuti!). Insomma se non ci fossero le modalità bonus e i tre personaggi da scegliere la longevità sarebbe prossima allo zero, ed anche con tutte le aggiunte difficilmente il gioco vi durerà più di un paio di giorni.
In definitiva un titolo mediocre, capace sì di divertirvi ma per un tempo veramente limitato. L’unica cosa intelligente che si possa fare (sempre che non vi lasciate intimorire dalla grafica un po’ datata) è quello di noleggiarlo per un paio di giorni, tenendo da parte i soldi per qualche gioco futuro. Prima di chiudere, un plauso a Namco per l’ottima trasposizione nel nostro formato PAL, sperando che tale trattamento venga esteso a tutti i futuri titoli.
- Pro:
- L’ambientazione è suggestiva
- Eccellente localizzazione
- Frenetico…
- Contro:
- …ma troppo corto
- Grafica datata
- Sistema di controllo da rivedere
La fame di giochi che sfruttino la light gun made in Namco deve essere davvero esagerata se si è deciso di tirar fuori nientemeno che un gioco vecchio di due anni. L’originale Ninja Assault era infatti un discreto titolo da sala basato su scheda Naomi. La storia è più un pretesto per dare una giustificazione a ciò che avviene su schermo e vede i tre protagonisti lottare contro un malefico Shogun e le sue orde di demoni per poter liberare la principessa tenuta in ostaggio. L’ambientazione è quella tipica del Giappone feudale ma infarcita di demoni e macchinari di pura fantasia. Nel complesso non dispiace e fa venire in mente alcuni famosi cartoni di origine nipponica.