Ci siamo avvicinati alla recensione di Oceanhorn: Chronos Dungeon pieni di curiosità nei confronti del nuovo progetto di Cornfox & Bros., il team di sviluppo che finora si è certamente fatto notare grazie appunto al franchise di Oceanhorn, non solo su mobile ma anche su PC e console.
Lo studio finlandese ha cercato di creare un lore del tutto simile a quello di The Legend of Zelda, e la storia di questo curioso spin-off in stile Gauntlet non fa eccezione, essendo ambientata due secoli dopo gli eventi narrati nel secondo capitolo della serie.
Stesso mondo ma epoche e personaggi differenti, proprio come per il brand Nintendo. Peccato che a Chrono Dungeon manchi praticamente tutto il resto: l'incipit del gioco è interessante, sulla carta la struttura promette grande varietà ma nei fatti l'esperienza si rivela fin da subito molto fiacca e ripetitiva.
Alle prese con combattimenti privi di mordente, intenti a esplorare scenari che premiano troppo poco l'iniziativa, potremo alternarci al comando di quattro eroi dotati di caratteristiche differenti, che nel corso della campagna possono però crescere e diventare più potenti.
Gameplay
La formula adottata da Oceanhorn: Chronos Dungeon richiama in effetti il primissimo Zelda o il classico Gauntlet, che abbiamo già citato, pur provando a introdurre elementi di variazione all'interno della struttura. I quattro avventurieri che potremo controllare, da soli o in cooperativa locale (opzione quantomeno bizzarra e ben poco sfruttabile rispetto a una soluzione online), hanno infatti il compito di addentrarsi in un enorme sotterraneo le cui caratteristiche vengono determinate in maniera casuale.
Man mano che esplorano gli scenari, sconfiggono i nemici e raccolgono monete, i personaggi (un guerriero armato di spada, un maestro che impugna una lancia, una arciera e una maga) crescono, diventano più forti ed entrano in possesso di armi speciali da utilizzare in battaglia. Il problema, però, è che di fatto il gameplay non decolla mai, rimanendo piatto e banale dall'inizio alla fine.
Ci sono dei discreti boss fight con cui cimentarsi ogni dieci stage, ma per il resto l'azione appare fin da subito scialba per via di un sistema di combattimento semplicistico e limitato, che addirittura non consente di attaccare in diagonale con le armi da taglio, rende oltremodo complicato mirare con le manovre ranged e ci mette a disposizione delle special che non valgono il tempo del caricamento.
È interessante il fatto di poter passare da un eroe all'altro in qualsiasi momento, ma alla fine questa feature si riduce a una mera misura di sicurezza al fine di non consumare tutta la salute di ogni singolo avventuriero, che si tradurrebbe nel game over. I nemici, dal canto loro, sono mossi da un'intelligenza artificiale praticamente assente, caratterizzata da routine basilari: non fanno altri che venirci incontro e attaccare, senza curarsi dei nostri fendenti.
Realizzazione tecnica
Sul piano della realizzazione tecnica, Oceanhorn: Chronos Dungeon si presenta con una grafica in pixel art che richiama l'epoca dei giochi a 16 bit, combinata a una visuale rigorosamente dall'alto. Spiace dire che i momenti in cui tale soluzione dà il meglio sono le schermate di caricamento fra un dungeon e l'altro, perché poi in-game si è visto generalmente di meglio in giro.
Le animazioni dei personaggi non sono infatti molto varie, mentre le ambientazioni da un lato riescono a mascherare bene la loro composizione casuale, probabilmente limitata a specifici aspetti, senza mostrare svarioni di design; dall'altro non colpiscono più di tanto, discorso che peraltro vale anche per la colonna sonora del gioco.
Conclusioni
Oceanhorn: Chronos Dungeon è una gran bella delusione, un gioco dal gameplay scialbo, noioso e ripetitivo, con ben pochi meriti. Dopo i due episodi della serie principale, in particolare il secondo, ci aspettavamo un progetto dotato di una certa personalità, ma questo spin-off sembra il classico prodotto sviluppato nei ritagli di tempo da un team con pochi mezzi e soprattutto con poca fantasia. Di roguelike mobile validi ce ne sono parecchi in giro e non sarà certamente questo titolo a convincervi a sottoscrivere un abbonamento ad Apple Arcade.
PRO
- Stile grafico gradevole
- Boss fight discreti
CONTRO
- Gameplay banale e ripetitivo
- Cooperativa solo in locale
- Senso di progressione scarso