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Opoona - Recensione

Atteso per quasi un anno rispetto all'uscita giapponese, Opoona arriva finalmente in Italia. Una manna per gli appassionati di RPG?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   24/09/2008
Opoona
Opoona
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Gli abitanti del pianeta Tizia sono noti in tutta la galassia per la propria attitudine al combattimento, e la famiglia del giovane Opoona non fa eccezione: suo padre Dadeena è un valoroso guardiano cosmico, e da sempre cerca di insegnargli i valori più importanti, come il senso di giustizia e di responsabilità. Durante una vacanza nello spazio, l'astronave di Dadeena subisce un attacco inaspettato, costringendolo a lanciare i suoi tre figli verso il vicino pianeta Landroll all'interno di veicoli d'emergenza. Quando Opoona si sveglia, si ritrova separato da suo fratello e da sua sorella, nella città di Tokione: un maggiordomo robotico gli spiega cos'è successo, rassicurandolo sulla salute della sua famiglia e dicendogli che i suoi genitori sono attualmente ricoverati in ospedale, in attesa di riprendersi dall'incidente. Il giovane originario di Tizia dovrà dunque soggiornare su Landroll per un po' di tempo, frequentando una scuola per ranger che possa in qualche modo esaltare le sue capacità innate. Fra queste c'è sicuramente il "Bonbon", una sfera di pura energia che ogni tiziano può controllare e che si rivela un'arma devastante in combattimento...

Gli sviluppatori ci tenevano a sottolineare la semplicità dei controlli, tale da permetterci di fare tutto con il solo Nunchuck.

Chi sono gli ArtePiazza?

ArtePiazza, il team che ha realizzato Opoona per conto di Koei, non è nuovo al genere dei RPG: si tratta di un gruppo di sviluppatori che ha collaborato alla produzione di diversi episodi della serie Dragon Quest, spalla a spalla con Square Enix, e che ha messo la firma anche su di un episodio di Harvest Moon per PSP e PS2. Tra le loro ultime fatiche c'è Dragon Quest: Le Cronache dei Prescelti per Nintendo DS, appena uscito qui in Italia ma forte di un enorme successo di pubblico e critica oltreoceano.

Con una mano!

Dopo una breve fase introduttiva, che funge anche da tutorial per prendere confidenza con il sistema di combattimento del gioco, ci troveremo a controllare Opoona in un contesto "sociale", con il giovane tiziano che al momento non può far nulla per aiutare la propria famiglia e deve adeguarsi allo stile di vita degli abitanti di Landroll. Gli sviluppatori ci tenevano a sottolineare la semplicità dei controlli, tale da permetterci di fare tutto con il solo Nunchuck: possiamo muovere Opoona utilizzando lo stick analogico, interagire con gli altri personaggi e con l'ambiente grazie al pulsante C, e accedere alla schermata dello status e all'inventario con il pulsante Z. In tutto questo, il Wii-mote viene utilizzato solo per ruotare la visuale tramite il d-pad, visuale che comunque può essere gestita tenendo premuto il pulsante C e agendo sullo stick analogico. Come accennato, Opoona si troverà a frequentare una scuola per ranger, le cui lezioni si traducono praticamente in quest sempre più impegnative, con il personaggio che deve esplorare delle ambientazioni di vario tipo alla ricerca di oggetti o con il solo scopo di vincere un certo numero di combattimenti. Gli scontri sono casuali, cosa che farà storcere il naso a più di una persona, e il sistema di combattimento vede ancora una volta il Nunchuck come unica periferica di controllo: "caricando" lo stick analogico all'indietro possiamo determinare la potenza con cui Opoona lancerà il proprio Bonbon contro gli avversari, nonché la velocità del colpo. Non è possibile parare o schivare gli attacchi nemici, dunque dovremo ragionare sull'uso della sfera d'energia perché funzioni anche come "scudo" quando i mostri si avvicinano: non si tratta di una tecnica infallibile, ma in alcuni casi può fare la differenza tra vincere o perdere. L'inventario non è accessibile durante i combattimenti, quindi sarà meglio farsi trovare sempre in condizioni fisiche dignitose per non rischiare il fallimento, bevendo le pratiche bottiglie d'acqua rigenerante che avremo con noi sempre in un numero consistente. Perdere uno scontro, ad ogni modo, non sarà una tragedia: il personaggio verrà recuperato e portato alla base, da dove potrà tentare di nuovo la missione o dedicarsi ad altro, mentre la trama procede in sottofondo.

Opoona - Recensione
Opoona - Recensione
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Realizzazione tecnica

La grafica di Opoona è interamente realizzata in un cel shading che si sposa alla perfezione con le intenzioni degli sviluppatori, ovvero creare un mondo cartoonesco e colorato. Al di là dei giudizi sullo stile di disegno, purtroppo c'è da dire che il risultato finale è troppo semplice e mostra il fianco a numerose mancanze: il design dei personaggi è volutamente essenziale e privo di dettaglio, ma non è possibile che si sia deciso così anche per le loro animazioni, povere sotto tutti gli aspetti. L'impressione generale è quella di avere a che fare con un mondo popolato da robot, che si spostano senza camminare e stanno perfettamente immobili il resto del tempo. Il discorso non cambia quando si passa all'analisi delle location: gli interni sono davvero poveri, vuoti e troppo simili fra loro (è un problema anche orientarsi, in alcuni casi), mentre gli esterni sono decisamente più ricchi di elementi ma possiedono una visuale fissa, che non può essere ruotata e che ci costringe a un'esplorazione frustrante quando bisogna trovare degli oggetti "nascosti"... a maggior ragione perché spesso si incappa negli scontri casuali. Il sonoro è anch'esso troppo essenziale: i personaggi non parlano, le musiche sono anonime e ripetitive, gli effetti sanno di già sentito.

Opoona - Recensione
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Commento

La natura di Opoona appare chiara già dopo pochi minuti di gioco: si tratta di un RPG dedicato esclusivamente agli utenti più giovani, dotato di una trama molto semplice e parimenti di una realizzazione tecnica tutt'altro che complessa. Il design dei personaggi è troppo essenziale, per non parlare delle animazioni, e la qualità degli scenari è altalenante, con punte di grave sconforto. Il motore grafico riesce a gestire il tutto in modo fluido e veloce, ma spesso si notano difetti nel rendering dei poligoni. La cosa che più sorprende, comunque, sono le soluzioni adottate per i controlli: trattandosi di un gioco per Wii, ci si aspetterebbe un uso quantomeno basilare del sistema di puntamento del Wii-mote e della rilevazione di movimento. Invece no: si è optato per un approccio essenziale anche in tale frangente, assegnando tutti i comandi al Nunchuck e svilendo delle meccaniche che avrebbero potuto ambire a qualcosa di più e di meglio. Opoona, in definitiva, si pone come un prodotto adatto solo ai giocatori più giovani e meno esigenti: se vi aspettavate il gioco di ruolo definitivo per Wii, il titolo Koei non potrà che essere una cocente delusione.

    Pro
  • Pensato per i giocatori più giovani
  • Molto semplice e lineare
  • Piuttosto corposo
    Contro
  • Tecnicamente mediocre
  • Sistema di controllo semplicistico
  • Scontri casuali