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La maggior parte delle nostre ricchezze, almeno inizialmente, verranno dal commercio via mare, tuttavia andando via via sempre più avanti nel corso del gioco anche le attività su terraferma si riveleranno molto utili.
Innanzi tutto una volta accumulate abbastanza ricchezze saremo in grado di costruire case da affittare o piccole industrie manifatturiere in grado di manipolare le materie prime arrivate in porto per produrre nuove mercanzie da mettere sul mercato interno e non. Inoltre, nella nostra città natia, potremo instaurare tutta una serie di rapporti, legali o meno, che ci aiuteranno nella nostra vita sociale. Sì perché, come già detto, oltre a diventare ricchi in Patrician II dovremo diventare molto popolari per diventare dapprima borgomastro della nostra città e poi capo indiscusso dell’intera Lega Anseatica. Ecco quindi che potremo (dovremo?) affiliarci all’associazione locale dei mercanti , dovremo frequentare il comune, i bagni pubblici e la chiesa ... le scelte sono davvero molte ed avremo il piacere di scoprile man mano che si avanti con il procedere del gioco.
Se poi ci piace il lato oscuro della forza sarà possibile andare nei sobborghi più malfamati della città ed entrare nelle taverne per entrare in contatto con informatori, ladri ed anche pirati a cui potremo decidere di “donare” una delle nostre imbarcazioni in cambio di una parte del bottino ricavato dalle eventuali scorribande. Insomma, Patrician non è certo da considerarsi un Gioco di Ruolo tuttavia bisogna ammettere che questo gioco cerca in tutti i modi di farci calare nei panni di un avido mercante del tardo medioevo
Salpiamo vero le rotte dell'est.
Soprattutto inizialmente comunque tutte le nostre energie saranno assorbite dalla pianificazione del commercio via mare. Patrician II implementa uno fra i sistemi economici più complessi che si siano mai visti in un videogioco. Ogni città della lega Anseatica ha infatti una sua specifica produzione e delle determinate necessità in fatto di materie prime, sta a noi inserirsi in questo mosaico e trarne sempre il massimo vantaggio.
E vi assicuriamo che non è così semplice come possa sembrare, come già annunciato infatti il sistema economico è complesso a tal punto che non potremo affidarci a semplici rotte di routine in quanto innanzi tutto bisogna dare alle città produttrici il tempo di produrre il materiale in grosse quantità (altrimenti il prezzo sarebbe troppo svantaggioso) e poi perché se saturiamo il mercato acquirente con continui arrivi della merce il nostro margine di guadagno sarà sempre più basso. Inoltre dovremo cercare di fornire la nostra città base con le merci più rare e ricercate (in questo modo la nostra fama sarà notevolmente aumentata) e, similmente, non dovremo mai azzardarci a comprare dai mercati locali mercanzie molto richieste dai nostri concittadini. Non dobbiamo poi dimenticare che non saremo “soli” e quindi molto affari potranno esserci soffiati dai nostri diretti concorrenti.
Rimanere con le mani in mano a Patrician II vuol dire essere con un mezzo piede nella fossa quindi, specialmente agli inizi, dovremo quasi impazzire per massimizzare il rendimento dei nostri viaggi per mare stando sempre attenti a seguire la regola aurea che fa capo al semplice principio del rapporto domanda/offerta.
Salpiamo vero le rotte dell'est.
Certo, prima o poi, potremo anche affidare alcune delle nostre imbarcazioni ad abili capitani che in base a determinate direttive compreranno e venderanno in determinate città con certi livelli di prezzi e quantità, ma questa operazione oltre che difficoltosa si rivelerà comunque meno profittevole di un’eventuale nostro operato diretto e quindi si rende utile solo in presenza di una flotta abbastanza numerosa dove i guadagni mancati si livellano con il più alto numero di commerci gestibili contemporaneamente.
Il commercio non è tutto, sporadicamente infatti dovrete difendervi dagli attacchi dei pirati avversari. Pur non essendo parte preponderante ai fini del gioco i combattimenti navali si rivelano una più che piacevole diversivo, sfruttare il vento, arrembare i vascelli avversari e dare fuoco alle polveri si è rivelato molto più divertente e giocabile che non affrontando i combattimenti marittimi in blasonati RTS veri come Age Of Empires.
Il multicommercio.
Non potevamo non aprire il consueto paragrafo riguardo le modalità multiplayer supportate dal gioco.
Patrician II supporta due tipologie di gioco multigiocatore, la prima è la classica partita giocata su protocollo TCP/IP. Un computer fa da server ed un certo numero di altri partecipanti (al massimo sono supportati 8 giocatori) si collega server al server per poi configurare gli attributi personali e quelli della partita che si andrà a creare. La seconda invece prevede la possibilità di giocare tutti quanti sullo stesso computer trasformando trasformando il gioco in un più classico strategico a turni. Inutile dire che ovviamente sarà possbile salvare/caricare il gioco anche in sessioni Multiplayer.
Concludendo.
Ho apprezzato molto lo sforzo dei designer della Ascaron per rendere accessibile un genere di gioco tipicamente orientato ad un nicchia di appassionati anche ad una diversa tipologia di utenti. La grafica curata, i diversi espedienti atti ad immerge il giocatore nell’atmosfera di gioco e l’interfaccia pulita e intuitiva, riescono a far centrare quasi in pieno questo obiettivo. Dico quasi perché (ed aggiungerei “per fortuna”) Patrician II è un gioco dallo spessore davvero imponente che richiede comunque un’attenzione ed una dedizione da parte del giocatore davvero costante. Il gioco poi è stato strutturato in modo che molte caratteristiche del gioco si rendano disponibili solo arrivati ad un certo livello di gioco. Questo, se da una parte assicura una longevità ed una varietà di gioco davvero invidiabili, dall’altra rischierà di scoraggiare i giocatori più inesperti che nelle ore iniziali di ogni partita dovranno combattere con azioni ripetitive, forse noiose e nello stesso tempo impegnative.
Patrician II è dunque consigliatissimo agli esperti del genere e a quelli che vorrebbero diventarlo, tutti gli altri sappiano che, sotto una patina amichevole ed ammiccante, questo gioco nasconde un torturatore di cellule celebrali, ma volete mettere la soddisfazione di diventare Eldermann?
Intro.
E’ un periodo decisamente prolifico per gli sviluppatori tedeschi che, insieme ai nostri cugini d’oltralpe, stanno cercando di rispondere allo strapotere angloamericano in ambito delle produzione videoludiche per Personal Computer. Oggi analizziamo un titolo della Ascaron Software, nome che suonerà non nuovo alle orecchie dei giocatori più attempati e che oggi ci propone un interessante titolo strategico: Patrician II.
Patrician II riprende la corrente inaugurata recentemente dalla Paradox con Europa Universalis ed utilizza il tempo reale per implementare meccaniche di gioco che, solo fino a poco tempo fa, avrebbero richiesto la struttura a turni in pieno stile Civilization. Ognuno di voi avrà notato quel “II“ subito dopo il nome del gioco, se vi fosse sfuggito il primo capitolo non vi dovete però preoccupare perché risale ad inizi anni ’90 quando ancora l’Amiga era l’HomeComputer da gioco per eccellenza. Un titolo molto più vicino a Patrician II, e non solo per il nome, è sicuramente Merchant Prince ma anche titoli come SimCity o il già citato Civilization possono, da un certo punto di vista, essere in qualche modo accostati a questo titolo. Patrician II è infatti una simulazione commerciale con un accenno di anima RTS ed una forte vocazione strategico/diplomatica.