Il re caduto (dalla piattaforma)
The Fallen King si configura più o meno come un sequel al Prince of Persia appena uscito: in questa edizione portatile il protagonista affronta ancora la minaccia del demone Ahriman e della maledizione che sta deteriorando il mondo. Anche in questa battaglia il Principe non è solo: invece della bella Elika ad affiancarlo ci sarà il misterioso mago Zal, che con le sue magie fornirà al Principe un supporto decisivo per le svariate decine di livelli di gioco che compongono l'avventura. La trama è estremamente semplice, quasi pretestuosa, raccontata tramite dialoghi testuali, che caratterizzano anche lievemente i due protagonisti e i loro nemici: ma Prince of Persia è principalmente azione e puzzle-solving. La struttura dei vari stage è intrigante, propone un ben studiato connubio tra salti, enigmi e combattimenti: non manca la varietà, insomma, ma purtroppo ognuna di queste "fasi" è minata da vari problemi collaterali che rendono l'esperienza vagamente frustrante. In prima istanza, abbiamo un problema davvero fastidioso, legato al sistema di controllo: Prince of Persia si gioca infatti completamente con il pennino. Esattamente come in The Legend of Zelda: Phantom Hourglass, anche in Prince of Persia sarà il contatto del pennino con il touch-screen a determinare le azioni del Principe, ma la risposta imprecisa agli input o la loro sbadata rilevazione diventano nefasti nelle numerose sezioni in cui la precisione nei movimenti o nei salti deve essere praticamente millimetrica: non è raro infatti che, per esempio, il gioco scambi una pressione sul touch-screen per un comando di corsa piuttosto che un salto o viceversa, conducendo il giocatore a morti premature e indesiderate.
La struttura dei vari stage è intrigante, propone un ben studiato connubio tra salti, enigmi e combattimenti...
Il re caduto (dalla piattaforma)
Il problema si verifica specialmente nei livelli avanzati in cui è necessario combinare in sequenza numerose evoluzioni per superare trappole e baratri, e i frequenti checkpoint non alleviano lo stress. Controllare le magie di Zal invece è molto più semplice, ed esse costituiscono lo strumento essenziale per risolvere enigmi e superare gli ostacoli più complessi: come nel caso di Elika per l'edizione casalinga, anche Zal è cruciale alla progressione nel gioco, e il suo utilizzo diventa naturale e intuitivo man mano che si procede di stage in stage, integrandosi perfettamente con il level design. La combinazione tra le abilità atletiche del Principe e la magia di Zal diventa predominante durante gli scontri con i canonici boss: tuttavia, se gli sporadici combattimenti casuali sono già dei noiosi e ripetitivi scambi di colpi effettuati premendo sul touch-screen, la situazione non migliora contro creature che dovrebbero essere più complesse da sconfiggere ma che in realtà presentano pattern di attacco estremamente prevedibili e aggirabili mentre si individua, in pochi istanti, la semplice strategia da adottare per vincere. Effettivamente, il combattimento in The Fallen King è l'elemento peggiore del pacchetto.
Questione di stile
Questa nuova versione di Prince of Persia continua a cambiare: sulle piattaforme next-gen il restyle è stato incisivo, trasportando il mondo del Principe e i suoi abitanti da una dimensione visivamente realistica a una cartoonesca e fiabesca grazie a un coloratissimo cel-shading, una scelta coraggiosa che non ha mancato di sollevare critiche ed elogi. Su Nintendo DS, lo stile è cambiato ancora: il character design è molto più fumettoso, i personaggi vagamente super-deformed, si è cercato di mantenere una relazione tra questa edizione portatile e il fratello maggiore, con risultati non proprio soddisfacenti. D'altra parte, invece, è stata riposta una cura eccezionale nella realizzazione delle animazioni del Principe, di Zal e dei loro nemici: fluidissime, convincenti ed estremamente spettacolari, la sensazione di "agilità" del Principe è davvero poderosa. Le varie location invece presenano un mix altalenante tra elementi bidimensionali e tridimensionali: il risultato è buono ma il dettaglio è spesso lacunoso. Il vero problema è tuttavia la frequente presenza di rallentamenti nei momenti più concitati dell'azione, combinata all'imprecisione del controllo tramite stylus è la vera causa di Game Over inaspettati: ripetere la stessa fase di uno stage perchè il Principe cade giù da una piattaforma invece di fermarsi sul bordo non aiuta, sopratutto con la stessa melodia ripetitiva e anonima di sottofondo.
Prince of Persia: The Fallen King è disponibile per Nintendo DS.
Prince of Persia è stata una delle sorprese natalizie più gradite quest'anno: il reboot della saga di Ubisoft ha proposto le fiabesche avventure del Principe con un concept del tutto nuovo, anche dal punto di vista artistico. PlayStation 3, Xbox 360 e PC sono state naturalmente le piattaforme principalmente designate per ospitare la nuova avventura del Principe più famoso del mondo videoludico, ma anche il Nintendo DS - non a caso la console più venduta in assoluto - non poteva mancare a questo appuntamento: The Fallen King è più di un porting, è un episodio vero e proprio sviluppato appositamente per l'handheld Nintendo che tenta un connubio tra le meccaniche classiche della serie e quelle inedite introdotte sulle piattaforme maggiori.
The Fallen King è certamente un gradevole tentativo di ritornare alle origini side-scrolling della serie mantenendo contemporaneamente vive le idee vincenti che hanno caratterizzato la nuova incarnazione del Principe, in primis la collaborazione con un partner per risolvere enigmi e sconfiggere i nemici. L'idea è ottima, la realizzazione tecnica buona, il level-design spesso eccellente, ma i controlli via stylus sono davvero imprecisi e poco soddisfacenti e, indubbiamente, sono l'elemento più importante nell'intera struttura ludica di The Fallen King. E' un buon punto di partenza, tuttavia, per una godibilissima serie portatile, e certamente un titolo da prendere in considerazione per chi è a digiuno delle avventure del Principe.
Pro
- Tecnicamente gradevole, splendide animazioni
- Ottimo level-design
- Buona fusione tra vecchi e nuovi concept
- Controlli tramite stylus e touch-screen insoddisfacenti
- Combattimenti noiosi e ripetitivi
- Occasionali cali di frame-rate