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R6. No, non stiamo parlando dell'ultimo modello della Yamaha
Rainbow Six è un'organizzazione segreta, partorita dalla mente di Tom Clancy, uno dei più famosi scrittori americani di spionaggio, che si occupa di risolvere (e non certo grazie alla diplomazia) delle crisi internazionali causate da terroristi, per poi darne la paternità ad altri (altrimenti che razza di organizzazione segreta sarebbe?!).
La prima cosa che salta subito fuori è che comandiamo un team composto da varie unità (fino ad un massimo di 8) e che ci dovremo occupare di tutti gli aspetti della faccenda.
Iniziamo dalla modalità campagna che si articola in solo tre missioni che formano un mini scenario (tra l'altro le missioni non seguono una trama).
In effetti la cosa lascia un po' l'amaro in bocca se consideriamo le 18 missioni di Rogue Spear.
C'è da dire che le missioni sono difficili e molto vaste e sono indicate per giocatori dotati di una buona esperienza. La prima (Lucky Snare) ci vede impegnati in una giungla dopo che un aereo è stato abbattuto da dei terroristi e a noi spetta il compito di recuperare gli ostaggi. Vi posso assicurare che è veramente un impresa titanica.
Poi affronteremo una crisi in una base Artica sede dei controlli di un'importante satellite. Nostro il compito di risolvere la questione alla nostra maniera (non certo diplomatica).
La terza missione ci vede impegnati dentro un silo di un missile nucleare dove sono stati rimossi dei blocchi che era meglio lasciare al loro posto. Insomma le missioni sono le più belle e complesse mai viste, ma sono solo tre. In realtà ci sono altre 6 mappe più piccole che servono per il training. Anch'esse sono molto belle e vedono riprodotti degli scenari molto interessanti. Scelta la missione ci verrà presentato un veloce briefing che ci introdurrà alla missione, e da qui passiamo alla scelta dei componenti del nostro Team.
Come dicevo in premessa il Team può essere composto fino ad un massimo di 8 unità selezionabili tra una serie di candidati suddivisi per specialità. Troveremo, assaltatori, cecchini, ricognitori, demolitori o maghi dell'elettronica, ognuno, evidentemente, con diverse caratteristiche rispetto agli altri.
Se malauguratamente dovessimo perdere un uomo in una missione questo non sarà più disponibile per le missioni successive (ma va?) e quindi dovremmo prestare molta attenzione a minimizzare sempre le nostre perdite. Passiamo alla scelta dell'equipaggiamento.
Qui possiamo scegliere tra una miriade di armi tra le quali pistole, mitra, fucili d'assalto o a pompa, ma troviamo anche bombe a frammentazione o abbaglianti, sensori, kit di scasso e quant'altro possa servire per le occasioni.
Il gioco è permeato da molto realismo e quindi i nostri uomini possono portare con se solo due armi e due accessori.
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Ho un piano!
E' tempo di impegnarci nella stesura di un piano di azione.
Per prima cosa dobbiamo scegliere come suddividere i nostri uomini nei quattro Team possibili e riconoscibili per il diverso colore (blue, verde, rosso e giallo).
Le prime volte ci si può trovare un po' disorientati al cospetto della schermata di pianificazione, ma poi tutto diverrà di una semplicità disarmante.
Si tratta di una semplice interfaccia punta e clicca, in cui è possibile scegliere molti parametri di azione.
Ma la crema di questa modalità è il Go Code. Vi sono 4 Go Code (alpha, beta, gamma e delta) che in pratica ci consentono di temporizzate i movimenti dei nostri uomini consentendoci di effettuare precisi interventi. Il funzionamento è semplice quanto efficace. Quando impostiamo un Go Code il nostro Team si ferma e rimane in attesa di istruzioni. Quando richiamo il Go Code tutti i Team entreranno contemporaneamente in azione. Facile no?
Attenzione, però! Si potrebbe pensare che si possono inserire solo 4 Go Code in realtà non è così visto che ne possiamo inserire infiniti!
Ciak! Azione!
Siamo finalmente pronti per entrare nel vivo del gioco. Possiamo, a questo punto, goderci lo svolgimento del piano in una comoda modalità osservatore, oppure prendere parte in prima persona al gioco.
Se decidiamo di giocare in prima persona abbiamo la facoltà di impersonare il leader di ogni team. In questo modo il gioco si svolge come un FPS tradizionale solo che qui se vieni colpiti una volta si muore. Quindi il gioco trasmette una tensione altissima e piacevolissima. Come abbiamo visto delle caratteristiche peculiari di Rainbow Six è quello di poter essere giocato in due modi diversi.
E' evidente come cambi radicalmente la modalità di gioco stessa. Nel caso in cui non volessimo prendere parte in prima persona dovremmo dedicarci in maniera quasi maniacale alla preparazione del piano non tralasciando nessun dettaglio, anche il più piccolo. Se invece volessimo entrare nel vivo dell'azione potremmo imbastire un piano "grezzo" su cui poter intervenire direttamente (personalmente preferisco questa seconda modalità).
Indovinare la missione al primo tentativo è impossibile, anche se si dispone di un Intelligence accurato, le sorprese sono dietro l'angolo e quindi ci troveremo costretti a modificare spesso il nostro piano.
Al termine di ogni missione ci verrà data la possibilità di rigiocarla in altre maniere diverse tra cui il Lone Wolf e la Terrorist Hunt. Nel primo caso ci troveremmo da soli a combattere contro una quantità enorme di terroristi, mentre nel secondo caso l'obiettivo sarà solo quello di eliminare i nemici senza preoccuparsi degli altri obiettivi.
Ma non è finita qui! Il Multiplayer è ancora più completo! Le modalità di gioco sono persino superiori, si va dal Cooperative al Deathmatch al Assasination e chi più ne ha più ne metta.
Va detto che però le sezioni di gioco in multi sono quasi sempre molto veloci , per la caratteristica dell'one shoot one kill, ma questo ha anche i suoi vantaggi facilmente immaginabili.
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La grafica e l'IA
Quake 3 è lontano, ma la grafica di Rainbow Six è lo stesso bellissima, soprattutto le animazioni dei personaggi sono allo stato dell'arte. Nelle missioni invernali si vedrà addirittura l'alito dei personaggi!!! Fantastico.
Comunque le immagini che corredano quest'articolo parlano da sole o no? E non preoccupatevi delle richieste hardware, il gioco utilizza un ottimo motore D3D.
Bellissime anche le mappe, sia del single che del multi. Altrettanto valida è l'IA dei nostri uomini e dei nemici nache se c'è da dire che miglioramenti rispetto a Rogue Spear non c'è ne sono.
Insomma pieni voti su tutta la linea, come pure eccezionale si è rilevato il sonoro che ha anche un'importante funzione ai fini del gioco.
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Torniamo sui banchi di scuola
Non vi ho detto che la confezione contiene ben due CD, uno con il gioco vero è proprio, l'altro etichettato come Training è un vero corso sull'attività di antiterrorismo.
In pratica ci viene spiegato come è possibile diventare un unità di elite in un'organizzazione come Rainbow Six.
Al suo interno troveremo ben sette categorie:
· Counter-Terrorist Forces;
· Historical Operations;
· Gear;
· Tactics;
· Intel;
· Psych;
· Future Operations.
Gli argomenti sono trattati con dovizia di particolari ed in maniera esaustiva, come lo dimostrano i ben 80 minuti di video presenti.
Avete imparato tutto quello che c'è da sapere sull'argomento? Siete sicuri? Bene allora potrete sostenere un esame composto da domande a scelta multipla che ci consentirà di salire al livello di training successivo e che prende il nome di Competency Review Examinations (CRE). Quando avrete superato quattro CRE allora potrete sostenere un'ulteriore esame omnicomprensivo.
Ogni qualvolta supererete un esame del genere vi verrà assegnata una medaglia. Con sette medaglie vi sarete meritati il grado di Commander. Contenti?
E' doveroso sottolineare come gli avanzamenti di gradi in questa modalità non sono legati in alcun modo con il gioco vero e proprio.
Conclusioni
La prima cosa che dobbiamo dire e che la versione recensita e quella Inglese e ad oggi non sappiamo se verrà localizzata in Italiano, come lo è stato Rogue Spear.
Allora come giudicare questo Covert Ops?
Da un lato le mappe sono solo 9 di cui 6 di training e 3 quelle della mini-campagna. Certo quest'ultime sono bellissime e complicate, ma mi sembra un po' pochino. Poi non scordiamoci la presenza del training che rende questo prodotto particolarmente adatto agli amanti del genere.
Insomma più che un set di espansione o un Data-Disk siamo di fronte ad un prodotto all-purpose ideale per introdurci nel magico mondo delle organizzazioni segrete di contro-spionaggio.
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Tornano i Rainbow Six, gli uomini di Tom Clancy!
Una delle novità più piacevoli del 1998 è stato quel Rainbow Six dei Red Storm che ha di fatto inventato un nuovo genere di gioco che fonde insieme caratteristiche del gioco strategico a quelle dei FPS. Il risultato, come tutti sappiamo, si è rivelato più che eccellente, e quindi non desta la minima sorpresa la pubblicazione di questo Covert Ops, che è stato preceduto da un set di missioni intitolato Eagle Watch, ma soprattutto da Rogue Spear e dall'ultimo data-disk Urban Operations.
Credo che quasi tutti conoscano il gioco in questione, ma visto che su queste pagine non ne è mai stata scritta una recensione né approfittiamo colmando immediatamente questa lacuna e quindi cercherò di trattare in maniera esaustiva l'argomento. Siete pronti?