Si parte bene e mi sono messo a giocare con animo positivo ma dopo tre ore l’espressione di cera sul mio viso tradiva quello che sarebbe stato il giudizio finale
Un robot troppo omologato
Sono assenti grandi filmati ai quali può sopperire la visione della pellicola, ma ci sono almeno dei dialoghi in italiano, anche se i doppiatori non sono certo gli stessi. Il design delicatamente favolistico dei personaggi è farina di un sacco pregiato, considerando gli ottimi artisti che li hanno ideati per il grande schermo e l’impatto visivo non tradisce dunque le aspettative.
Partiamo pure dalla storia, tenuta insieme da una voce fuori campo che unisce le sezioni di gioco nelle quali dovrete semplicemente recuperare dei pezzi meccanici, tra piattaforme e sporgenze. Questo significa arrampicarsi sulle casse, scivolare sotto alle aperture, correre di qua, correre di là e qualche volta colpire dei nemici per toglierseli di torno. Una volta ottenuti tutti i pezzi richiesti dalla sezione in cui vi trovate vi sarà concesso di passare a quella successiva. Naturalmente abbiamo iniziato con la testiera ma ci si è subito resi conto che tentare dodici volte di centrare una piattaforma non fosse lo spirito del gioco, o per lo meno non lo fosse fino a questo punto. Perciò gettati tasti siamo passati al joypad, così da potervi descrivere il seguito.
Repetita iuvant ma stanca
Ci teniamo a sottolinearlo: se non avete un joypad abbandonate subito l’idea di giocare a Robots. Tanto per capirci, il mouse non è stato neppure immaginato dagli sviluppatori e dire che appena ci siamo resi conto dell’eccentrico sistema di inquadratura abbiamo istintivamente mosso il mouse ma niente: vi devono bastare a riguardo due tasti con un controllo sulla telecamera piuttosto ridotto. A questo punto cosa ci resta? Il gioco è comunque a tratti frustrante nel modo in cui sanno esserlo i platform e tutta la scia di giochi “prova-sbaglia-riprova e se non ce l'hai fatta riprova di nuovo”. Tra un appiglio e una fune vi troverete pure a pilotare un mezzo rotante su delle autostrade che dovrebbero rompere la monotonia dell’azione, ma se escludiamo qualche enigma, peraltro anche ben pensato, non vi resta altro che raccogliere i pezzi avanti e indietro senza troppe difficoltà e con scontri ridotti alle meccaniche di base. Peccato perché quando è apparsa la città con tutti i robot che se ne andavano in giro e rivolgevano la parola il pensiero è andato subito a chissà quali lati adventure del gioco, ma è solo una scusa per innescare sottomissioni da raccoglitori di cianfrusaglia.
Girandolo da un lato all’altro restano solo i modelli e l’ispirazione generale dei visual, ma il merito non va certo agli sviluppatori, che si sono limitati a riprodurli nel gioco, per quanto con grande dovizia. Un’ultima ciliegina sono le rare sequenze del film completamente prive di audio. Si vorrebbe dire peccato, avrebbe potuto essere…
Commento
Che dire, 5,2 ma anche 5 o 5,7... poco cambia. Farebbe la differenza se venisse in mente un pubblico ideale ma dire che qualche bambino appassionato del film potrebbe apprezzarlo significherebbe salvare qualunque videogioco. Invece Robots fallisce nel suo tentativo di essere un platform di qualità o almeno al passo con i tempi. Purtroppo manca di mordente ma anche solo di qualche vero meccanismo pensato per divertire e tenere incollati allo schermo. Se il pensiero era solo quello di sfruttare la licenza, almeno l'aspetto grafico è fedele al film e i modelli sono spassosi come quelli della pellicola cinematografica. Il nostro consiglio è di vedervi il film e se lo avete già fatto e avete bambine o bambini per casa, assicuratevi per lo meno che stringano un joypad tra le mani.
- Pro:
- Modelli ben realizzati e fedeli al film
- Contro:
- Consistenza quasi nulla
- Come platform è mediocre
- Troppo ripetitivo
Un robot troppo omologato
Esce un film di probabile successo e a ruota lo seguono, specialmente se tra il pubblico ci sono dei bambini, matite, zainetti e naturalmente un videogioco su misura. Forse in tempi remoti Robots avrebbe potuto essere un’avventura punta e clicca e devo dire che i robot antropomorfi che vivono nella loro assurda città mi hanno un po’ ricordato quell’indimenticabile gioco che era Grim Fandango (nel quale comunque di robot non ce n'era uno). A parte questo le similitudini fra i due giochi finiscono subito, e purtroppo aggiungerei perché Robots mi ha lasciato quanto meno perplesso.