Luci ed ombre?
Il secondo, graditissimo, aspetto che caratterizza Sim Golf, è proprio la presenza di personaggi che si muovono sui prati e che assomigliano in tutto e per tutto ai Sims. Così come i loro illustri colleghi di simulazione i golfisti ci trasmettono i loro pensieri, i loro desideri e la loro infelicità circa il posizionamento di una buca ad esempio costringendoci a decidere continuamente come migliorare l’ appeal del nostro golf club. Naturalmente lo fanno alla loro maniera, con situazioni di involontario umorismo che alleggeriscono il peso della simulazione e spingono contemporaneamente a continuare per vedere quali sono tutte le possibili reazioni.
Se poi capita che qualche campione ci onori della sua presenza tanto di guadagnato, in termini di pubblicità, quando addirittura non succede che ci regali qualcosa, in denaro o in ornamenti perché soddisfatto del nostro campo da golf. La microgestione di tutti i desideri è ciò che fa di Sim Golf un titolo impegnativo ma è anche la sua bellezza: a noi la scelta comunque di massimizzare i profitti affidando la cura del campo a uno staff ridotto oppure di assumere tanti tecnici quante sono le buche così da rendere il campo il più lussuoso (e dispendioso) possibile.
Luci ed ombre?
Come se non bastasse l’ elemento simulativo a livello di gestione, c’è anche la possibilità di giocare sul campo con un proprio golfista, quasi che si scendesse personalmente sul green e ci si confrontasse, da buoni padroni di casa, con i propri ospiti. Il proprio giocatore cresce di pari passo con la crescita del campo, guadagna abilità, può diventare un campione esso stesso. Il sistema di controllo dei colpi non è certo quello di un titolo dedicato alla simulazione del golf; è un metodo semplificato, adatto allo spirito di Sim Golf, in grado di inserirsi piacevolemente tra una decisione e l’ altra senza diventare sovrastante: si tratta quindi solo di scegliere quale tipo di colpo eseguire, di scegliere un punto per il tiro e di assistere mentre il sim si esibisce nelle prove dello swing.
E se il colpo riesce ci si prepara a distribuire tra le varie skill l’ esperienza guadagnata. Forse un sistema di controllo leggermente più complesso avrebbe giovato alla profondità di Sim Golf, come inserire la scelta della mazza o la misurazione della forza ma evidentemente questo aspetto è stato considerato secondario alla gestione e quindi, per quanto divertente, un po’ sacrificato.
Conclusioni
A livello di modalità di gioco Sim Golf presenta tre diversi livelli di divertimento. Per chi desidera una sfida completa c’è la modalità Regular in cui l’ espansione e l’ abbellimento del nostro campo da golf deve tenere conto delle entrate e delle uscite, mirando ovviamente al profitto. Per chi invece si sente un po’ architetto, un po’ arredatore di parchi ecco la modalità Sandbox ovvero l’ ambito entro il quale realizzare il proprio campo da sogno, senza le restrizioni di un budget limitato.
Infine la modalità Tournament permette di affrontare come giocatore il campo da golf che noi stessi abbiamo preparato o che qualcuno, tra i possibili, molti appassionati, ha disegnato. La stessa solidità delle opzioni di gioco si ritrova infine nella grafica che senza rifarsi alle capacità di una scheda di ultima generazione è comunque nitida e gradevole, con la sua visuale a volo d’ uccello molto comoda per un efficace colpo d’ occhio. Ma la cosa che più soddisfa è l’ ampiezza delle diverse decorazioni, oggetti, abbellimenti che chi gioca può disporre sul campo: tanta generosità è certo un altro punto di forza a sostegno della longevità.
Tirando le somme non possiamo che essere contenti di questo excursus nel campo delle simulazioni leggere di Sid Meier, anche se sappiamo che il suo genio lo si ritrova maggiormente in titoli più impegnativi, come l’ultima incarnazione di Civilization ha saputo confermare: Meier, uno dei programmatori più inventivi sulla scena videoludica non ha proposto nulla di particolarmente innovativo, ma si è limitato a svolgere il suo compito restando nei limiti delle proprie competenze. Non possiamo che consigliare quindi il gioco ha chi desidera un gestionale non troppo impegnativo e dotato di una interfaccia semplice e profonda allo stesso tempo, ma chi cerca Sim Civilization è destinato a rimanere deluso: uomo avvisato, mezzo salvato…
E ora qualcosa di completamente diverso
Sid Meier è un nome che per molti significa insonnia. Un’ insonnia felice però perché legata a grandi momenti passati davanti a un monitor per risolvere problemi di strategia o semplicemente per prendere una decisione Se l’ idea di perdere qualche ora di sonno continua a stuzzicarvi ecco un altro titolo targato Sid Meier che potrà procurarvi questo piacere: Sid Meier’s Sim Golf consiste è infatti una simulazione di un campo da golf, dalla sua creazione dal nulla, proprio dall’acquisto del terreno, fino alla sistemazione di tutti quei comfort che ruotano attorno ad un rinomato campo, dai servizi di ristorazione al personale, dai surplus agli alberghi. In questo senso Sim Golf unisce gli aspetti positivi di due grandi titoli del passato (anche recente) ovvero gli elementi gestionali e inerenti al design propri della serie di Sim City e la caratterizzazione dei personaggi che si muovono sul green propria di un gioco come the Sims.
All’ inizio come in ogni simulazione che si rispetti ci si trova ristretti sia nelle possibilità economiche che nella grandezza del campo: in realtà si ha a disposizione lo spazio che serve per una sola buca o due. L’ ideale è quindi puntare tutto sulla qualità piuttosto che sulla quantità, evitando di buttarsi a capofitto in allargamenti del terreno che poi lasciano senza fondi per rendere attraenti le buche. Meglio quindi abbelllire il disponibile e renderlo intrigante così da attirare pian piano il pubblico e al tempo stesso convincere i proprietari locali a vendere i terreni restanti. Man mano che il golf club si allarga si allargano anche le disponibilità finanziarie tanto da poter rendere sempre più accativanti i vari green e sempre più difficile il percorso.
Questo è uno degli scopi più intriganti di Sim Golf, il perdere piacevoli ore per sistemare ogni possibile decorazione e per ritoccare anche la posizione dei singoli alberi così che la sfida offerta dal campo sia elevata. Questo è il bello di Sim Golf: uno schema di gioco in grado di catturare l’ attenzione del giocatore a lungo senza che si accorga che il tempo passa. E il tempo passa sul serio quando si sistemano aiuole fiorite, statue, ripostigli per i cart fino agli alberghi. I golfisti che frequentano il campo sono lo specchio della nostra capacità gestionale e architettonica e non mancano certo di farci notare eventuali magagne.