ACTION!
La visuale in terza persona avvicina dunque questo action-game ad altri titoli dello stesso genere, quali il già citato Metal Gear ed i più recenti Siphon Filter e Rainbow Six. Ad esser sinceri ha ben poco da spartire però sotto il punto di vista qualitativo, specialmente con i primi due. Ma cerchiamo di analizzarlo punto per punto. Un breve FMV con immagini di guerra tenta di introdurci fin da subito in quella che sarà poi tutta l'ambientazione e lo stile del gioco. La prima missione si svolge in Alaska, dove un agente dell'FBI è stato fatto prigioniero in un oleodotto da una banda di terroristi appartenenti ad una milizia di estrema destra del posto. Starà al nostro team di agenti speciali liberare l'ostaggio e ripulire l'impianto dalle bombe disseminate dappertutto per farlo saltare in aria. Una prima schermata ci invita a scegliere così i nostri due personaggi che guideremo nelle azioni di guerriglia fra i cinque professionisti a nostra disposizione. Ognuno di loro ha competenze specifiche in fatto di armi; si va dal mitragliere al granatiere, dal cecchino all'assaltatore, e così via. Intuiamo quindi di dover scegliere quelli più adatti per poter agire in modo rapido ed efficace. Infatti la particolarità di questo gioco consiste nel fatto che noi non comanderemo un solo uomo durante le missioni, ma, come detto prima, due. Durante tutto il loro svolgersi potremo dunque ordinare al nostro secondo di effettuare alcune semplici azioni, quali l'avanzamento o la copertura, oppure potremo prendere direttamente il suo totale controllo, skippando ogni qualvolta vorremo tra lui ed il precedente. Le premesse per un buon gioco di spionaggio (così viene definito sulla confezione) ci sarebbero quindi tutte.
RITIRATA!
Purtroppo però, una volta sul campo, ci rendiamo subito conto dei vari problemi che costellano irrimediabilmente tutto lo svolgersi delle missioni. Saltano subito agli occhi infatti il pessimo motore grafico utilizzato e le animazioni dei personaggi, scattose e quasi inesistenti. Ma basta camminare un po' per rendersi conto che queste sono niente in confronto agli spaventosi effetti di bad-clipping e pop-up che affliggono i vasti ambienti in cui ci muoviamo. Poligoni che spuntano dal nulla, scompaiono e poi riappaiono, mischiando oggetti che non hanno nulla a che vedere l'uno con l'altro, sono all'ordine del giorno. Scenari sgraziati e grezzi da ogni punto di vista sono solo il contorno e la premessa per un'azione di gioco frustrante e per niente coinvolgente. Infatti per coniugare le due cose basti pensare che se ci si vuole nascondere dietro ad un albero non è realmente possibile farlo, perchè l'engine grafico non lo riconosce come parte integrante del gioco, ma solo come "abbellimento" dei percorsi che ci troveremo a fare. I livelli di difficoltà del gioco sono tre, ma anche impostando quello più basso ci ritroveremo lo stesso davanti a delle missioni che definire ardue è davvero poco. I nemici si troveranno ogni partita nella stessa posizione, e, una volta memorizzati, ci faranno venir voglia di corrergli incontro ad armi spianate finchè quello che da lontano sembra solo un pixel sgranatissimo si trasformerà pian piano in un terrorista pronto a tutto pur di farci fuori. Quello che doveva essere un titolo dall'impostazione tattica e con lo spionaggio al centro dell'attenzione, si trasforma così in un blando gioco d'azione di serie B. Fra i tanti problemi che si notano subito c'è poi la mancanza di una mappa dettagliata che ci faccia capire dove ci troviamo e dove dovremmo andare. Quella che c'è è infatti solo una mezza rappresentazione sommaria dell'area degli stage, in cui sarà molto facile perderci vista la loro grandezza. Anche il sonoro non è da meno, con effetti sonori e musichette che non si sentivano forse ormai dai tempi del Commodore 64. Volendo trovare almeno qualcosa di decente in questo gioco, oltre che al prezzo, a ben guardare ci sarebbe la modalità di gioco a due, in cui un nostro amico può interpretare il secondo ranger. In questo caso infatti lo schermo viene diviso in due orizzontalmente, lasciando ad entrambi i giocatori la completa libertà di organizzare quantomeno una seppur minima tattica d'azione.
BANDIERA BIANCA!
In ogni caso, se ad un tratto vi dovesse venire un'irrefrenabile voglia di giocare ad un gioco di spionaggio rivolgetevi senza dubbi a Metal Gear Solid; se invece il vostro desiderio è quello di provare un action-game con numerose operazioni belliche, catapultatevi piuttosto su Siphon Filter. Insomma, a meno che non abbiate già finito e strafinito fino alla noia i suddetti titoli, oppure dormiate indossando una mimetica al posto di un pigiama,con un mitra sotto il cuscino e con il poster di Rambo sul vostro letto, beh..., fareste bene a non prendere più di tanto in considerazione l'acquisto di questo mediocre videogame.
BANDIERA BIANCA!
- Pro:
- costa solo 29000 lire...,
- si può giocare in due;
- Contro
- ehm...,
- ...da dove cominciamo?
QUANT'HAI DETTO CHE COSTA?!?!
Iniziamo subito col dire che Ranger Elite è innanzitutto un mission pack per Spec Ops, gioco convertito da PC ed uscito per Playstation l'anno scorso sull'onda del successo dei giochi alla Metal Gear Solid. Tuttavia, a differenza di altri cd add-on, questo non ha bisogno del titolo originale per poter funzionare, in quanto il team che lo ha sviluppato, i Rune Craft, pur avendo mantenuto lo stile e l'impostazione grafica del suo predecessore, è riuscito ad includere un numero di missioni sufficente per poterlo considerare se non un seguito, quantomeno un gioco a sè. Proprio per queste sue caratteristiche di prodotto "ibrido", la Cidiverte, suo distributore ufficiale per l'Italia, ha deciso di immetterlo sul mercato alla modica cifra di 29 mila lire. Volendo ben guardare, dopo un'attenta e precisa analisi del gioco, risulterà essere poi questa l'unica vera e propria nota positiva in Spec Ops: Ranger Elite.