DA VICINO
La progressione dell'avventura è regolata da un sistema di password; le possibilità di continuare il gioco una volta finite le vite a disposizione sono illimitate e potrete riprendere dal punto in cui siete prematuramente scomparsi: ossia l'inizio di uno dei due stage che compongono un livello, o dal Boss che lo conclude. In verità la strada che vi separa dalla sfida con colui che ha tramato il tutto nell'oscurità, cioè Dr. Octopus, non è troppo lunga: il gioco prevede tre livelli di difficoltà (easy, medium e hard), ma anche al più complesso riuscirete facilmente ed in breve tempo a risolvere la crociata. Per portare a termine questa rocambolesca situazione potrete usufruire di tutti i poteri che il morso del ragno radioattivo ha infuso in Peter Parker trasformandolo appunto in SpiderMan. Potete fare affidamento sulla rinomata ragnatela-liana per fendere l'aria (occorre premere due volte il tasto del salto: A, A), oppure ricoprire i vostri avversari con un bozzolo di tela immobilizzante (premendo A+B), ascoltare il vostro senso di ragno che vi indica la direzione da seguire per raggiungere la fine del livello (occorre fermarsi senza toccare alcun tasto per attivare questa capacità), ed infine aggrapparvi a qualunque superficie in qualsiasi direzione. Quest'ultima possibilità caratterizza il gioco notevolmente offrendo nuove dinamiche per affrontare i livelli e gli stessi nemici, ma soprattutto è la più divertente da usare, tanto che vi ritroverete spesso aggrappati da qualche parte a muovervi con furtiva velocità. I nemici saranno stesi a suon di pugni e calci (tasto B) e vedrete sullo schermo le onomatopee classiche del lessico fumettistico così come avvenne in quel telefilm dedicato a BatMan di tanti anni fa. Si nota con piacere che il gioco è fluido, lo scrolling è uno dei migliori mai visti per GameBoyColor, i frame (soprattutto quelli dell'Uomo Ragno) sono molti e ben fatti. Il reparto sonoro è gradevole, le musiche non sono ossessive, l'unico neo è che forse andavano disattivate mentre il gioco è in pausa, invece di incrementare il loro volume. I suoni sono piuttosto banali, mancano voci digitalizzate o effetti che destino interesse. Il menù delle opzioni prevede soltanto l'inserimento delle Password e di disattivare Musica ed Effetti Sonori. Nello schermo LCD del vostro GameBoyColor troverete l'area di gioco e, nella parte bassa dello schermo, un inventario, che indica, quanta energia si ha a disposizione prima di soccombere, le vite che ci restano, quante ragnatele possono ancora essere lanciate per intrappolare i nemici, l'energia vitale de Boss che stiamo affrontando (... se lo stiamo affrontando), se possediamo una chiave ho indossiamo un'armatura a tempo (che fa tanto "Venom"). Durante l'esplorazione del mondo di gioco è possibile raccogliere delle vite, dei med-kit o delle ricariche per le ragnatele che ci aiutano a portare avanti la nostra ricerca.
PRIMA DI SALUTARCI
SpiderMan2: The Sinister Six è un prodotto carino, senza troppe pretese ma tecnicamente ben realizzato. I programmatori sono riusciti ad infondere ironia e personalità. Il gioco è ovviamente un platform classico, lineare, che si basa su pochi ma solidi elementi. Credo che la sua semplicità lo renda anche adatto ad un pubblico di bambini. Il titolo non è mai frustante, l'esperienza è sempre molto piacevole, soprattutto quando si diventa pratici nel gestire il nostro eroe. Sappiamo bene tutti che questo è uno degli ultimi prodotti dedicati al GameBoyColor e fa molto piacere il fatto che sia di ottima fattura. Data la scarsa longevità sarebbe opportuno prenderlo usato o magari noleggiarlo. Il mio consiglio è di provarlo soprattutto se siete amanti dei platform o, meglio ancora, fan dell'Uomo Ragno; anche perché ricordate che questo titolo può essere giocato (come tutti gli altri del resto) con il GameBoyAdvance e vi posso assicurare che attivando l'opzione wide-screen la grafica ne guadagna.
- Pro
- Semplice e divertente
- Tecnicamente ineccepibile
- Contro
- Scarsa longevità (per alcuni è un pregio)
Link utili
NELLA TELA DEL RAGNO
Bene, questa recensione partirà con una confessione del sottoscritto: il mio immaginario è stato fortemente influenzato dal media fumettistico, sia quello super-eroistico sia da altre opere più "impegnate". Del vecchio modello americano dell'eroe in calzamaglia, (prima della ristrutturazione dei contenuti apportata da autori quali Frank Miller o Alan Moore) mi affascinava l'indomito senso di giustizia, il fisico scolpito e potente, l'agilità sovrumana, i super poteri, i cattivi mai troppo cattivi e quella meravigliosa atmosfera d'ingenuità che trapelava da ogni vignetta. Oggi lo scenario è molto cambiato... ma questa è un'altra storia. Questo gioco si è rivelato davvero piacevole, per un titolo sviluppato su una macchina dalla grafica così irrisoria non è poco, anzi mi sembra una sonora lezione per le softwarehouse che ancora ragionano in termini di poligoni, texture, fonti di luce e così via. Lo spunto per dare il via alle vicende che coinvolgono Peter Parker lo da il rapimento della sua amata ed anziana zia che lo ha accudito dopo la morte dei genitori. Una combriccola di "villain" (questo è il termine tecnico che indica i nemici dell'eroe di turno) compie quest'ignobile atto, lasciando all'Uomo Ragno un biglietto con su scritto il luogo dell'incontro. Da qui parte l'avventura che si dipana in 6 livelli (suddivisi in due stage), al termine di ognuno troverete un cattivo di casa Marvel che cercherà di fermarvi, ma sarà poi così gentile, una volta malmenato a dovere, da fornirvi le informazioni per raggiungere la prossima area di gioco. 3