Si parte dall'anno in cui ormai il mondo è già in mano alle macchine per infiltrarsi nei bunker segreti dei ribelli ed ottenere informazioni e microchip fino ad avere abbastanza materiale da poter viaggiare indietro nel tempo al nostro presente e stroncare l'alleanza umana sul nascere a partire da quei ricercatori che per primi avevano intuito la pericolosità del progetto.
Il bestione di carne e acciaio si muove in un arcade-adventure a piattaforme, nel dedalo delle fortezze sotterranee affronta soldati e qualche robot ma la strada non sempre è spianata, in alcuni casi deve avere l'intuito di sfondare il muro (vi avvicinate e la parete viene segnalata come demolibile) o il pavimento (saltate e premete verso il basso) per accedere a passaggi segreti colmi di bonus e insidie o semplicemente per proseguire. La forza bruta però non basta a farsi largo, spesso e volentieri il suo cammino è interrotto da porte scorrevoli al titanio troppo dure anche per lui, poco lontano trovate dei terminali da attivare, come attivarli dipende dalle situazioni, a volte bisogna recuperare una "interfaccia-hacking", altre attivare altri terminali a catena, altre ancora decifrare un codice che vi verrà fornito a schermo solo per brevi istanti o uccidere lo scienziato giusto.
Quanto ai bonus è possibile recuperare corazze, energia, munizioni, bombe a mano ed armi extra, chiunque abbia mai visto un episodio della trilogia di Terminator ha idea di che ruolo giochino le armi nonostante la potenza del cyborg sia già devastante di suo, i guerrafondai sbaveranno all'idea di maneggiare fucili d'assalto, laser, lanciagranate, mitragliatori e il resto della santa barbara (potete tirarvene dietro massimo due alla volta), e pure non bastasse tutto ciò a salvarvi la pelle c'è sempre un'ultima speranza, quando venite uccisi potete tentare un ripristino d'emergenza, digitate con prontezza i numeri apparsi a schermo e se riuscite a riparare in tempo il suo corpo potete ripartire dal punto stesso dove siete morti sebbene con un minimo sindacale di energia.
Conclusioni
Se accantoniamo i fastidiosi rallentamenti in-game il gioco è ben fatto dal profilo tecnico come da quello audiovisivo, è un bel titolo ma rovina un pò la festa l'agilità da gatto di piombo del protagonista che frustra i tentativi di schivare proiettili, in particolare quando nell'ultimo livello i colpi nemici si fanno consistenti. L'altro inconveniente è la ritualità che affligge questo genere da sempre, ovvero imbattersi nella porta verde, girare mezzo livello per trovare la chiave verde, fare un tour snervante e interminabile a ritroso in quadri vuoti e già debellati per riportarla alla porta corrispondente.
PRO
CONTRO
PRO
- Distruttivo verso fondali e avversari
CONTRO
- protagonista impacciato
- rallentamenti sporadici ma fastidiosi