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Tetris Worlds

Tetris è di nuovo fra noi!
L'ultima incarnazione dell'onnipresente classico ha ancora qualcosa da dirci grazie alla supervisione del suo creatore Alexey Patjinov. Scoprite con Valter Prette quali sono le sorprese nascoste dei mondi dei Minos.

RECENSIONE di La Redazione   —   30/10/2002
Tetris Worlds
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La storia infinita


Tetris nacque nel 1985 per mano del geniale matematico russo Alexey Patijnov all’università di Mosca.
Come tante invenzioni destinate a caratterizzare la vita dell’umanità, la sua genesi è quasi casuale, e nel caso si tratta di una intuizione che colse il professore durante la scrittura di alcune routine in Pascal utili ai suoi studi sui Tetrioni.
Colta l’efficacia del principo, Patijnov realizzò una versione Pascal del gioco ad uso dei colleghi, che lo spinsero poi a curarne una trasposizione su PC, per la quale venne aiutato da un giovane programmatore.
Il successo del gioco fu talmente immediato e vasto che si può facilmente credere che Tetris sia presente oggi su qualsiasi apparecchio elettronico che disponga di un monitor anche basilare e monocromatico. Questo grazie alle poche risorse richieste e alla semplicità di programmazione.
L’originale venne ultimato da Patijnov in tre giorni solamente: meditate su questo qualche istante e capirete perchè tutti considerano il matematico russo come una delle menti più influenti e brillanti dei tempi moderni.
Il lato spiacevole e bizzaro della storia è che Patijnov non ricavò nulla dalla sua invenzione: i diritti d’autore spettarono ai tempi al governo dell’Unione Sovietica, propietario delle idee di tutti i suoi scienziati!
Forse anche per questo ma non solo per questo oggi il matematico vive in USA ed è un cittadino americano...
Dopo tanti anni di colonizzazione di tutte le piattaforme esistenti per mano di molte software houses più o meno improvvisate che saltavano sul carrozzone del successo, oggi la Blue Byte fondata fra gli altri dallo stesso Patijnov ha riottenuto i diritti di sfruttamento del concetto di Tetris, e Tetris Worlds ne è il primo risultato.

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La storia infinita


Giocabilità: variazioni sul tema

Ci sono tre modi fondamentali di giocare a Teris Worlds: lo story mode, l’arcade e il multiplayer. Lo story mode introduce una breve storia sul mondo dei Minos, una razza aliena di cubetti viventi! I curiosi esseri monooculari rischiano l’estinziano a casua dell’istabilità del loro pianeta, e devono colonizzare sei pianeti esterni che sono risultati abitabili al più presto possibile.
Lo scopo del giocatore è scegliere un pianeta e procedere alla sua terraformazione, per renderlo adatto alla creazione di una colonia di Minos.
La terraformazione avviene mediante il superamento di vari livelli di Tetris, e risulta graficamente nella modifica del paesaggio del pianeta, che diverrà progressivamente rigoglioso e lussureggiante.
La grande novità è che ogni pianeta presenta una variante originale del Tetris, proponendo per esempio di liberare lo schermo da strutture preesistenti che si vanno ad incastrare con i tasselli, oppure proponendo un effetto di gravità che fa cadere le porzioni di tassello che non si combinano nelle linee orizzontali.
La variante più curiosa per me è quella che vede i tasselli composti da parti di colore differenti, che a contatto con tasselli di analogo colore, si inglobano formando nuove e più grandi struttute, che risultano in bonus per il giocatore.
I mondi sono tutti affrontabili in ordine casuale e i progressi ottenuti nella terraformazione vengono salvati in modo da aggiornare una classifica assoluta e risultando nella modifica del paesaggio del pianeta, che ritroverete alla successiva partita.
La versione arcade ripropone un approccio più tradizionale, basato non su obiettivi ma sul massimo punteggio ottenibile prima di colmare lo spazio di gioco con i tasselli.
Infine il multiplayer: i giocatori si sfidano sugli stessi livelli contemporaneamente sullo schermo, ognuno impegnato nella propia porzione di gioco, questa volta fino a quattro giocatori contemporanei mediante il multitap.

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Il punto tecnico

Ottimo sotto il punto di vista delle scelte cromatiche, piacevole da guardare e stupendamente integrato da musiche ed effetti sonori ipnotizzanti, TW è un esempio di buona programmazione.
Qualche appunto si può forse fare sugli elementi 3D dei paesaggi terraformati, che non sono terribilmente riusciti, e lo stesso Mino, alter ego su schermo, è un poco spersonalizzato, non suscita simpatie particolari.
Ma questi sono dettagli che non distraggono più di tanto quanto invece funziona, e splendidamente, la grazia dei fondali animati e delle interfacce user friendly.
Ottimamente realizzate le classifiche di rendimento dei livelli, che sono essenziali in questo genere di giochi.
Unica nota stonata l’impressione che i caricamenti siano troppo lunghi per quel poco di grafica che viene immessa in memoria.

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Il dettaglio romantico

TW riesce tramite l’ambiente sonoro e l’interfaccia molto rilassante e amichevole a rilassarti, richiamando la magia dei grandi giochi degli anni ’80, quando l’utente anziche venire assalito da filmati 3D veniva cullato da pochi magici jingles ed essenziali effetti cromatici.
Chi come me ha passato serate a sospettare di mondi elettronici nascosti e vivi all’interno del propio Amiga capirà cosa intendo.

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Conclusione

Tetris Worlds è un tributo ad un classico, ma diversamente ai molti precedenti che ci sono stati negli anni passati, traspare subito un qualcosa di diverso, un affetto verso l’argomento che si traduce sullo schermo in piacevolezza pura.
Sfogliando i nomi del team di sviluppo si capisce perchè: Alexey Patijnov è uno dei game designer, e indubbiamente tratta il suo pupillo con tutte le coccole di una mamma premurosa, la dove tanti altri producer lo hanno schiavizzato facendone una facile macchina da soldi.
Se amate Tetris e non ne siete ancora saturi, io credo che questo sia il miglior Tetris disponibile in commercio, e con questo concludo.

Pro

• Ottimo ambiente sonoro
• Molto rilassante e facilmente approcciabile
• Variazioni della giocabilità ben riuscite
• E’ assuefacente come certi giochi degli anni d’oro

Contro
• Caricamenti lunghi
• La storia dei Minos potrebbe sembrarvi ridicola e forzata

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La storia infinita

Domanda: chi non conosce Tetris?
Nonostante le mani alzate dall’altra parte dello schermo siano al massimo tre o quattro in tutta Italia, per dovere di completezza, faccio un breve escursus sulla modalità di gioco di questo classico.
Tetris è un rompicapo basato sulla velocità di reazione, o meglio il rompicapo per antonomasia del genere, capace di trovare l’insperato connubio perfetto fra semplicità e infinita varietà nella dinamica dei livelli che coinvolge il giocatore a lungo termine.
Lo scopo del gioco è combinare fra loro una serie di tasselli di diversa foggia ma sempre basati sulla combinazione di quattro quadratini basilari, per formare delle linee complete sullo schermo che andranno a scomparire per lasciare spazio ai nuovi tasselli in arrivo.
I tasselli cadono dall’alto verso il fondo dello schermo e sono ruotabili a piacere per poterli incastrare nel modo voluto.
La fine del gioco avviene quando lo schermo si colma in verticale di tasselli senza che il giocatore riesca a completare nuove linee per liberare spazio.
Semplice? Appunto, la magia è tutta qui, e rassicuro i tre/quattro lettori di cui sopra che non si può fare a meno di esserne coivolti, provare per credere!