Il gioco
Vediamo subito come al solito quali sono le opzioni del menù principale che ci troviamo di fronte all’avvio del gioco:
Career Mode – E’ la modalità di gioco principale che permette di sbloccare le arene (infatti all’inizio del gioco potremo utilizzare solo la prima disponibile). Dopo aver selezionato lo skater e l’arena in cui giocare, possiamo finalmente partire. Notiamo subito che gli obiettivi per accumulare i Pro Points, che ci servono appunto come detto per sbloccare altre cose o per migliorare le abilità del nostro skater, rispetto all’episodio precedente del gioco, non ci vengono assegnati “tutti e subito” ma scorrazzando per l’arena troveremo dei personaggi (alcuni veramente stravaganti) che ci assegneranno varie missioni da compiere per accaparrarsi il tanto sudato Pro Point. Le “missioni” sparse per tutta l’area di gioco sono in tutto 16 per ogni livello, alcune più semplici e altre ovviamente meno: per farvi qualche esempio troverete altri skaters che vi chiederanno di battere il loro punteggio in un determinato tempo massimo oppure troverete persone che vi chiederanno di raccogliere con un unico trick le lettere C-O-M-B-O e poi altre ancore specie a seconda dell’arena di gioco in cui sarete impegnati (ad Alcatraz in una missione dovrete cercare di far evadere un ex-detenuto che si era perso).
Single Session – Qui invece, dopo aver selezionato skater e arena, dovrete cercare di effettuare il vostro miglior punteggio in 2 minuti di tempo massimo.
Free Skate – Siete solo voi e l’arena: nessuna missione da compiere, nessun limite di tempo.
Create-A-Skater – Una delle modalità più apprezzate dai giocatori dello scorso episodio, dove è stata introdotta. Create il vostro personaggio a vostra immagine e somiglianza e usatelo nelle altre modalità di gioco facendolo diventare un vero e proprio professionista.
Build Park – Anche su Xbox per la prima volta sarete in grado di costruire davvero il vostro “parco divertimenti”: potrete inserire rampe, ringhiere o tubature su cui fare dei grind, inserire piscine svuotate, autobus, gradinate o altro ancora con cui effettuare i trick più complessi e spettacolari.
Arene, personaggi e dintorni…
Per dovere di informazione mi sento di dovervi dire quali sono i 14 personaggi che potrete usare (e migliorare) nel gioco: Tony Hawk (ovviamente), Bob Burnquist, Steve Caballero (con tanto di chitarra elettrica), Harem Campbell, Rune Slifberg, Eric Hoston, Bucky Lasek, Bam Margera, Rodney Mullen, Chad Muska, Andrei Reynolds, Geoff Rowley, Elissa Steamer e Jamie Thomas; ad essi ovviamente vanno aggiunte altri 5 slot disponibili per inserire i personaggi da voi creati (ad esempio da me figura anche Lambo… hehehe… ma è scarso doh!).
Tornando a parlare di cose serie vi elenco ora le 9 arene disponibili (a cui va ne va aggiunta una decima, ossia quella da voi eventualmente creata): College, San Francisco, Alcatraz, Kona, Shipyard, London, Zoo, Carnival, Chicago.
Fase Tecnica
In THPS4 si nota, come già detto in precedenza, un netto miglioramente rispetto al suo precedente. I livelli sono incredibilmente vasti e si può interagire praticamente con qualsiasi cosa (anche se questa ultima in verità non è una novità). Le textures degli oggetti sono state perfezionate ed e totalmente scomparso qualsiasi cenno di aliasing su schermo; sono solo un po’ fastidiose e stonano un po’ con il resto alcune bitmap di oggetti come le foglie degli alberi specialmente quando ci si avvicina troppo. Sono state anche migliorate, a mio giudizio, le animazioni degli skaters durante le evoluzioni e tra le altre cose è da segnalare che il gioco non dà il minimo segno di rallentamento nemmeno quando si gioca in split screen.
Un ultimo cenno va fatto per quanto riguarda il lato sonoro: è da notare come le musiche presenti in THPS4 siano particolarmente azzeccate (tra i vari artisti spiccano AC/DC, gli Offspring, i Sex Pistols, gli Iron Maiden, Public Enemy e molti altri ancora per un totale di ben 35 brani) ma se in ogni caso non fossero di vostro gradimento potrete come ormai al solito utilizzare le colonne sonore salvate sull’hard disk della vostra Xbox.
Concludendo
Per finire mi sento di dire con tutta tranquillità che i programmatori della Neversoft hanno ancora una volta anche con Tony Hawk’s Pro Skater 4 colpito nel segno, migliorando il gioco, rendendolo ancora più divertente e vasto, il che sicuramente come minimo ne aumenta la longevità globale. Insomma il titolo si presenta sicuramente un must per tutti gli amanti del genere, specie per chi si era divertito con THPS3, e anche per chi non ha mai provato la serie: il divertimento sarà in ogni caso assicurato!
Introduzione
Era questa primavera che su Xbox arrivava Tony Hawk’s Pro Skater 3, un must per gli amanti del genere e non, ma purtroppo un gioco che ha avuto limitati tempi di sviluppo e che non era altro che praticamente una semplice conversione della versione PS2, sia pur con qualche miglioramento grafico e piccole innovazioni.
Ed è proprio oggi, 21 Novembre 2002, che arriva sugli scaffali dei nostri negozi la nuova versione, riveduta e ancor più migliorata, che sarà capace di assicurare diverse ore di gioco anche a chi non ama questa disciplina sportiva.