Questo è il Wii
Così come successo con l’episodio per DS, anche in questo caso a Wario Ware viene dato un compito di grande peso, sicuramente maggiore rispetto a quanto se ne possa dare inizialmente a questa folle collezione di minigiochi: sfruttare al meglio un nuovo ed innovativo sistema di controllo, rappresentando allo stesso tempo sia una sorta di “iniziazione” o comunque di allenamento all’uso dello stesso, sia un modo per esprimerne al meglio potenzialità e versatilità. Dopo averci insegnato ad usare stylus, microfono e doppio schermo del portatile, ecco quindi arrivare il capitolo Smooth Moves studiato e pensato appositamente attorno al controller del Wii. Per chi non avesse familiarità con la serie, basti sapere che Wario Ware è tra quanto di più demenziale e assurdamente geniale si possa trovare al giorno d’oggi nel panorama videoludico. Tenere in bilico in mano una scopa, infilare la dentiera in bocca alla nonna o un dito in un enorme naso, tagliare un tronco con una sega e salvare una fanciulla che sta precipitando da un palazzo sono solo una frazione delle cose che potrebbero capitarvi giocando a Smooth Moves, e tutte all’interno di una ventina di secondi. Mini (o meglio micro) giochi e ritmo forsennato, questi sono sempre stati gli ingredienti principali della produzione Nintendo, e che ovviamente continuano ad essere la base anche per questo nuovo capitolo. La struttura è rimasta pressochè invariata rispetto alle precedenti incarnazioni: all’interno di una mappa generale è infatti possibile puntare il wiimote su una serie di personaggi (sempre gli stessi, storici), per essere catapultati all’interno della storia e dei relativi minigames di ognuno di essi, per un totale complessivo di oltre 200. Questi ultimi, fortunatamente e a differenza del deludente capitolo per GC, sono praticamente tutti inediti e realizzati appositamente per il debutto su Wii. Ma la reale innovazione va ricercata -ovviamente- nell’utilizzo del controller, con il quale i designer si sono davvero sbizzarriti; consapevoli che adoperare il telecomando in un solo modo avrebbe prestato il fianco ben presto ad una ripetitività inevitabile, hanno ben pensato di lasciare libera la fantasia dando vita a circa 20 diverse maniere per impugnare il wiimote, e di conseguenza di sfruttarlo nei contesti ludici presenti. Qualche esempio? Provate ad utilizzarlo come se fosse un manubrio di una bicicletta, o il volante di un’auto, o ancora appoggiatelo al naso come una proboscide di un elefante, o sul palmo della mano a mo’ di vassoio, o tra 2 dita come se giocaste a freccette, o ancora in verticale come un ombrello, oppure tenetelo accanto al fianco come una spada di un samurai... e via dicendo. Ogni volta che un nuovo metodo di controllo viene scoperto, esso è poi accompagnato da una breve descrizione recitata da una impagabile voce pacata e monocorde, che nella sua serietà contrasta con l’assurdità di ciò che descrive. La varietà dei modi di adoperare il controller è senza dubbio il punto di forza principale di Smooth Moves; malgrado la maggior parte delle posizioni che è richiesto di assumere non siano realmente obbligate (poggiare il controller sul naso come imposto o tenerlo in mano normalmente porta lo stesso effetto in termini pratici, solo per fare un esempio), l’efficacia, il divertimento e l’effettivo peso specifico che questo “sforzo fisico” e questo continuo cambio di posizioni porta con sé spinge il giocatore ad attenersi strettamente alle indicazioni su schermo.
It’s-a-me, Wario!
Il punto di maggiore forza di Smooth Moves è però anche origine di una debolezza; può capitare infatti che passando il wiimote da una posizione all’altra, nella fretta e nel ritmo dell’azione, quest’ultimo perda il corretto puntamento e il relativo rilevamento su schermo. Considerato i 4-5 secondi che costituiscono ogni minigioco, è facile capire come questi incidenti di percorso possano diventare spesso fatali per determinare le sorti di una partita. Un difetto questo, se così vogliamo chiamarlo, che certamente non si può imputare strettamente al prodotto in sè ma che costituisce comunque un piccolo ma fastidioso ostacolo soprattutto quando magari si sta tentando di battere il proprio record personale coi minigames che scorrono a velocità folle uno dopo l’altro. Ed è un peccato anche che la modalità principale in singolo duri davvero pochissimo, con 3 orette per sbloccare tutti i personaggi e poco più per avere disponibili anche gli extra. Certamente lo stimolo non si concluderà in quel momento, dato che rigiocare gli stage in modalità maratona è sempre stato il reale fulcro della serie; sta di fatto che qualche contenuto in più non sarebbe certamente stato fuori luogo. Ma tutto sommato i difetti di Smooth Moves finiscono qui, perchè giocarci è davvero semplicemente uno spasso. Ovviamente dal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte ai minimi storici, ma l’utilizzo di una grafica stilizzata è sempre stato elemento distintivo e punto forte della serie. Ciò nonostante non mancano una miriade di richiami a grandi classici Nintendo, come Metroid, Zelda, Animal Crossing, Mario bros e via dicendo, la maggior parte con citazioni degli episodi per GC. Ovviamente è presente una modalità multigiocatore, che permette a fino a 12 amici di sfidarsi in 4 varianti, tutte accomunate dalla necessità di utilizzare un solo wiimote e passarselo di mano in mano. Una soluzione, questa, che contribuisce a scatenare ilarità e a rendere le cose ovviamente più complicate; ovviamente scordatevi però di poter utilizzare il laccetto tanto pubblicizzato da Nintendo... riuscire a toglierselo e farlo indossare dal proprio compagno nell’arco dei pochissimi istanti che separano un minigame dall’altro sarebbe davvero troppo. Benchè soddisfacente, il multiplayer di Wario Ware per Wii resta comunque sviluppato in maniera piuttosto superficiale, limitandosi salvo rari casi a fare il “compitino” senza sorprendere.
Commento
Smooth Moves è senza dubbio tra i migliori episodi della serie Wario Ware, secondo forse solo al clamoroso Twisted per GBA; malgrado abbia avuto sicuramente i suoi alti e bassi, è incredibile come i programmatori di Nintendo siano sempre riusciti a trovare nuove idee per riproporre una formula che, sostanzialmente, è rimasta immutata nel corso degli anni. Andando oltre i limiti fisiologici del wiimote, Smooth Moves riesce a sorprendere anche il giocatore esperto, sospingendo verso nuove vette l’ironia e la demenzialità che hanno da sempre constraddistinto il brand in questione. Detto questo, affermare che questa ultima incarnazione sia priva di difetti è forse eccessivo: oltre ad essere fin troppo breve in singolo (nonostante l’elevatissima rigiocabilità) e dotato di un multiplayer leggermente deludente, in chi ha seguito la serie fin dagli esordi potrebbe forse sorgere il desiderio di assistere ad un passo in avanti non solo nel sistema di controllo, ma anche nella struttura di gioco. Sarà per il prossimo capitolo?
Pro
- Wiimote utilizzato alla perfezione
- Delirante e divertente come e più di prima
- Rigiocabilità eccezionale
- Sbloccare tutto è questione di poche ore
- Multiplayer migliorabile
- E’ forse ora di rinnovare qualcosa?
Chi l’avrebbe detto che quel bizzarro e delirante esperimento chiamato Wario Ware Inc.: Mega Microgame$, uscito nei primi mesi del 2003 su GBA, sarebbe diventato in pochi anni una serie trasversale capace di toccare tutte le console Nintendo? Eppure è stato così, con Twisted! sempre su GBA, Mega Party Game$ su GC, Touched! su DS e ora con questo Smooth Moves per il neonato Wii. Una sovraesposizione del genere avrà intaccato oppure no il fascino (ehm) dell’antieroe per eccellenza? Scopriamolo assieme...