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Fase di creazione del personaggio
Il gioco si presenta su un unico CD, con manuale di 68 pagine a seguito. Io posseggo la versione americana, che è corredata di una utilissima e ricca reference card che non so se presente nella versione italiana, che peraltro si avvale della localizzazione del manuale ma non del gioco, che rimane in inglese.
L’installazione occupa la discreta quantità di 830Mb di spazio su disco, andando inoltre a creare una directory sotto “Documenti” nel quale salvare le partite, i file di inizializazzione e quant’altro, come peraltro sembra la moda del momento, adottata anche da Dungeon Siege.
L’introduzione, di discreta fattura, ci presenta l’incessante lavoro dei fabbri nella costruzione di armi per la guerra imminente e ci fa immediatamente capire quale sarà il nostro compito generale nel gioco.
Il menù iniziale, caratterizzato da icone gigantesche, presenta le opzioni possibili: campagna, skirmish, multiplayer, editor, tutorial e le immancabili options.
Naturalmente dopo aver settato adeguatamente il gioco mi sono gettato nella campagna, aspettandomi di veder partire il classico filmato in full-motion che tratteggiava la storia di chissà quale popolo aggredito da chissà qual altro, ma sono stato piacevolmente smentito da una fase di creazione del personaggio che nulla ha da invidiare a molti giochi di ruolo!
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Battle-tested Heroes, Raise Up!
L’intera campagna di gioco infatti non è caratterizzata da un filone narrativo che ci conduce di missione in missione alla sconfitta del nostro nemico storico di turno, bensì consiste in una vera e propria campagna di conquista militare del continente di Etheria contro altri sette agguerritisi avversari che intendono fare esattamente la stessa cosa!
Il nostro apporto di generale inoltre non è caratterizzato dalla classica struttura di deus ex machina propria di tutti gli RTS in circolazione, ma bensì ci vede protagonisti sul campo della lotta all’ultimo sangue nei panni di un eroe la cui costruzione e caratterizzazione è completa ed appagante.
Inizialmente dovremo scegliere quale razza impersonare, la razza del nostro eroe sarà la stessa del popolo che guideremo. Le differenze sono molte, passiamo dagli umani agli elfi degli alberi, elfi alti e elfi oscuri, nani, minotauri, demoni e quant’altro per un totale di ben dodici razze.
La scelta dev’essere fin da subito oculata poiché sono sostanziali le differenze fra le razze, con una caratterizzazione che si avvicina di molto al prossimo Warcraft III.
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Battle-tested Heroes, Raise Up!
Sono quattro le caratteristiche fisiche del nostro eroe, che rispecchiano quelle che saranno le caratteristiche generali del nostro popolo: forza, destrezza, intelligenza e carisma. L’associazione di queste determina il grado di bravura nelle dieci abilità del nostro eroe, un alta forza e destrezza determina un alto ammontare di salute, così come la destrezza e il carisma determinano il morale.
Ogni razza parte con attributi fisici prestabiliti, i demoni saranno fortissimi ma poco agili, al contrario degl’elfi alti, molto intelligenti e agili. Come potete vedere si sta parlando della creazione del personaggio come se fosse un RPG classico!
Una volta scelto il personaggio ci verrà mostrata la mappa del mondo di Etheria, con il focus sul nostro castello. La mappa è divisa in 64 territori, dodici dei quali occupati dai relativi castelli per ognuna delle razze. Il nostro compito sarà quello di conquistarne almeno 47 aggiudicandoci quindi il potere del continente.
In questa fase prettamente strategica dovremo decidere quale territorio attaccare e quale strategia ad ampio respiro adottare, una volta deciso il territorio eccoci entrare nel vivo del gioco, sul campo di battaglia!
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The forest gains my skill
Diciamocelo subito, così ci leviamo il dente e non ci pensiamo più, la grafica di Warlords Battlecry II, non è nulla di eccezionale, anzi a dirla tutta è simile come qualità a quella di Warcraft II.
Si c’è qualche effetto luminoso e particellare in più, ma in generale non è sullo stupore degli effetti speciali che si poggia il titolo Sono quindi avvertiti gli amanti dei giochi in 3D dall’alto numero di poligoni, qui l’attenzione non è sul superficiale, i punti di forza del titolo sono la profondità strategica, l’intelligenza artificiale raffinata e l’incredibile ventaglio di opzioni strategiche.
Ma andiamo con ordine, all’inizio di ogni missione partiremo con il nostro immancabile eroe ed uno sparuto gruppetto di soldati che ci saremo portati dietro, intorno a noi vedremo delle miniere, esse saranno di quattro tipi: oro, ferro, pietra e minerali.
Da bravi generali di armata non dovremo preoccuparci di muovere ogni singolo insignificante minatore, basterà convertire le miniere attraverso una particolare funzione dell’eroe per rendere costante l’afflusso dei beni nelle nostre casse.
Non per tutte le razze l’importanza delle risorse è identico, ciò che per una razza è indispensabile per un’altra invece è inutile, starà quindi a noi conoscere le peculiarità della nostra razza e dell’avversario di turno nello scenario per poter massimizzare le entrate del nostro materiale e intralciare in tutti i modi l’estrazione del bene più prezioso all’avversario.
Una volta assicurataci un’entrata minima di risorse sarà ora di costruire il nostro castello.
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The forest gains my skill
Questa è la nostra sede operativa, fungerà da magazzino e più la miglioreremo e più saranno ampie e articolate le nostre possibilità di miglioramento degli ulteriori edifici e truppe.
La tipologia degli edifici edificabili e delle truppe arruolabili è estremamente vario da razza a razza. Ognuna avrà accesso a particolari edifici, ogni razza avrà accesso a particolari truppe proprie, mai paragonabili fra loro.
La differenziazione fra le razze raggiunge qui il suo culmine, costringendoci a modificare radicalmente il nostro modo di combattere e le nostre tattiche da razza a razza, oltre che costringerci a conoscere profondamente le nostre capacità e peculiarità.
Per fare un esempio la strategia degli elfi sarà più incentrata sul sabotaggio delle linee di rifornimento e su uno stile di guerra basato sulla guerriglia, al contrario dei demoni il cui stile cercherà lo scontro in campo aperto per via della loro superiore forza ed anche lentezza. Come se non bastasse il tutto è impreziosito da una tale quantità di opzioni strategiche da far impallidire qualunque RTS presente sul mercato. Per fare degli esempi, le formazioni disponibili per le nostre truppe saranno ben 8, il tipo di comportamento che le nostra truppe dovranno tenere andrà scelto da un elenco di ben 13 opzioni, quando dovremo riparare un edificio potremo scegliere se farlo con calma spendendo poco o velocemente spendendo tanto e così via in un susseguirsi di decisioni.
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The Dwarf’s Riddle
Durante lo svolgimento della nostra missione di assoggettamento del nemico, allo svanire della nebbia di guerra, appariranno ai nostri occhi dei piccoli templi a cui solo un eroe avrà accesso.
Ogni scenario è impreziosito da sotto quest che ne variano lo svolgimento, esse potrebbero essere la risoluzione di un enigma o una prova di forza e il raggiungimento del risultato potrebbe assicurarci l’aiuto di valide ed esperte truppe oppure un raro artefatto. Il nostro eroe sarà infatti munito di paper doll con la possibilità di indossare svariati artefatti e custodirne nello zaino altri quattro.
Gli artefatti aumentano le nostre caratteristiche o le nostre skill, aumentabili anche all’avanzamento di livello con la classica formula della spesa di punti esperienza.
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The Dwarf’s Riddle
All’avanzare di livello inoltre dovremmo decidere quale professione far fare al nostro eroe, per permettergli in seguito di specializzarsi nella via prescelta sempre di più. Infatti se lo faremo diventare un guerriero egli potrebbe successivamente divenire un combattente, barbaro o ranger, con relativa differenza in aumento delle caratteristiche che ogni professione porta con se.
Nel caso lo facessimo diventare un mago, decisione assai azzeccata nel caso foste un elfo, avrete accesso ad un ampio e nutrito ventaglio di magie castabili in combattimento divise in ben 11 differenti scuole di magie che variano dalle magie di guarigione a quelle del chaos, ognuna con 10 incantesimi castabili.
In conclusione
Un’incredibile ventaglio di decisioni da prendere basandosi su un’incredibile quantità di opzioni strategiche differenti, che variano dallo sviluppo del proprio eroe ne più ne meno come si stesse giocando ad un RPG, alla incredibile differenziazione delle razze e delle possibilità tattico strategiche attuabili.
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In conclusione
Non mi è ancora capitato giocando di pensare “vorrei fare questa cosa, ma non posso”, un gioco completo, coadiuvato da un’interfaccia immediata e completa e da una intelligenza artificiale allo stato dell’arte. A tal proposito voglio portarvi un esempio, stavo vincendo, iniziando la distruzione della cittadella avversaria il nemico invece di incaponirsi in un’inutile difesa ha raccolto le sue truppe rimastegli e aggirandomi è andato direttamente ad attaccare la mia cittadella praticamente sguarnita, costringendomi ad una frettolosa ritirata per difendermi e dandogli il tempo di riparare gli edifici e continuare la lotta! Un applauso alla SSG per averci ancora una volta donato una AI dal comportamento quasi umano!
Warlords Battlecry II ha il dono di tenerti incollato per ore, dimostrando una personalità e una profondità che molti giochi presenti e futuri possono solo sognarsi.
A qualcuno potrebbe non piacere la mancanza di una storia che leghi le missioni della campagna, ma non si può negare al titolo una invidiabile longevità grazie all’opzione dello skirmish completamente configurabile in ogni suo aspetto, al multiplayer e all’editor di scenari.
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In conclusione
Un gioco lento, non certo un click-fest selvaggio, che fa della profondità e duttilità strategica il suo punto di forza.
Peccato per l’aspetto grafico così palesemente antiquato che non rende assolutamente giustizia al titolo, insieme ad un reparto sonoro decisamente anonimo, anche se dalla versione 1.03 configurabile con l’aggiunta di musiche proprie, o addirittura scaricabili dal sito della SSG ( www.ssg.com.au ) sotto forma di nuove colonne sonore aggiungibili a quella originale.
Se non siete soddisfatti della semplice formula strategica dei titoli Blizzard o Westwood dovreste darci un’occhiata, poiché non troverete sul mercato italiano un RTS all’insieme così godibile e profondo.
Voto:
Presentazione: 5
DvD-Box e mancata localizzazione del titolo non possono certo far piacere al pubblico italiano e sminuiscono oltremodo un titolo che andrebbe valorizzato in ben altra maniera.
Grafica: 6
Appena sufficiente, il suo lavoro lo fa ma nulla più, davvero un peccato, se fosse stata più gradevole questo gioco avrebbe potuto rivaleggiare con i pesi massimi.
Sonoro: 6
Anche questo reparto raggiunge appena la sufficienza per via di un reparto sonoro decisamente anonimo. Senza infamia e senza lode la colonna sonora si fa ascoltare ma non ne rimane memoria.
Gameplay: 8
Un ottimo gameplay grazie ad una formula strategica che unisce alla perfezione elementi propri dell’RPG classico ad un impianto strategico e tattico di tutto rispetto. Curato nei minimi dettagli, profondo e stimolante vi terrà incollati per ore ad elaborare strategie di conquista sulla mappa di Etheria.
Verdetto finale: 80
Se cercate un gioco che vi stimoli e vi sfidi in virtù della sua intelligenza artificiale e della sua profondità strategica, l’avete trovato. Questo gioco diverte e coinvolge con il suo stile lento e meditativo, peccato per la grafica ed il sonoro decisamente non al passo con i tempi. Se fosse uscito un paio di anni fa allora forse sarebbe questo il titolo di riferimento per gli RTS di stampo fantasy.
Informazioni generali
Confezione : DVD-Box
Manuale : Cartaceo, 68 pagine in italiano
Numero CD : 1
Localizzazione : Gioco in Inglese, Manuale in Italiano
Informazioni tecniche
Versione testata : 1.03
Configurazione computer di prova : AMD Athlon 900Mhz, 512Mb Ram, GeForce 2 MX 400
Stabilità : Ottima
Link Utili
Sviluppatore : https://www.ssg.com.au/
Produttore - Distributore : https://www.ubisoft.it/
Sito ufficiale : https://www.warlordsbattlecry2.com/
Sito utile : https://www.strategyplanet.com/wbc/
Introduzione
Vidi per la prima volta l’argenteo logo della SSG (Strategic Studies Group) molto tempo fa, quando caricai il mitico dischetto di Warlords dentro il mio fidato Amiga 1200.
Allora Warlords fu per me un’autentica rivelazione, l’unico incontrastato re dei giochi strategici a turni di stampo fantasy, presentava già allora novità e innovazioni a non finire, oltre che eccellere ad un livello allora impensabile nella intelligenza artificiale, vero punto di forza da sempre della serie Warlords.
La SSG sta ora preparando il quarto episodio della serie storica di Warlords, dopo un excursus nel mondo degli RTS con la serie parallela Battlecry, giunta da poco al secondo episodio.
Andiamo quindi a vedere se la SSG, maestra della struttura a turni nei giochi strategici, è riuscita a realizzare un valido avversario al predominio quasi esclusivo di Warcraft nel panorama degli RTS di stampo fantasy, magari rosicchiando un pochino il seguito che il titolo della Blizzard ha sempre avuto.