Se c'è un elemento fondamentale che non dovrebbe mancare in alcuna esperienza legata a Star Wars, è senza dubbio l'autenticità. Prima ancora dei traguardi tecnologici, dei combattimenti con le spade laser, degli inseguimenti a bordo di speeder bike e delle battaglie spaziali, c'è la sensazione di ritrovarsi completamente sommersi all'interno dell'immaginario di Guerre Stellari. Riuscire a restare fedeli al franchise di Lucas è un obiettivo prioritario per DICE, ma quando Electronic Arts ha (finalmente) mostrato il gameplay di Star Wars: Battlefront all'E3 2015, c'è stata una perturbazione nella community di fan. Questa volontà di ricreare la galassia lontana lontana si percepiva anche nello stand in fiera, allestito per assomigliare alla Base Echo sul pianeta Hoth. Così, mentre qualcuno si scatta un selfie accanto a una riproduzione di C-3PO e qualcun altro cerca di non scivolare sul pavimento bianco e ricoperto dalla neve finta, un messaggio dell'ammiraglio Ackbar ci avverte dell'imminente arrivo delle forze imperiali. Ci sediamo, DualShock 4 tra le mani, e dopo un salto nell'iperspazio ci troviamo su un pianeta ghiacciato molto familiare.
Da Hoth a Tatooine, abbiamo provato finalmente l'atteso Star Wars: Battlefront all'E3 2015
Feccia ribelle
Già mostrata durante la conferenza stampa di Electronic Arts, la prima prova pubblica di Star Wars: Battlefront ricreava la battaglia di Hoth, la disastrosa sconfitta dei Ribelli vista ne l'Impero Colpisce Ancora. In un intenso 20 contro 20, la modalità scelta è ancora una volta Walker Assault. Per gli imperiali, l'obiettivo è quello di scortare dei giganteschi AT-AT fino a distruggere il generatore degli scudi deflettori, mentre i ribelli, ovviamente, devono organizzarsi per fare a pezzi i camminatori prima che sia troppo tardi. Bisognerà quindi trovare dei radiofari, prenderne il controllo e richiamare il supporto aereo. Solo quando gli Ala-Y avranno abbattuto le difese degli AT-AT sarà possibile danneggiarli a suon di blaster, razzi e colpi di torrette.
Avevamo già visto la modalità Walker Assault durante la Star Wars Celebration, ma gli angusti boschi di Endor lasciano ora spazio a una mappa enorme e aperta, in cui le strette trincee nella neve aiutano a stento a nascondersi dalla vista dei soldati nemici. Imbracciamo il fucile blaster, e nell'arco di pochi secondi facciamo fuori uno snowtrooper e vediamo un caccia TIE e un Ala-X che ci sfrecciano a pochi metri dalla testa. È in quel momento esatto che è scattata la scintilla: quello è Star Wars; e noi ci siamo dentro fino al collo. Dagli effetti sonori ai dettagli dell'ambientazione, passando per l'intensità della battaglia: tutto è estremamente fedele alla trilogia classica, facendo venire brividi lungo la schiena quando si passa sotto le zampe metalliche di un AT-AT o quando si pilota per la prima volta un caccia. Cominciamo a giocare con i gadget che gli sviluppatori ci hanno messo a disposizione: con un colpo di jetpack ci ritroviamo su una sporgenza più elevata, usiamo il lanciarazzi per mettere K.O. un AT-ST, ma dopo aver attirato l'attenzione attiviamo uno scudo di energia e lanciamo un detonatore termico per eliminare un paio di soldati nemici nascosti in trincea. A pochi minuti dalla fine del match, riusciamo finalmente a salire a bordo di uno snowspeeder, notando con piacere che non c'è bisogno di una licenza di volo intergalattico per divertirsi. Una volta agganciato un arpione a una zampa dell'AT-AT appare un indicatore sullo schermo, facendo partire una sorta di piccolo minigioco in cui eseguire dei giri sempre più stretti. L'assenza di battaglie spaziali come quelle viste in Battlefront 2 ha fatto tanto discutere nelle ultime settimane, ma la verità è che, una volta nel mezzo dell'azione, non se ne sente affatto la mancanza. Con quaranta persone nella stessa mappa, l'azione risulta intensa e compatta, senza alcun tempo morto: per DICE sarebbe molto più difficile assicurare questo stesso bilanciamento se avesse permesso a una manciata di giocatori di lasciare l'atmosfera e farsi una scampagnata tra le stelle. Il nuovo Battlefront ha chiaramente l'impronta di DICE, ma non si limita a essere un semplice reskin di Battlefield, differenziandosi invece in tanti piccoli aspetti di design. Diversi gadget hanno un cooldown che spinge a scegliere bene quando utilizzarli, mentre le armi da fuoco, pur non restando mai a secco di proiettili, si surriscaldano molto presto, costringendo così a dosare bene le singole raffiche. In generale, l'esperienza ci è sembrata molto più precisa, fluida e divertente che in qualsiasi altro sparatutto ambientato nell'universo di Star Wars.
Missioni
All'E3 2015, Patrick Bach di DICE ha confermato che Star Wars: Battlefront offrirà quattro diverse tipologie di missioni, da giocare in solitaria o in compagnia di un amico: Survival, Battle, Heroes Battle e Trials. Fatta eccezione per la prima, tuttavia, Bach non ha voluto diffondere ulteriori dettagli, sebbene è facile supporre che Heroes Battle sarà un'opzione interamente dedicata all'utilizzo degli eroi.
L'orda di Tatooine
In un'area differente dell'E3, abbiamo avuto modo di provare anche la modalità Survival, una delle quattro tipologie di Missioni che sarà possibile giocare in single-player o in compagnia di un amico [vedi box Missioni]. Esattamente come mostrato durante la conferenza Sony, la demo era stavolta ambientata tra i canyon di Tatooine, e ci ha visti impegnati ad affrontare diverse ondate di soldati imperiali di difficoltà sempre crescente. Si tratta di una sorta di modalità Orda in salsa Star Wars, in cui sopravvivere agli attacchi di assaltatori imperiali, AT-ST e caccia TIE, a volte proteggendo dei gusci di salvataggio.
Anche in questo caso, la miscela di numerosi dettagli visivi, le animazioni dei personaggi e gli effetti sonori autentici rappresentano una vera delizia per qualsiasi fan di Guerre Stellari. Nel mezzo della nostra prova siamo stati interrotti dall'inconfondibile rumore dei passi di un AT-ST, costringendo noi e il nostro compagno a trovare un riparo e preparare una strategia difensiva. Pur essendo una versione alpha, Star Wars: Battlefront si è presentato tecnicamente molto avanzato, sebbene necessiti ancora di diverso lavoro. Parte dell'HUD sembra ancora provvisoria e probabilmente verrà sostituita nella versione finale, mentre il frame rate appare decisamente meno fluido durante una sessione in split-screen. Verso la fine della demo, la musica ha cambiato d'intensità, mentre abbiamo notato uno Star Destroyer precipitare verso la superficie del pianeta. Si tratta di un concept che il team di sviluppo ha battezzato Battle Beyond, e che aiuta a rendere l'esperienza ancora più coinvolgente. Durante una battaglia ci saranno dei dettagli visivi e sonori che suggeriranno quale delle due fazioni sta vincendo: un vantaggio schiacciante degli assaltatori potrebbe, ad esempio, far comparire un imponente Star Destroyer nel cielo, accompagnato dalle note della marcia imperiale. Insomma, a cinque mesi dall'uscita del gioco abbiamo ancora molti interrogativi in attesa di risposta, con modalità, eroi e dettagli ancora tutti da svelare. Di sicuro l'assenza di una vera campagna single player sarà un disincentivo per chi non è interessato al gioco cooperativo o competitivo, eppure quello che abbiamo visto finora è bastato a confermare Battlefront come una delle esperienze più promettenti dell'anno, e il gioco di Star Wars più coinvolgente e autentico da diversi anni a questa parte.
CERTEZZE
- È Star Wars fino al midollo
- Esperienza intensa e ben bilanciata
- Effetti sonori stellari
DUBBI
- Da verificare la varietà delle Missioni
- Da ottimizzare la co-op in locale