Nel 2006 il primo Gears of War ha rivoluzionato letteralmente gli sparatutto in terza persona, introducendo tutta una serie di elementi tecnici e di gameplay capaci di farlo diventare in breve tempo come il punto di riferimento di genere e di fargli conquistare il pubblico di appassionati, dando di fatto vita a una delle trilogie (escludendo lo spin-off Judgment) più significative degli ultimi anni nella gamma degli shooter d'azione. Passata definitivamente dalle mani di Cliff Bleszinski e di Epic Games a quelle di Microsoft, il franchise è pronto a riprendere il suo cammino sulla nuova generazione di console con Gears of War 4, titolo in lavorazione per Xbox One presso gli studi di The Coalition. A questo team con sede a Vancouver, in Canada, la compagnia di Redmond ha infatti affidato il compito di rinnovare la serie sotto la supervisione del veterano della saga Rod Fergusson, che è stato produttore esecutivo e direttore di produzione dei primi Gears of War. Se ci riusciranno o meno non possiamo ancora saperlo, nel frattempo però vediamo di fare il punto della situazione.
Gears of War 4 segnerà un nuovo inizio per la serie, ma lo farà guardando al passato o al futuro?
Nuovi orrori, nuovi eroi
Chiuse le vicende di Marcus Fenix e della Squadra Delta, per Gears of War è arrivato dunque il momento di voltare pagina e di guardare in avanti, cercando nuovi eroi e nuove storie da raccontare. Il suo universo del resto è abbastanza ampio e variegato da permettere agli sviluppatori di immaginare altri scenari nei quali ambientare i futuri titoli della saga. Come quelli cupi e bui nei quali si troveranno probabilmente ad agire JD e Kait, due giovani combattenti apparentemente senza molta esperienza - almeno se paragonati a Marcus e Dom - che dovrebbero essere i protagonisti del nuovo capitolo della serie. Sono infatti loro i personaggi che abbiamo visto all'opera nel trailer con scene di gameplay all'ultimo E3 di Los Angeles. E la loro presenza sembra proprio confermare la volontà degli sviluppatori di tentare nuovi percorsi narrativi che si rispecchino poi anche nella giocabilità.
Una coppia di "reclute" offrirà infatti a The Coalition nuovi spunti per proporre agli utenti un'esperienza rispettosa sì del franchise, ma al contempo anche innovativa grazie a "una storia dotata di una narrativa maggiormente elaborata, ambigua e aperta all'interpretazione". A sentire Rod Fergusson e alcuni dirigenti di Microsoft, Gears of War 4 sembrerebbe essere stato studiato per non risultare solo spettacolare, ma misterioso e oscuro. Un'esperienza molto intima, personale, in grado di evocare nei giocatori paure ancestrali - come quella per l'uomo nero - e ricollegarsi in qualche modo ai sapori del primo capitolo, dove le Locuste rappresentavano una novità per lo spettatore, ed erano pertanto in grado di generare timore. Almeno prima di traslare la formula in un conflitto di proporzioni epiche, come nei seguiti. Come scritto prima, la nuova storia andrà a influire anche sul gameplay, per esempio con la reintroduzione di una modalità co-op a due giocatori. Se molti elementi rimarranno poi uguali a quelli che gli utenti hanno imparato a conoscere negli anni scorsi, insomma, altri sono destinati a cambiare e a rinnovarsi. Sempre per fare un esempio, nel video dell'E3 abbiamo notato come il passaggio da un'arma all'altra, a meno di cambiamenti nei diversi mesi che ancora ci separano dall'uscita dal gioco, e in generale la gestione dell'armamentario nel corso della partita sarà esattamente quello di sempre, col cambio che avverrà grazie alla croce direzionale per selezionare rapidamente uno dei quattro diversi "strumenti" da guerra che il videogiocatore potrà portare con sé. Di contro ci è parso ad occhio di notare un miglior sistema di controllo dei personaggi, i quali poi avranno certamente un impatto meno deciso e sicuro sulle battaglie rispetto ai più scafati Marcus e soci; inoltre dovranno vedersela con una nuova tipologia di nemici. Questi ultimi, a quanto sostengono gli sviluppatori, saranno caratterizzati da un'intelligenza artificiale che dovrebbe essere adeguata alle aspettative dei giocatori. Grazie alla maggiore potenza di calcolo di Xbox One, infatti, sembra che compagni di battaglia e avversari saranno caratterizzati da una certa capacità analitica, tale da consentirgli di variare i loro pattern di attacco in funzione di quanto "vedranno" o percepiranno sul campo. Se fosse vero, l'implementazione di un'intelligenza artificiale più sofisticata implicherebbe delle battaglie sempre diverse fra loro, e potrebbe rendere l'esperienza assolutamente epica. Se poi ai personaggi verrà concessa una certa libertà di interazione con l'ambiente, con la possibilità di poter influire per esempio sulla stabilità di alcune strutture e vederle quindi collassare sulle unità nemiche o consumarle, costringendo in taluni momenti a cambiare riparo prima dell'inesorabile fine, allora il quadro tattico degli scontri subirebbe un ulteriore step evolutivo verso l'alto.
Il multiplayer
Il multiplayer online è un elemento imprescindibile per il successo di molti videogiochi e Gears of War non è da meno. Delle modalità e delle particolarità in generale di questa funzione nel nuovo capitolo non sappiamo praticamente nulla, se non qualche vaga informazione sulle mappe emersa durante una sessione di domande e risposte tenutasi nella cornice delle finali della prima stagione della Gears of War ESL Gaming League. È in questo contesto che il lead multiplayer designer di Gears of War 4, Ryan Cleven, ha parlato del loro processo di creazione, sottolineando come il primo punto nella loro ideazione è quello di documentarsi accuratamente circa i capitoli precedenti della serie, che vogliono capire a fondo così da poter costruire su quanto già fatto e apprezzato in passato.
Poi è fondamentale giocare e provare con mano ciò a cui si sta lavorando. In estrema sintesi, il processo produttivo di una mappa nasce da un'idea di base e viene trasformato solo dopo in una bozza tridimensionale, utilizzata poi per testare la funzionalità del gameplay. A quel punto si passa alla validazione, una corposa fase di rifinitura in cui si mettono insieme i feedback di tutti i tester per arrivare all'approvazione della mappa. The Coalition ha parlato pure di Gears of War: Judgment, dicendo di aver imparato molto da quell'episodio sia in positivo che in negativo, dalle cose che funzionavano e da quelle invece che non sono state ben accolte dagli utenti. Lo stesso Rod Fergusson ha detto che Judgment è stato un esperimento importante per capire cosa succede a una serie quando si apportano delle sostanziali modifiche al gameplay. Tuttavia sono molti i fan che sperano che il team di sviluppo tragga ispirazione, e tanta, anche da Gears of War 2 per certe meccaniche. Ad ogni modo noi siamo fiduciosi che il prossimo titolo della saga possa rappresentare davvero un nuovo inizio positivo per il franchise: Microsoft ha fatto sapere attraverso il corporate vice president of marketing, Mike Nichols, che la beta di Gears of War 4 arriverà a primavera 2016, mentre il gioco vero e proprio è atteso per fine anno. Dal canto nostro non vediamo quindi l'ora di poterci mettere le mani un po' prima, per poterlo finalmente testare a dovere e verificare che tutto sia esattamente come auspicato dai fan.
CERTEZZE
- Comparto tecnico all'altezza delle potenzialità di Xbox One
- Trama e situazioni in grado di evocare paure ancestrali come nel primo Gears of War
- Modalità co-op per due giocatori
DUBBI
- I nuovi personaggi riusciranno a sostituire Marcus e Dom nei cuori dei fan?
- Comparto multigiocatore tutto da scoprire