Immaginate di essere stati condannati a morte. Non importa se siete colpevoli o meno, cosa sareste disposti a fare per evitare d'incontrare la donna con la falce? La risposta arriva con Bohemian Killing, curioso gioco indipendente sviluppato da The Moonwalls, studio "one man army" dietro il quale si nasconde il polacco Marcin Makaj, che dopo aver fallito con il crowdfunding ha trovato il supporto di IQ Publishing ed è approdato su Steam. Dunque, raccogliete tutte le vostre nozioni di legge, mettete da parte il vostro senso di giustizia e preparatevi a difendere la vita, testimonianza dopo testimonianza.
Bohemin Killing: un geniale titolo in cui dovremo fare di tutto per evitare la condanna a morte
Una lama nel buio
Il gioco inizia senza tanti compromessi, mettendovi subito nei panni dell'assassino e facendovi vivere il momento esatto in cui viene commesso l'omicidio della povera Marie Capet, brutalmente pugnalata nell'Hotel Caucasus, in una stanza prenotata a nome di Alfred Ethon. Ethon è un giovane inventore di origini gitane, un uomo che si è fatto largo nella società grazie al proprio genio, un simbolo della Parigi di fine diciannovesimo secolo a cui lo sviluppatore ha aggiunto un tocco vagamente steampunk.
Ethon purtroppo è anche il principale indiziato per l'omicidio e si ritrova di fronte alla corte armato solo della propria parlantina per evitare la ghigliottina. Per salvarsi la vita dovrà giocare al gatto col topo con la corte, sconfessando le testimonianze, offrendo valide motivazioni alle proprie azioni, depistando, accusando o magari fingendosi pazzo. La scelta su come procedere spetterà a voi, l'unica cosa importante è che la storia che racconterete appaia plausibile e che riusciate a salvarvi la pelle, udienza dopo udienza, fino al verdetto finale. Bohemian Killing è una sorta di incrocio tra Phoenix Wright e Gone Home, il gioco infatti si svolge completamente in prima persona e su due linee temporali differenti: il presente, in cui assisterete al processo e vivrete i vostri giorni di prigionia, e il passato, in cui dovrete muovervi all'interno dell'hotel Caucasus, raccontando la vostra storia, interagendo con l'ambiente e con le persone per costruire una versione dei fatti che vi veda solo come innocenti vittime di un complotto. Date queste premesse sarà molto difficile scamparla al primo tentativo, ma tranquilli siete di fronte a un titolo che potrete giocare e rigiocare, cercando ogni volta strade e soluzioni differenti.
La parola ai testimoni
Come già detto, tutto si svolge in prima persona, ma l'aspetto più interessante è che quando sarete nel passato a ogni vostra azione corrisponderà una frase del vostro alter ego che sta dando la propria testimonianza. Ad esempio, se vi avvicinerete a un quadro, lo sentirete dire "Mi fermai un attimo ad ammirare un dipinto simil Monet", se invece entrerete in camera dirà "Tornai nella mia stanza" e così via. L'effetto è senza dubbio affascinante e rende alla perfezione l'idea di un racconto che si sviluppa in base a ciò che fate.
Di tanto in tanto le vostre gesta desteranno il sospetto della corte, che interverrà con un effetto che ricorda Matrix: l'azione si fermerà e vedrete il giudice passeggiare sulla scena del crimine per chiedervi come mai siete andati a bussare alla porta di una stanza che non era vostra o perché vi siete messi a saltare per strada come pazzi. Per difendervi al meglio sarà fondamentale analizzare prove e testimonianze per poter eventualmente sconfessare quelle che vi inchiodano. Ad esempio, leggendo tra le carte potreste scoprire che qualcuno vi ha visto entrare nell'hotel coperti di sangue. Come giustificare questa cosa? Una buona soluzione potrebbe essere sostenere che vi siete tagliati col rasoio, dovrete quindi entrare in bagno e farlo, ancora meglio sarebbe dichiarare che siete stati coinvolti in una rissa per colpa delle vostre origini zingare, per farlo dovrete entrare nella locanda vicino all'hotel, farvi picchiare e poi entrare nella hall. Un altro elemento fondamentale è la concordanza dei tempi: ogni testimonianza è infatti legata a un determinato periodo, dovrete quindi far collimare le vostre azioni con lo scorrere dei secondi, che avverrà in tempo reale. Per sapere che ora è potrete consultare l'orario in ogni momento, se invece volete farlo scorrere un po' basterà leggere un giornale o compiere altre attività che porteranno le lancette avanti di almeno una decina di minuti. Per non perdersi questi dettagli è possibile chiedere l'aiuto dell'avvocato della difesa, che vi ricorderà quando sta per accadere qualcosa di importante.
Il verdetto finale
Nonostante sia il prodotto di un team veramente piccolo, lo si nota dal livello grafico del gioco e delle animazioni, Bohemian Killing è prodotto geniale e peculiare che merita senza dubbio l'attenzione di pubblico e critica.
I meccanismi alla base del gioco sono abbastanza semplici e ovviamente non è necessario aver letto un manuale di diritto per scamparla. Saranno sufficienti spirito d'osservazione, una mente affilata e capacità di analizzare i dettagli, certo ovviamente anche conoscere bene l'inglese è molto importante. Non guasta neppure una certa infarinatura sull'Affaire Dreyfus, palese ispirazione del gioco. L'aspetto più interessante di Bohemian Killing però è che ogni partita può finire in modo totalmente diverso e proprio il gioco stesso spinge l'utente a tentare nuove alternative, alcune delle quali sono particolarmente soddisfacenti. Riuscire a farla franca facendo ricadere le accuse su un povero innocente o confondere la corte con una testimonianza a prova di bomba sono senza dubbio momenti appaganti. In totale, i finali sono otto e ogni sessione dura al massimo quattro, cinque ore, quindi, considerando il prezzo, non ci si può che considerare assolutamente soddisfatti dalla longevità del titolo. Concludendo, Bohemian Killing è un'opera decisamente ambiziosa e non convenzionale, speriamo sinceramente che qualcuno noti il talento di Marcin Makaj e gli permetta di metterlo a frutto con mezzi ancora più potenti.
Conclusioni
Bohemian Killing è un titolo interessante, unico nel suo genere, sviluppato da un piccolo team che avrebbe meritato maggior fortuna col crowdfunding. Se amate i gialli, le serie TV "procedural" e mettere alla prova il vostro spirito di osservazione allora siete nel posto giusto. Chissà cosa sarebbe potuto nasce in mano a un team con più strumenti a disposizione!
PRO
- Idea interessante e originale
- Un sacco di finali
- Ottimo doppiaggio...
CONTRO
- ...ma niente italiano
- Tecnicamente abbastanza semplice