Qualche mese addietro durante il PlayStation Experience di Los Angeles avevamo già avuto la possibilità di testare con mano Crash Bandicoot N.Sane Trilogy: la remaster si propone come un ideale punto di contatto tra i veterani della serie oramai non più giovanissimi - e magari intenzionati a fare un tuffo nei ricordi - e tutti coloro che sono troppo giovani per avere provato con mano la splendida e iconica serie di platform targati Naughty Dog. Nel corso della GDC 2017 allo stand di Sony ci siamo nuovamente potuti confrontare con una versione aggiornata della stessa demo di qualche tempo addietro, verificando quanto di buono è stato fatto per questo atteso ritorno e cosa, invece, potrebbe essere ulteriormente migliorato. Insomma un ulteriore assaggio prima dell'uscita che al momento è prevista per il prossimo 30 di giugno, durante il periodo estivo che sembra perfetto per potergli dare spazio e non pestare troppo i piedi alle grandi uscite della seconda metà dell'anno.
Nuovo test per Crash Bandicoot N.Sane Trilogy, interessante collection della mitica serie di Naughty Dog
Antico o moderno?
Avvicinarsi ai due livelli di Crash Bandicoot N.Sane Trilogy presenti nella demo, quello sulla lussureggiante N.Sane Island e nella fabbrica tutta bulloni e robot di Heavy Machine, dà sulle prime una strana sensazione, il dubbio che possa trattarsi di qualcosa di così vecchio da rientrare nel campo del retrogaming puro.
In fondo oggi come oggi di platform così, con lo scrolling orizzontale che si alterna con le folli corse in profondità di altri livelli, non ce ne sono moltissimi e anche la scena indipendente utilizza spesso questa visuale per creare esperienze diverse, guardare nella direzione del sandbox, del crafting e del multiplayer. In Crash Bandicoot N.Sane Trilogy di fisica ce n'è pochissima, anzi zero, le animazioni sono tutte precalcolate e le meccaniche molto semplici: si salta e si fa una piroetta su se stessi per distruggere le casse ed eliminare i nemici, cercando di evitare di essere colpiti e cadere giù dallo schermo andando incontro a morte certa. Non c'è molto altro da fare, eppure non si ha quasi mai la sensazione di provare un prodotto "vecchio". Certo le animazioni più macchinose un po' si fanno sentire ma il lavoro svolto sui controlli è buono e la risposta quella che ci si aspetta da un gioco moderno. La cosa che un po' ci ha sorpreso, anche in positivo volendo, è che come il titolo rappresenti una sfida piuttosto impegnativa ancora oggi: un sistema di controllo basato su così pochi tasti è inusuale oggi come oggi al di fuori di produzioni indipendenti, eppure l'ottimo level design che costringe ad affinare i riflessi e in alcuni casi rifare certi passaggi per capire la giusta sequenza di azioni non annoia oggi come ieri. Graficamente siamo di fronte a un lavoro di valore: Crash, i fondali e i nemici sono tutti stati ammodernati in maniera più che buona, niente di rivoluzionario o da lasciare la mascella a terra, ma la grafica coloratissima è sempre piacevole, il design da cartoon convince e forse si riesce anche a capire perché Crash è riuscito a diventare un'icona nel tempo, forse più di quanto non fosse al tempo delle uscite originali. Insomma abbiamo finito la prova con parecchio interesse per questa collection, saremo felici di rigiocare i tre titoli originali prodotti da Naughty Dog, che nel frattempo di strada ne ha fatta anche di più rispetto a quella percorsa dalla sua mascotte di allora, e ci resta un solo grande rimpianto: perché non è stato inserito anche l'ottimo Crash Team Racing?
CERTEZZE
- Buon lavoro di rimasterizzazione
- Una serie sempre divertente
- Si ha la sensazione di giocare un titolo contemporaneo, non un pezzo di antiquariato
DUBBI
- Ci vuole qualche istante per abituarsi alle animazioni un po' legate
- Sarà il preludio a un nuovo capitolo originale?