Questa rubrica si chiama A Volte li Scontano, ma visti alcuni titoli di questo mese sarebbe meglio trasformarla in A Volte Ritornano... e hanno anche sete di sangue! Purtroppo noi videogiocatori siamo così, dolcemente complicati, e in certe giornate amare ci fa piacere riscoprire un po' di vecchiume che magari ha ancora qualcosa da dire e che non viene considerato retrogaming perché riesce a girare sui sistemi più moderni senza la necessità di usare degli emulatori. Il gioco del mese è sicuramente Empire Earth III, incluso nel mucchio per sconsigliarne nuovamente l'acquisto agli incauti che hanno valutato la possibilità di buttarci sopra i soldi ora che è stato pubblicato in edizione economica. Piuttosto acquistate il disco di Morgan (quanto ci costa scrivere certe cose) oppure buttate i soldi in una raccolta di canti Gregoriani tradotti in giapponese, che non sappiamo nemmeno se esiste un disco del genere ma compratelo lo stesso oppure registratelo voi, che è meglio e fate la figura dei creativi. Speriamo soltanto che questa rubrica esca durante Sanremo per rovinare il festival a quelli che pensano che il principe Emanuele Filiberto sia il più grande poeta italiano e che Marco Carta sia addirittura un cantante. E che la De Filippi sia sempre con voi...
di Simone Tagliaferri
Scheda gioco
Piattaforma: PC
Linea: gog.com
Prezzo: 5,99$
Storico: Il gioco è uscito nel Giugno del 2000.
Voto originale Multiplayer.it: N/D
Vampire: the Masquerade - Redemption
Alcuni di voi non sapranno, soprattutto i più giovani, che prima di Vampire: The Masquerade - Bloodlines esisteva un altro gioco di ruolo ambientato nel mondo creato dalla Whitewolf, ovvero Vampire: The Masquerade - Redemption. L'unico punto di contatto tra i due titoli è l'immensa quantità di bug che infestava la prima release, oltre all'ambientazione, ovviamente. Rischiato il dimenticatoio a causa della scarsa compatibilità con i sistemi operativi moderni, ci ha pensato gog.com a rispolverarlo e a renderlo fruibile su tutti i PC al prezzo di un parrucchino di Pierpaolo.
In Redemption vestiremo i panni di un crociato infervorato che si diverte a tagliare la testa ai vampiri. Tanto è grande il suo odio che il nostro finirà per diventare una creatura della notte (tiè), con grande disappunto per le sue fan diurne (è un discreto figaccione, a dirla tutta) e per i suoi vicini di casa, visto che il nostro eroe tende a porsi questioni esistenziali ad alta voce e a fare parecchio casino tentando di risolverle (però sono contenti perché ha smesso di russare). La sua voglia di redenzione e una bella donnina lo porteranno ad attraversare i secoli alla ricerca del suo nemico e della pace eterna.
Vampire: the Masquerade - Redemption è un gioco di ruolo d'azione stile Diablo, con qualche concessione ai titoli più classici. La scelta, che oggi può apparire strana, soprattutto in virtù dell'ambientazione che viene un po' sacrificata, all'epoca sembrò naturalissima agli sviluppatori. La verità è che i fan del gioco di ruolo cartaceo notarono subito delle incongruenze notevoli con alcuni precetti del mondo vampirico (ad esempio la presenza di un po' troppi succhiasangue anonimi da massacrare in una città relativamente piccola come la Vienna medievale), ma generalmente ricevette un'accoglienza piuttosto calorosa per la sua estemporaneità rispetto alla media dei titoli del genere e per la bellezza della grafica, allora decisamente su un altro pianeta rispetto alla concorrenza. Rivedendolo a distanza di anni i suoi problemi si notano tutti, a partire dalla struttura di gioco fin troppo rigida e non in grado di supportare a dovere la narrazione. L'atmosfera stessa non è granché a causa di un eccesso di azioni fine a se stessa che diluisce la buona costruzione degli scenari, rendendoli soltanto delle arene tratteggiate con cura. Rimane il fatto che si tratta di un unicum nel suo genere e che potrebbe piacere agli appassionati di giochi di ruolo d'azione che cercano qualcosa di diverso dai classici scenari fantasy alla Diablo. Sicuramente è anche interessante ricordare quanto il titolo fece parlare di sé prima dell'uscita, in virtù di dichiarazioni mirabolanti fatte dagli sviluppatori, che poi si rivelarono completamente false (libertà totale nello sviluppo della trama, quante volte è stata promessa una cosa del genere?). Nonostante tutto ve lo consigliamo, soprattutto se siete fan del genere.
Scheda gioco
Piattaforma: Xbox 360
Linea: Classics
Prezzo: 29,90
Storico:Nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: 9.5 - Recensione
Halo 3
Halo 3 dovrebbe essere ricordato per un motivo in particolare: l'arte dell'hype. Dopo la campagna di promozione del titolo Bungie, il marketing non è stato più lo stesso. Il giorno ufficiale di uscita ha visto giocatori vegliare come fedeli di Scientology. Ora: riguardandolo a distanza, cosa resta? Togliamo i teschi, che sono una simpatica aggiunta per fare a gara con i vostri tre amici in cooperativa (sempre che li troviate) a chi accumula più punti.
Caliamo il sipario sull'opzione cinema: una ciliegina, senza dubbio, ma deve poi esserci anche la torta. Mettiamoci pure che la Fucina non è un editor per le mappe al 100%, e ci troviamo davanti due cose: una campagna in single player troppo facile ai livelli più bassi di difficoltà, e un multiplayer che continua a mantenersi invariato, seduto sugli allori - in ogni caso meritati.
A questo punto, trovate tre amici desiderosi di comprarsi una copia budget di Halo 3 o vi tuffate nel gioco online, consci che sareste niubbi tra giocatori fedeli con anni di Halo alle spalle. D'altronde, tolto il make-up (non quello grafico, che si presenta già acqua e sapone), il gioco riserva le meccaniche di sempre. Perciò, se vi siete persi Halo 2, compratevi quello. Altrimenti, se all'epoca non vi era venuta voglia di buttarvi sul terzo capitolo, restate fedeli alla vostra intuizione e guardatevi ancora un po' intorno.
Scheda gioco
Piattaforma: Xbox 360
Linea: Platinum
Prezzo: 29,90
Storico: Nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: 8.5 - Recensione
Tom Clancy's Ghost Recon Adv. Warfighter 2
Ghost Recon Advanced Warfight 2 sposa la filosofia di titoli come Halo e Modern Warfare: campagna per giocatore singolo risibile per durata (e spesso anche per altri motivi), ma versante multiplayer di prim'ordine. Si potrebbe quindi considerare un gioco online con un minigioco offline. Tanto per distrarsi un po'. Fagocitata infatti la campagna principale, che non brilla per carisma e impianto narrativo, GRAW 2 apre le porte del comparto multigiocatore.
Da questo punto di vista, se avete degli amici che vogliono accompagnarvi nell'avventura, vale la pena prenderlo in considerazione. Tenete comunque a mente che GRAW 2 supporta fino a 8 giocatori in cooperativa, e ve ne serviranno parecchi per venire a capo della campagna principale. Anche l'altra faccia del multiplayer, quella competitiva, vale più di un pensiero: le mappe sono 40 e la complessità globale del gioco potrebbe risucchiarvi nel suo universo, che su console gode di un seguito consistente.
Valutate se l'ambientazione vi può interessare, e soprattutto se potete reclutare qualcuno che voglia esplorare questo gioco insieme a voi, che non propone nulla di nuovo rispetto al passato, ma s'impegna a mettere molta carne al fuoco per chi preferisce un'esperienza di gioco più "sociale".
Scheda gioco
Piattaforma: PC
Linea: gog.com
Prezzo: 5,99$
Storico: di Cannon Fodder esiste un seguito, ormai difficilmente reperibile.
Voto originale Multiplayer.it: N/D
Cannon Fodder
Quando i sistemi a 8 e 16 bit dominavano la scena videoludica e la distinzione tra il mercato occidentale e quello orientale era molto più marcata di ora, c'erano gruppi di sviluppatori che sopravanzavano tutti gli altri per creatività e capacità di sfruttare i pochi mezzi a loro disposizione. Tra questi un posto d'onore spetta sicuramente a Sensible Software, gruppo capace di creare delle perle folli e irripetibili ancora oggi degne di attenzione e amate dagli amanti del retrogaming. Come dimenticare Wizball, Parallax, Wizkid, Sensible Soccer, Instects in Space e, più in generale, tutta la loro produzione? Come dimenticare Cannon Fodder? E perché mai bisogna dimenticarlo se oggi lo si può comodamente giocare in una versione compatibile con i moderni sistemi operativi grazie a gog.com? Cannon Fodder è uno strategico in cui bisogna guidare una squadra di soldati composta da due a otto uomini, alla conquista di alcuni obiettivi diversi per ogni missione (si va dal massacro di tutti i nemici, al dover conquistare degli obiettivi specifici).
Ogni soldato dispone di una mitragliatrice, di granate e, nei livelli avanzati, di razzi. Il sistema di controllo è di una semplicità incredibile: con il mouse si selezionano le truppe e cliccando sulla mappa le si fa muovere. Volendo è possibile dividere la squadra in più gruppi (minimo tre uomini ognuno) per aggredire gli avversari e gli obiettivi da direzioni differenti. I primi livelli sono molto semplici e aiutano a entrare nel gioco, ma ci vorrà poco per vedere la sfida crescere esponenzialmente. In effetti Cannon Fodder è difficilissimo ed è capace di impegnare per ore anche lo stratega più navigato. Nel frattempo la collina dei caduti si riempirà di croci e di reclute pronte a morire per la patria. Va sottolineato che i toni del gioco sono molto ironici e critici con la guerra, nonostante l'alto tasso di violenza. È anche vero che allora la rappresentazione grafica faceva più effetto di oggi, dove siamo abituati a una violenza molto più spinta e barocca, quindi non aspettatevi chissà cosa dal punto di vista del gore. In effetti, graficamente Cannon Fodder si fa notare per la sua veste minimale fatta di ambienti inquadrati a volo di uccello e popolati da sprite piccolissimi, disegnati con una manciata di pixel. Perché venne considerato un capolavoro, si staranno chiedendo quelli che all'epoca non esistevano ancora (parliamo del 1993) o erano troppo piccoli per capire qualcosa? Beh, fondamentalmente la difficoltà eccessiva non spaventava nessuno e, anzi, se parte di un gameplay solido era vista quasi come un pregio. Cannon Fodder, da questo punto di vista, era perfetto: innovativo nelle meccaniche di gioco, estemporaneo nello stile (come tutti i titoli della Sensible del resto), era in grado di coinvolgere enormemente pur richiedendo un approccio ragionato e non superficiale per essere portato avanti e finito. Erano altri tempi. Che rimane da dire? Beh, War Has Never Been So Much Fun, che altro?
Scheda gioco
Piattaforma: PC
Linea: N/D
Prezzo: 29,90
Storico: Nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: 5.8 - Recensione
Empire Earth III
Empire Earth III è riuscito nel difficile obiettivo di fare un netto passo indietro rispetto al predecessore. Gli strategici, come i gestionali, sono da sempre il genere più complesso dell'ampio panorama videoludico. Solo i simulatori di volo li battono, probabilmente. Certo ci sono strategici più abbordabili e altri che richiedono ore di pianificazione tattica, ma nel complesso deve piacervi pianificare ogni mossa per volerci spendere molte ore. In barba a tutto ciò, Empire Earth III ha deciso di semplificare a più non posso, fallendo miseramente nel diventare appetibile per i giocatori meno esperti.
Figuriamoci quindi per quelli navigati, che se lo rigireranno sulla punta delle dite per poi finirlo in un giorno.
Le fazioni sono state ridotte a tre, tra l'altro per nulla originali e differenziate a dovere, e la stessa sorte è toccata alle epoche storiche. Inoltre ci vengono offerti comodi escamotage per superare le difficoltà del gioco e lasciare la CPU a rodere mentre noi mettiamo in piedi del tutto indisturbati un esercito all'avanguardia. C'era del buono nell'idea di fondo di questa saga, ma la banalizzazione che ha subito fa sembrare qualunque spunto un accenno superficiale di idea. Prezzo scontato o no, non avete motivo di comprare questo titolo. Nel panorama dei giochi budget, ci sono strategici di valore da recuperare assolutamente. Empire Earth III non è tra quelli.