Un nome, tanti prodotti.
Per non creare troppa confusione, è bene chiarire subito una cosa. Se avete avuto l'occasione di visitare gli altri siti dedicati ai videogames, avrete probabilmente visto qualche immagine del nuovo inedito titolo della Epic, probabilmente prese dai monitor presenti in fiera che stanno mostrando un paio di minuti di una versione Beta del titolo.
Bene, quelle immagini si riferiscono a Unreal 2, che è il seguito (decisamente singleplayer oriented) di Unreal.
Quello che invece tratteremo in questa sede è il seguito di Unreal Tournament, intitolato, per ora, Unreal Warfare. La versione che abbiamo potuto visionare, e che girava in piena fluidità su un pc dotato di processore a 1500 Mhz, 532 di Ram e Geforce3, ci ha lasciato davvero impressionati. Dopo avere chiacchierato con Jay Wilbur, che non si è assolutamente voluto sbottonare più di tanto (tanto è vero che lui e il Lead Designer parlavano di una versione Prebeta e di una previsione di sviluppo prevista di ancora un anno e mezzo), ci siamo seduti di fronte al monitor dove veniva lanciato il programma.
Una volta terminata l'intro del gioco, di cui trovate un paio di shot qui sotto, il Designer ha preso il controllo del personaggio, senza armi, che si trovava in una piccola stanza rotonda dentro la quale era presente una grossa statua. Dopo avere girato per le altre locazioni della piccola costruzione (in una delle quali una serie minacciosa di draghi alati circondava le pareti), il programmatore ci ha voluto mostrare gli esterni, che probabilmente appartengono a Nali o ad un pianeta di simile fattura. Immaginate il nostro stupore quando, dopo pochi passi, ci si imbatte in un piccolo branco di creature simili a pacifici dinosauri, che camminano per il viale e che indisturbati dal nostro passaggio mangiano le piante del paesaggio. Ci viene spiegato che le routine di comportamento non sono ancora state implementate, ed è per questo che gli animali non hanno nessuna reazione alla nostra vista.
Dopo circa 10 minuti di vagabondaggio, che serve soprattutto per capire le capacità grafiche di un motore di cui sentiremo parlare per molto tempo, il Lead Designer lancia l'editor del gioco (non quello che verrà incluso nella versione finale, ma quello utilizzato per programmare il titolo) e ci mostra con quale facilità sia possibile modificare le texture, le profondità del terreno, e più in generale qualunque elemento del paesaggio.
Bisogna dire che, anche se non ho profonde conoscenze nell'ambito dei motori grafici, l'effettiva flessibilità e semplicità di quanto mostratoci ci ha particolarmente impressionato: non è difficile immaginare che la vendita di questo motore frutterà alla Epic più denaro di quello che ricaveranno dalla pubblicazione dei loro giochi.
Le prime impressioni
Come non rimanere impressionati dalle potenzialità di Unreal Warfare? E' davvero impossibile, credeteci.
Anche se quello che abbiamo visto è stata più una dimostrazione del motore grafico che una vera e propria presentazione di uno stadio Alpha di un prodotto, non possiamo che sentirci entusiasti. Conosciamo i programmatori della Epic per quello che hanno fatto, cioè combattere ad armi pari contro i colossi della ID, e questo è sicuramente qualcosa che non va sottovalutato. Partire da zero qualche anno fa, e presentare un titolo rivoluzionario (sicuramente dal punto di vista grafico) come Unreal, quindi raggiungere un successo mondiale con solo due prodotti, non è sicuramente facile.
Qui a M.it siamo convinti che il titolo, che avrà bisogno senz'altro di passare attraverso due anni di sviluppo, sarà in grado di ridefinire il Multiplayer nell'ambito FPS; avendo potuto osservare come gli sviluppatori maggiori (mi riferisco in particolare modo alla Raven con Soldier of Fortune2 e alla ID con Return to Castle Wolfenstein ) si stiano orientando verso il singleplayer-only, non ci riesce difficile credere che non troverà molta concorrenza.
Un'esclusiva particolare
Dopo avere passato il primo giorno di E3 dando un'occhiata ai titoli presentati, in serata abbiamo avuto l'occasione di partecipare ad un incontro del tutto particolare organizzato dalla Epic Megagames presso il Beverly Wilshire, uno degli Hotel più lussuosi di Beverly Hills.
La Epic, recentemente passata sotto l'ala protettiva di Infogrames che ha acquisito GT Interactive (al quale Epic è legata da un contratto di publishing), ha raggiunto il successo mondiale fin dai tempi di Unreal, confermandolo poi con Unreal Tournament, titolo che è riuscito a contrastare l'egemonia della ID nel campo degli FPS, pur partendo in sordina. Casualmente il Beverly Wilshire è anche l'hotel dove Julia Roberts, prostituta in Pretty Woman, incontrava il bel Richard Gere, miliardario.
Così come in quelle stanze nasceva la più bella storia d'amore in campo cinematografico, così noi siamo stati folgorati dalla presentazione della Epic, e ci siamo innamorati.
Dopo un paio di anni di silenzio e di gloria (i motori di Unreal e di UT sono stati venduti nel frattempo ad altre software house che li hanno utilizzati per produrre giochi di successo), la Epic si ripresenta alla grande con una serie di giochi ispirati al brand di Unreal, che approderanno sul mercato PC, Playstation 2 e XBox nei prossimi due anni.
Il titolo di cui ci occupiamo in questa anteprima (ma non crediate che in quella stanza ci abbiano mostrato solo quello, anzi... prossimamente ne vedrete delle belle) è quello dedicato a pc: Unreal Warfare.