L'uscita di Tales of Graces f Remastered - che abbiamo da poco recensito su queste stesse pagine - ha riacceso il consueto dibattito sul JRPG migliore della serie targata Bandai Namco, che festeggia proprio in questi mesi il suo trentesimo anniversario. Assente dalla scena da ormai qualche tempo, mentre lo sviluppatore si concentra sulla rimasterizzazione dei capitoli passanti, la serie ha sempre avuto uno zoccolo duro di appassionati che è riuscito a estrarla dalla nicchia in cui era stata relegata per anni, convincendo Bandai Namco a localizzare in italiano titoli che a lungo non erano arrivati neppure in occidente.
E infatti mancano ancora diversi Tales all'appello che speriamo di vedere o rivedere nei prossimi mesi; intanto, molti dei titoli usciti dalle nostre parti sono facilmente recuperabili, soprattutto nelle recenti versioni rimasterizzate, ed è solo su questi che abbiamo operato le nostre scelte. Vediamo quindi quali sono i dieci Tales migliori... secondo noi, ovviamente. I vostri, invece, quali sono? Fatecelo sapere nei commenti!
10. Tales of Eternia
Famoso soprattutto per la confusione nella distribuzione, Eternia per molti è stato il primo contatto con la serie Tales, perciò resta avvolto in un'aura nostalgica. Uscita in Giappone nel 2000, la prima versione PlayStation arrivò soltanto in nord America e cambiò titolo in Tales of Destiny II, da non confondersi col vero Tales of Destiny 2 che sarebbe arrivato poco tempo. Noi europei legit abbiamo dovuto aspettare il 2006 e la riedizione per PSP, finalmente localizzata anche in Europa col titolo originale.
Pur essendo il terzo capitolo della serie in ordine di uscita, Eternia faceva qualche passo indietro rispetto ai giochi precedenti soprattutto dal punto di vista della narrativa, tutta incentrata su tre amici del mondo di Inferia che si ritrovano ad aiutare una ragazzina proveniente da un altro pianeta.
9. Tales of Zestiria
Zestiria si potrebbe definire il primo Tales di una generazione, visto che percorre strade insolite nel tentativo di innovare il gameplay storico della serie: purtroppo non gli riesce sempre benissimo, forse perché nel gioco coesiste una pluralità di visioni, essendo stato sviluppato in collaborazione dai vari team di Bandai Namco per il ventennale della serie. Il problema, più che altro, sta nelle prime ore di gioco, che sono una festa di cliché e anche un po' noiose: poi finalmente la trama e il sistema di combattimento prendono il volo, mettendo nelle mani del giocatore un prototipo di open world e una serie di dinamiche molto interessanti.
Una di esse è direttamente collegata alla narrativa, che vede le entità invisibili chiamate Serafini legarsi a umani con poteri sovrannaturali, come il protagonista Sorey: a un certo punto del gioco si impara anche a fondere due personaggi in un'unica, devastante forma di combattimento.
8. Tales of Phantasia
È il Tales che ha aperto le danze nel 1995 uscendo su SNES e che ha inaugurato le caratteristiche a lungo portanti della serie: il sistema di combattimento Linear Motion Battle, il look puccioso e la storia e i personaggi ispirati al genere shonen. Riproposto su più piattaforme fino al 2014, in realtà da noi Phantasia è arrivato solo su Game Boy Advance nel 2006, quindi è particolarmente difficile da trovare: ciò lo rende un candidato particolarmente appetitoso per una remaster - o un remake - nel 2025.
I punti forti di Tales of Phantasia includono una storia tutto sommato semplice, caratterizzata però da personaggi indimenticabili e ben scritti, come l'eroico protagonista Cless e la sacerdotessa Mint. Phantasia è praticamente la quintessenza di Tales: chi si volesse avvicinare alla serie, dovrebbe cominciare da qui.
7. Tales of Graces f
Recentemente rimasterizzato nella sua versione f, che include una serie di miglioramenti e contenuti aggiuntivi rispetto all'edizione originale per Nintendo Wii del 2009, Tales of Graces f è sicuramente uno dei Tales più sottovalutati, forse perché è stato anche uno dei meno giocati a causa della strana distribuzione tra console Nintendo e PlayStation. È tuttavia il Tales che ha introdotto nella serie un sistema di combattimento basato sulle combo a risorse, essendone probabilmente anche l'iterazione più asciutta e limata: nelle mani di un bravo giocatore, il sistema Style Shift Linear Motion resta ancora oggi uno spettacolo da ammirare.
Purtroppo la storia è più deludente: i personaggi sono fortemente stereotipati e, benché il giocatore li veda crescere anche fisicamente nel corso dell'avventura, restano scritti maldestramente fino alla fine.
6. Tales of Berseria
Berseria è stato probabilmente uno dei Tales più coraggiosi che ha sviluppato Bandai Namco: prequel di Tales of Zestiria ambientato mille anni prima, incentra la storia sulla vendetta, calandoci nei panni di una banda di personaggi che potremmo definire "antagonistici", sebbene la scrittura rovesci prevedibilmente la situazione nel corso dell'avventura. La protagonista Velvet è sicuramente uno dei personaggi più memorabili di Tales, ma le atmosfere forse un po' troppo seriose tendono ad appesantire una narrativa che si allontana dai canoni della serie.
Il titolo del 2016 tenta strade diverse dal solito anche nel gameplay e nell'esplorazione, mentre il sistema di combattimento Liberation-LMBS può apparire inutilmente arzigogolato, con tutta una serie di risorse che bisogna microgestire sul momento: una volta padroneggiato, è tuttavia molto divertente.
5. Tales of Arise
Ultimo Tales a essere stato pubblicato nel 2021, Arise è stato ben accolto dalla comunità dei giocatori, specialmente per la trama più matura del solito, che affronta tematiche come il razzismo e l'ineguaglianza sociale in maniera anche abbastanza diretta. È anche uno dei Tales con i personaggi più adulti anagraficamente: l'idea era quella di rivoluzionare la serie sul fronte della narrativa ma anche del comparto tecnico, più al passo coi tempi grazie all'impiego di un peculiare stile grafico che fa sembrare ogni scenario un dipinto a olio.
Tales of Arise tenta nuove strade anche nel gameplay, con un sistema di combattimento maggiormente incentrato sulla schivata e il contrattacco che rappresenta una diretta evoluzione del Linear Motion Battle System: visivamente spettacolare, obbliga il giocatore a imparare un sistema di combo accessibile ma non per questo poco stratificato.
4. Tales of Symphonia
Symphonia è semplicemente uno dei Tales più memorabili perché certe scene sono rimaste nel cuore di chi l'ha giocato nella versione GameCube del 2003 o nelle successive remastered: è anche uno dei pochi Tales ad avere un sequel diretto, sottotitolato Dawn of the New World, e i suoi personaggi sono ancora oggi tra i più amati della serie. Il sistema di combattimento Multi-Line Linear Motion è resta oggi uno dei più farraginosi della serie, ma è assolutamente un Tales da giocare se piace la serie Bandai Namco.
La particolarità di Symphonia è che fa bene praticamente tutto: ha una storia coinvolgente con personaggi ben caratterizzati, un sistema di combattimento funzionale, tutte le caratteristiche tipiche di un JRPG vecchia scuola come la mappa del mondo 3D, che oggigiorno è meno scontata di quanto sembri.
3. Tales of Vesperia
Vesperia è stato a lungo un'anomalia: lanciato inizialmente su Xbox 360 e poi solo in giapponese per PlayStation 3 nel 2009, è rimasto fuori portata per quasi dieci anni, uscendo poi su più piattaforme come Definitive Edition quando molti giocatori avevano perso le speranze... o si erano comprati una console Microsoft solo per giocarlo. È infatti uno dei Tales migliori della serie, grazie a un cast di tutto rispetto - guidato da uno dei protagonisti più interessanti e sfaccettati - e a un look incantevole che lo fa sembrare un vero e proprio cartone animato.
Il sistema di combattimento Evolved Flex-Range Linear Motion ha un nome altisonante ma in realtà è piuttosto semplice da padroneggiare; introduce tuttavia una meccanica che permette ai giocatori di eliminare i nemici in un colpo solo, premiandoli per l'uso intelligente e ragionato di combo e Arti.
2. Tales of Xillia
Tales of Xillia è stato per moltissimi giocatori il Tales che ha sdoganato la serie definitivamente anche dalle nostre parti, rappresentando una specie di primo contatto per gli utenti PlayStation 3: è infatti ancora oggi esclusivo per la console Sony, e questo fa di esso uno dei più probabili candidati per le prossime remaster multipiattaforma. A catturare l'attenzione sono stati soprattutto i protagonisti Milla e Jude, che più diversi non potrebbero essere: scegliendo uno dei due all'inizio della partita, si ha accesso a scenette e sequenze di storia specifiche che promuovono la rigiocabilità dell'avventura.
Xillia è uno dei pochi Tales ad aver avuto un seguito diretto, Tales of Xillia 2, che però è stato meno apprezzato in generale. Il sistema di combattimento Dual Raid Linear Motion promuove la scelta dei personaggi da schierare sul campo di battaglia che, collegati da un'apposita meccanica di gioco, garantiscono svariati vantaggi.
1. Tales of the Abyss
La nostra prima scelta è un JRPG di prima classe, uscito solo su PlayStation 2 e Nintendo 3DS tra il 2005 e il 2011: Abyss è a nostro avviso il Tales migliore in assoluto per l'equilibrio nella caratterizzazione dei personaggi, nell'esposizione di una storia avvincente e nelle dinamiche iconiche della serie. Il protagonista è inizialmente così odioso da fare il giro e diventare, ve lo garantiamo, uno dei vostri personaggi preferiti in assoluto, ma tutto il cast riesce a essere memorabile e ben scritto, strappando anche qualche lacrimuccia sul finale.
Il sistema di combattimento Flex Range Linear Motion Battle System è sostanzialmente il solito, con l'aggiunta della dinamica FoF che permette di cambiare le Arti utilizzandole sui cerchi magici che compaiono sul campo di battaglia dopo il lancio di un incantesimo. Essendo uno dei Tales più amati ma meno conosciuti, non vediamo l'ora di giocarlo in versione rimasterizzata.