19

Spara che ti passa

SOCOM torna ancora una volta su PSP per una nuovo episodio della serie Fireteam Bravo: more of the same o qualcosa di più?

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   16/06/2009
SOCOM: U.S. Navy SEALS Fireteam Bravo 3
SOCOM: U.S. Navy SEALS Fireteam Bravo 3
News Immagini

L'E3 per i possessori di PSP è stato certamente caratterizzato dalla versione portatile di Gran Turismo, ma non bisogna ignorare i nuovi episodi di serie popolari come appunto SOCOM U.S. Navy Seals; prodotti che alla fine dei conti costituiscono l'ossatura di un'offerta che, fra un restyling e l'altro, traghetterà la

Spara che ti passa

PlayStation Portable attraverso il 2009. In questo caso specifico, Fireteam Bravo 3 è previsto per l'ultimo quarto dell'anno e necessita di ben poche presentazioni: il franchise è nato su PlayStation 2, ma ha trovato nelle proprie incarnazioni portatili una valvola di sfogo importante, che non ha mai deluso gli appassionati anche per via del classico approccio "conservativo". Questa volta la nostra squadra speciale è sulle tracce di Alexander Gozorov, ex agente del KGB legato alla mafia russa, in possesso di informazioni che potrebbero permettere agli USA di sventare una terribile minaccia terroristica.

Primo impatto

Come nei precedenti episodi di SOCOM, vestiremo i panni del comandante di un team composto da quattro elementi, controllando il nostro personaggio direttamente e impartendo eventualmente ordini ai nostri compagni. La struttura di gioco appare invariata, con la sua bella dose di strategia spicciola, e lo stesso si può dire per il sistema di controllo, che ancora una volta ovvia alla mancanza del secondo stick analogico tramite una funzione lock-on semiautomatica: basta guardare verso un nemico e tenere premuto il tasto dorsale R per "agganciarlo". Per questo terzo episodio, gli sviluppatori hanno pensato bene di rendere più "agili" le manovre di copertura, lasciando però intatto il

Spara che ti passa

repertorio di ordini che è possibile impartire ai membri della squadra per coordinare le azioni nel migliore dei modi. Tramite il d-pad è possibile modificare la ratio di fuoco (destra), cambiare arma (sinistra), attivare il mirino (su) o tornare alla visuale standard (giù), mentre i pulsanti principali servono per aprire il fuoco (X), abbassarsi/alzarsi (triangolo), ricaricare o interagire con l'ambiente (quadrato) e impartire ordini (cerchio). Quest'ultima azione cambia a seconda del contesto: premere il pulsante cerchio mentre abbiamo un bersaglio agganciato, ad esempio, significa ordinare ai propri compagni di colpirlo. Il tasto dorsale L, infine, ci permette di muoverci scartando di lato.

Uno per tutti, tutti per uno

Fra le caratteristiche più interessanti di SOCOM U.S. Navy Seals: Fireteam Bravo 3 ci sono sicuramente le modalità multiplayer, disponibili sia in wireless locale che online, con tanto di classifiche. Si può affrontare il gioco in cooperazione con un massimo di altri tre amici, sfruttando un sistema piuttosto elastico che permette ai giocatori di entrare e uscire dalla partita in qualsiasi momento. Chiaramente, in quattro Fireteam Bravo 3 esprime il proprio massimo potenziale, aprendo a una grande

Spara che ti passa

serie di possibilità strategiche anche grazie al supporto della chat vocale. Ma non è finita qui: oltre al multiplayer cooperativo, è presente anche quello competitivo, in questo caso per un massimo di sedici partecipanti. Se le cose andranno come previsto per la versione finale, ci troveremo di fronte a uno dei titoli multiplayer più interessanti disponibili per PSP. Senza dubbio uno dei più longevi, vista la possibilità di cambiare in modo casuale la posizione dei nemici durante le partite, cosa che renderà ogni sessione a suo modo unica. Passando a un discorso prettamente tecnico, la versione del gioco mostrata all'E3 non costituisce una rivoluzione rispetto a quanto visto negli episodi precedenti, bensì si limita a un lavoro di rifinitura che dovrebbe eliminare qualsiasi incertezza nel frame rate oltre a proporre scenari completamente nuovi. I fan di SOCOM in ascolto, insomma, non dovrebbero rimanere delusi...