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Xbox One, cosa aspettarsi nel 2019

Facciamo una panoramica su quello che possiamo aspettarci dal 2019 di Xbox One.

SPECIALE di Giorgio Melani   —   03/01/2019

Dopo un avvio di generazione piuttosto in salita, Xbox One ha iniziato a risalire la china in questi ultimi anni, ma il processo non si è ancora concluso e ormai è impossibile riempire il gap che la separa dalla concorrente diretta, ovvero quella PS4 che viaggia ormai verso i 90 milioni di unità vendute nel mondo. Non aiuta il riserbo mantenuto da Microsoft sui numeri della console, che di fatto ci impedisce di avere un'idea precisa di quante Xbox One siano state vendute, anche se il pensiero comune - basato sui dati che è stato possibile raccogliere - si fonda su un rapporto di circa uno a due: ovvero, la quantità di Xbox One dovrebbe ammontare a metà di PS4, dunque dovremmo essere tra i 40 e i 45 milioni di unità vendute. Sebbene la differenza sia netta rispetto alla console Sony, in assoluto si tratta comunque di una quantità notevole, che giustifica la volontà espressa da Microsoft di continuare a investire sul mercato videoludico e di farlo anche con una certa aggressività. La migliore garanzia per il futuro di Xbox è rappresentata dalle numerose acquisizioni di team che Microsoft ha annunciato nei mesi scorsi e che a quanto pare non sono ancora concluse.

Xbox One, cosa aspettarsi nel 2019


Una volta aggiustata la questione hardware, come dimostrato da Xbox One X, attraverso una revisione generale del progetto Xbox e con un reinquadramento della console per le sue caratteristiche ludiche messe prima di tutto, è tempo di investire in software e le mosse della casa di Redmond sembrano tendere proprio a questo aspetto. Il dubbio però è che si sia già completamente proiettati sulla prossima console, ovvero Xbox Scarlett, perché la produzione di giochi all'interno di team recentemente acquisiti richiede anni di tempo e di fatto manca ormai poco al passaggio generazionale, che quasi tutti concordano debba avvenire nel 2020. Con la probabile compatibilità estesa a tutto l'ecosistema, non si dovrebbero comunque porre problemi per Xbox One, per cui le prossime produzioni dovrebbero funzionare sulla console, ma è probabile che si tratti di esperienze studiate per esprimersi al meglio sul nuovo hardware. Insomma, il 2019 sarà probabilmente ancora un anno di transizione ed evoluzione più che di completa maturità, ma questo non toglie che di sorprese interessanti ce ne possano comunque essere diverse.

Esclusive Microsoft certe

Facendo una raccolta delle esclusive annunciate fin qui da Microsoft per il 2019 su Xbox One e PC Windows emergono alcuni grossi titoli ma ancora non moltissimi, sebbene si assista al ritorno di qualche brand sicuramente molto atteso dall'utenza. Lasciamo da parte gli indie a cui dedichiamo un paragrafo a parte, visto il panorama come sempre molto vivace di queste produzioni, prendiamo qui in considerazione i titoli di maggior rilievo, in termini di budget stanziato e possibile visibilità sul mercato. Il primo ad arrivare dovrebbe essere Crackdown 3, che ha già una data di uscita fissata per il 22 febbraio 2019, dunque verosimilmente dovrebbe essere la prima esclusiva Microsoft ad arrivare sul mercato nel 2019. Sono ormai diversi anni che lo attendiamo e ne abbiamo scritto in svariate occasioni, ma le ultime occhiate date alla build quasi definitiva di questo terzo capitolo hanno finalmente convinto in maniera più decisa: resta un gioco action un po' d'altri tempi come impostazione e potrebbe non ricevere l'accoglienza che di solito è riservata ai titoli più impostati come i moderni blockbuster videoludici (nella fattispecie, i famosi action adventure in single player di stampo cinematografico e basati sulla narrazione) ma chi ha apprezzato i primi due capitoli si troverà a proprio agio in Crackdown 3 e la modalità multiplayer con la famosa distruttibilità ambientale promette davvero del gran divertimento. Per il resto, siamo assolutamente nel vago per quanto riguarda le date di uscita, visto che dei titoli che seguono sappiamo solo che sono previsti arrivare nel 2019 ma senza indicazioni più precise.

Xbox One, cosa aspettarsi nel 2019


Partiamo da Gears 5, il nuovo capitolo della serie Gears of War in sviluppo presso The Coalition, inteso come vero e proprio seguito accanto ai due spin-off Tactics e Pop!, che si presentano come esperienze alquanto differenti (uno strategico il primo e un gioco mobile il secondo). Annunciato nel corso dell'E3 2018 con uno spettacolare trailer, Gears 5 si basa sul personaggio di Kait Diaz, una COG che si ritrova a dover disubbidire a degli ordini diretti per cercare di bloccare una minaccia terribile e sconosciuta ai più. Ben meno informazioni abbiamo su Battletoads, anche lui previsto per il 2019 ma di cui non si è visto praticamente nulla al di là di un primo teaser trailer. Atteso da decenni, si dovrebbe trattare del seguito del celebre action game sviluppato da Rare e nato addirittura su NES nel 1991 come classico beat 'em up a scorrimento. Più certezze arrivano da Ori and the Will of the Wisps, che porterà sui nostri schermi una nuova dose di magia a base di natura e poteri silvestri nel doveroso seguito del metroidvania semi-indie di Moon Studios che ha stupito il mondo. Infine, ancora per quest'anno è prevista anche la maxi-espansione di Cuphead, su cui Studio MDHR sta lavorando da talmente tanto tempo da farci pensare a una sorta di vero e proprio seguito. Si tratta di Cuphead: The Delicious Last Course, che introduce nel gioco una nuova isola con vari livelli run & gun e boss oltre al nuovo personaggio giocabile di Ms. Chalice. Non è chiaro se si tratti di un'esclusiva vera e propria o meno, ma anche Black Desert dovrebbe finalmente trovare la sua forma definitiva su Xbox One nel corso del 2019, portando il celebre MMORPG coreano già alquanto affermatosi su PC anche sulla console Microsoft, con una beta che si è già tenuta a novembre e in attesa di informazioni sulla versione finale. Tutto questo per quanto riguarda i titoli già annunciati e previsti ufficialmente per il 2019, salvo eventuali altre sorprese.

La carica degli indie

In ambito indie ci sarà probabilmente da divertirsi nel corso del 2019, visto che sono previsti diversi titoli di grande interesse. Tra questi ci sono anche alcune esclusive, semi-esclusive o esclusive temporali, che rientrano nel programma ID@Xbox, il quale ha ricevuto un netto rilancio grazie al cambio di politica adottato in questi ultimi anni dopo il suo languire nei primi periodi di Xbox One a causa di diverse regole decisamente farraginose. Tra questi c'è The Last Night, adventure in stile cyberpunk con forti influssi da Blade Runner e Flashback che rientra già tra i titoli più attesi del 2019 per quanto riguarda l'ambito indie, oltre a The Artful Escape, un bizzarro mix tra adventure e platform game a scorrimento che si presenta caratterizzato da uno stile grafico veramente particolare. Non è ancora chiarissima la struttura del gioco, ma a quanto pare si incentra sull'avventura del musicista Francis Vendetti che, intenzionato a smarcarsi dalla gigantesca ombra del famoso zio Johnson, leggenda del folk, intraprende un assurdo viaggio che mischia musica classica, rock, psichedelia ed elementi onirici. Sebbene non ci sia chiarezza sulle piattaforme d'uscita, è stato presentato al momento solo su PC e Xbox One anche il promettente Sable, un gioco di "formazione" attraverso l'esplorazione di uno strano mondo alieno, rappresentato con uno stile che richiama un po' il leggendario Moebius e un po' il film d'animazione Heavy Metal, dunque da tenere d'occhio.

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Uno dei titoli indie più interessanti presentati allo scorso E3 per quest'anno è Tunic, una sorta di action adventure in pieno stile Zelda che va a riempire uno spazio vuoto alquanto importante tra i titoli presenti su Xbox One, mentre altre collaborazioni interessanti all'interno di ID@Xbox per il 2019 dovrebbero portare a Vigor, ovvero un altro sparatutto con elementi survival da parte di Bohemia Interactive, che prosegue direttamente nel solco di DayZ e a Session, quest'ultimo da tenere particolarmente d'occhio se siete rimasti orfani di un titolo di skateboard in questi anni dopo l'abbandono di Skate da parte di EA, visto che sembra riprendere in pieno lo stile della compianta serie in questione. Infine, sembra spostato al 2019 anche Ooblets, di Double Fine, previsto per il 2018 ma evidentemente posticipato: si tratta di un bizzarro titolo che mette insieme caratteristiche da Harvest Moon, Pokémon e Animal Crossing con gestione di fattoria, allevamento di creature e simulazione di vita nel villaggio, anche questo annunciato al momento per PC e Xbox One. Per quanto riguarda gli indie multipiattaforma, ce ne sono veramente molti che meritano menzione e una selezione di quelli più in vista l'abbiamo fatta con lo speciale sugli indie più attesi del 2019 a cui vi rimandiamo, aggiungendo magari, per quanto riguarda Xbox One, anche Sea of Solitude, Afterparty, Wargroove e Super Meat Boy Forever.

Multipiattaforma

Il nuovo anno promette ottime cose sul fronte dei multipiattaforma e potete averne delle panoramiche più complete leggendo gli altri approfondimenti sui titoli migliori del 2019, per quanto riguarda le nuove proprietà intellettuali, i sequel e le possibili sleeper hit. Basti pensare che l'anno parte subito alla grande da gennaio 2019, con un paio di uscite che possono renderlo facilmente uno dei mesi più in vista di questo periodo. Parliamo di Kingdom Hearts III e Resident Evil 2, due titoli che hanno bisogno di ben poche presentazioni e che arriveranno a breve distanza l'uno dall'altro verso la fine di gennaio. Il mese successivo è il turno di un altro dei giochi più interessanti di tutto l'anno, ovvero Anthem, il 22 febbraio 2019 a pochi giorni di distanza da Dead or Alive 6 e Metro Exodus, tanto per dare un'idea del ritmo imposto già all'avvio dell'anno. Ci sono solo alcune settimane di tempo per concentrarsi su questi, tuttavia, perché a marzo, tra l'8 e il 22 del mese, si addensano titoli come Devil May Cry 5, The Division 2 e Sekiro: Shadows Die Twice.

Devil May Cry 5 Tgs 2018 00004


Il primo trimestre del 2019 presenta dunque una concentrazione di titoli impressionante e finora abbiamo menzionato solo i giochi che hanno già una data d'uscita precisa. Tra questi troviamo, successivamente, Mortal Kombat XI il 23 aprile e poi Rage 2 il 14 maggio e Crash Team Racing: Nitro-Fueled il 21 giugno. Senza ancora una data precisa ma al momento previsti comunque per il 2019 c'è poi un'altra ricca mandata di giochi: tra quelli praticamente certi per l'anno prossimo (o comunque a questo punto molto probabili) possiamo annoverare Code Vein di Bandai Namco, Control da parte di Remedy, Doom Eternal, la nuova proprietà intellettuale di THQ Nordic, Biomutant e Wolfenstein: Youngblood oltre al piratesco Skull di Ubisoft e a Dying Light 2 che è stato recentemente confermato per l'anno prossimo. Tra i non sicuri, ma al momento ancora previsti per un generico 2019 troviamo poi anche Star Wars: Jedi Fallen Order e il nuovo RPG fantascientifico di Obsidian, ovvero The Outer Worlds. Per quanto riguarda Cyberpunk 2077 c'è più che altro la vaga speranza che possa arrivare in tempo, ma l'idea più diffusa è che si possa andare anche verso il 2020.

Possibili evoluzioni

È piuttosto evidente che ci sarà da andare oltre il 2019 per vedere gli effetti concreti dei maggiori cambiamenti effettuati in questi mesi nella divisione Xbox, ovvero per parlare dei primi titoli in sviluppo all'interno dei nuovi first party acquisiti nel corso dell'anno appena trascorso da Microsoft. Con Obsidian già impegnata su The Outer Worlds e InXile che ha appena concluso i lavori su The Bard's Tale IV e sta sviluppando ancora Wasteland 3, significa che per entrambe le new entry c'è ancora tempo prima di iniziare a sfornare produzioni interne a pieno regime, mentre è possibile che questo nuovo anno sia quello buono per conoscere finalmente cosa bolle in pentola presso Playground Games, il team di Forza Horizon da tempo protagonista di diverse voci di corridoio che lo vorrebbero al lavoro su un action RPG open world, forse addirittura un nuovo Fable. Allo stesso modo, i tempi potrebbero essere maturi per conoscere i progetti in lavorazione presso The Initiative, Ninja Theory e anche Rare.

Halo Infinite 5


È difficile che nei prossimi 12 mesi si possa assistere anche a delle effettive uscite di prodotti finiti da parte di questi team, ma non è detto che alcune produzioni di dimensioni minori, oppure semplicemente rimaste fuori dai radar in maniera efficace finora, possano effettivamente essere previste per il 2019. D'altra parte, ci aspettiamo una prosecuzione ad alti regimi dell'ottimo servizio offerto da Xbox Game Pass, che Microsoft probabilmente vorrà spingere ancora di più nel corso dell'anno e con l'idea del "Netflix dei videogiochi" è possibile che i progetti siano già ben pianificati anche per l'anno appena iniziato. Con Sony auto-esclusasi dall'E3 2019, è possibile che Microsoft abbia intenzione di largheggiare alla fiera americana di quest'anno, dunque possiamo aspettarci veramente un po' di tutto nei prossimi mesi. In tutto questo, Halo Infinite resterà presumibilmente sullo sfondo ma con notizie sicuramente più dettagliate in arrivo, mentre è altamente probabile che il 2019 sia l'anno delle prime informazioni ufficiali e concrete su Xbox Scarlett, la console di prossima generazione già protagonista di diverse voci di corridoio.