Genji: Dawn of the Samurai: Le vicende che fanno da sfondo al titolo ruotano tutte intorno al prode Yoshitsune, valoroso samurai in possesso di una potentissima reliquia di nome Amahagane, che gli conferisce un particolarissimo potere: in pratica, la sua forza aumenta a seconda dei colpi inferti ininterrottamente ai nemici, senza cioè venire colpito a sua volta, dato che anche una sola stoccata subita resetterebbe a zero il “boost” di potenza offerto della reliquia.
Il possente Yoshitsune non sarà comunque l’unico personaggio controllabile durante l’avventura: sarà infatti possibile prendere il controllo di altri combattenti, ciascuno con la sua arma di riferimento, le sue capacità e peculiarità; inoltre, la possibilità di migliorarne le statistiche con la pratica, in maniera simile, seppur semplificata, a quanto avviene in un RPG, mescola un po’ la struttura di questo Genji: Dawn of the Samurai rispetto ad un titolo action al 100%, a tutto vantaggio della varietà di gioco.
Le ambientazioni che fanno da teatro alle vicende sono realizzate con una cura quasi maniacale, rigogliose di particolari ed evocative, perfettamente coerenti con le tematiche del gioco. Anche i modelli poligonali dei personaggi e dei nemici sono realizzati splendidamente, ricchi di dettagli ed animati alla perfezione, il tutto mosso da un motore che garantisce 60 frame al secondo granitici con una semplicità disarmante.