Il capoccia di Origin, David DeMartini, non rietene corretto l'approccio di Steam agli sconti.
Effettuare svendite puntuali ed esagerate potrebbe insegnare ai clienti "Potrei non volerlo nel primo mese, ma se lo cerco tra quattro o cinque mesi potrei beccare uno di questi weekend di saldi e comprarlo al 75% in meno". Ebbene, secondo DeMartini questo svaluta le proprietà intellettuali ed è convinto che ci siano strade alternative per accontentare gli utenti senza farlo. In futuro dunque vedremo iniziative vantaggiose ma nessuno sconto sopra alla metà prezzo.
DeMartini sembra però ignorare che gli sconti di Steam non sono una deriva anomala del digital delivery ma universalizzano regole del mercato reale dove i titoli, dopo 4 o 5 mesi, possono essere spesso trovati in fortissimo sconto. E poi spesso le offerte dei publisher, i pass, i gruppi di acquisto, e lo stesso prezzo esagerato di titoli fotocopia, svalutano l'IP da subito e ben più di quanto non possa fare uno sconto a mesi dall'uscita. L'ennesimo Tiger Woods appena finito l'effetto novità si spegne mentre Jack Nicklaus 6 Golden Bear Challenge è un titolo indimenticato pur essendo parte di una serie. Infine va aggiunto che se qualcuno ci insegna a risparmiare per noi, che in questo mercato stiamo affondando, non è così male.
Fonte: Eurogamer