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Assassin's Creed Shadows condannato pubblicamente per razzismo da un gruppo di nazionalisti giapponesi

Il gruppo conservatore Shinsei Nippon ha espresso una condanna pubblica per razzismo contro Assassin's Creed Shadows.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   14/03/2025
I due protagonisti di Assassin's Creed Shadows
Assassin's Creed Shadows
Assassin's Creed Shadows
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Nagase Takeshi, sacerdote shintoista giapponese e leader del gruppo conservatore Shinsei Nippon (新日本, letteralmente "Nuovo Giappone"), noto per le sue posizioni ultranazionaliste che lo hanno portato a diverse uscite contro la cultura occidentale e ad appoggiare il revisionismo storico sulle atrocità commesse dai giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale, ha pubblicato un video in cui ha espresso una forte condanna verso Assassin's Creed Shadows, reo di mostrare il protagonista Yasuke mentre distrugge il santuario Harimakuni Sohsha Itatehyozu "fedelmente ricreato in computer grafica".

La protesta

Come spiegato, il video è stato pubblicato in questi giorni perché, pur essendo il lancio del gioco previsto per il 20 marzo 2025, pare che stiano circolando delle copie pirata. La descrizione del video è davvero eloquente sui motivi della protesta: "I filmati pre-lancio includono Yasuke che attacca un sacerdote shintoista di passaggio, che corre dalla sala di culto al santuario principale con i piedi sporchi di terra e che distrugge le strutture."

"La pazienza non è una virtù. Dobbiamo protestare ad alta voce per questa questione." L'accusa mossa da Nagase Takeshi e da tutto il gruppo che rappresenta verso Assassin's Creed Shadows è quella di "razzismo verso la cultura giapponese".

"Queste cose sono oltraggiose. È un folle (Yasuke Ndr)! Non potevamo credere ai nostri occhi: è un insulto agli dei giapponesi," afferma Nagase, che chiede di manifestare contro il gioco, per poi usarlo come introduzione a un tema che gli è caro: la presenza di troppi turisti occidentali in Giappone, che definisce "inquinamento turistico." Da qui segue l'appello a vari partiti politici di difendere l'orgoglio nazionale e l'intervento di un sacerdote che sposa completamente la protesta.

Chiaramente Nagase Takeshi esprime una posizione squisitamente politica sull'argomento, che evidentemente è utile alla sua propaganda, visti i continui appelli che nel video vengono fatti alle istituzioni della nazione e agli altri partiti politici.