Le microtransazioni hanno fatto un'altra vittima, di cui è difficile stabilire la consapevolezza: una ragazza di Singapore ha speso 20.000 dollari in Genshin Impact, creando un problema economico ai genitori. Ad accorgersi dell'accaduto è stato per primo il padre, il signor Lim Cheng Mong, PM di una compagnia tedesca, che si è ritrovato un sollecito di pagamento per il grosso debito, nato da 89 transazioni di cui non sapeva nulla, fatte a suo nome.
All'inizio pensava di essere stato truffato, ma la compagnia della sua carta di credito gli ha detto che erano tutti acquisti legittimi e che non c'era niente da fare: doveva pagare. Le susseguenti indagini hanno portato infine alla verità: la colpevole era sua figlia, ormai diciottenne, che in teoria avrebbe dovuto utilizzare la carta di credito solo per coprire le sue spese di viaggio.
Il signor Lim ha provato a spiegare a sua figlia che si trattava di una grossa cifra, tale da coprire un anno d'iscrizione in una prestigiosa università internazionale, e lei l'aveva spesa in un batter d'occhio. Avrà capito?
Nel caso, la piattaforma utilizzata per pagare è stata l'App Store di Apple tramite Coda Payments. Anche a livello legale non c'è niente da fare, perché la maggiore età della ragazza le consente di firmare contratti. Inoltre è improbabile che non si sia resa conto di quanto stesse spendendo, vista l'età.
C'è comunque da dire che Genshin Impact ha delle microtransazioni molto insidiose, perché basate su delle meccaniche da gioco d'azzardo, oltretutto promosse da moltissimi influencer. Certo, dà da pensare un videogioco che consente di spendere 20.000 dollari sostanzialmente in tiri di fortuna, ma pare che la modernità sia questa e ci si può fare poco.