Meta ha annunciato una partnership con Childhelp, un'organizzazione no-profit che si occupa di protezione dell'infanzia, per lanciare un programma educativo rivolto agli studenti delle scuole medie. L'obiettivo è insegnare ai ragazzi a riconoscere e difendersi dalle forme più comuni di sfruttamento online, come il grooming e le truffe sessuali (sextortion).
Il programma, completamente finanziato da Meta, sarà disponibile gratuitamente per scuole, genitori e organizzazioni interessate. Il materiale comprende piani di lezione, attività interattive in classe e video educativi, sviluppati con il contributo di esperti del National Center for Missing & Exploited Children, del Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti, della Purdue University e del Crimes Against Children Research Center.
Meta e la sicurezza dei minori: un impegno in crescita
Negli ultimi anni, Meta ha implementato diverse misure per proteggere i minori sulle sue piattaforme. Instagram, ad esempio, ha reso gli account dei ragazzi più privati e con restrizioni automatiche, oltre a introdurre la sfocatura automatica per le immagini nude inviate ai minori. Inoltre, sono stati aggiunti strumenti per prevenire le truffe legate alla sextortion, come il blocco degli screenshot nelle chat private con foto a scomparsa.
Tuttavia, queste iniziative arrivano in un momento in cui la pressione legislativa sui social network è sempre più forte. Negli Stati Uniti, sono state presentate nuove proposte di legge per regolamentare la presenza dei minori sui social, tra cui il Kids Online Safety Act (KOSA) e il COPPA 2.0, mentre alcuni stati hanno già approvato leggi per la sicurezza online dei minori, molte delle quali però stanno affrontando sfide legali.
Educazione digitale e prevenzione: la strategia di Meta
Secondo Antigone Davis, responsabile globale per la sicurezza di Meta, il programma educativo rappresenta un tassello fondamentale nella strategia dell'azienda:
"Noi di Meta continuiamo a fare tutto il possibile per proteggere i giovani sulle nostre app. Queste misure saranno ancora più efficaci se i ragazzi sapranno individuare i potenziali pericoli e a chi rivolgersi per ricevere aiuto."
L'iniziativa potrebbe rappresentare un primo passo per affrontare le crescenti preoccupazioni sui rischi che i social network comportano per i più giovani, puntando su informazione e consapevolezza per una navigazione online più sicura.