Split Fiction è un successo, oramai è difficile dire il contrario. Non solo nelle prime 48 ore il titolo di Hazelight ha venduto un milione di unità, ma nell'arco di altri cinque giorni le ha raddoppiate. Considerando che It Takes Two - il precedente videogame del team - ha piazzato 23 milioni di copie nell'arco di circa 4 anni, la strada di questa nuova avventura cooperativa è ancora lunga, ma certamente è un ottimo esempio di come non solo i giochi enormi e a mappa aperta possono avere successo.
La domanda ora è se gli editori vedranno questi numeri come una giustificazione sufficiente per proporre qualcosa di simile.
Creare un nuovo It Takes Two non è semplice
A conti fatti, le opere di Hazelight non hanno rivali. Certo, ci sono molti titoli cooperativi, soprattutto se si usa il termine in senso ampio (anche Monster Hunter Wilds è un titolo cooperativo, per dire), ma Hazelight è effettivamente l'unico team che propone dei veri AAA narrativi puramente co-op, con una struttura lineare e dalla durata tutto sommato ridotta.
È chiaro che c'è "fame" per questo tipo di videogiochi, considerando che It Takes Two è stato giocato da almeno 46 milioni di persone. A prima vista pare proprio che si tratti di un mercato poco sfruttato e che tutti i grandi editori vorrebbero fare proprio.
Purtroppo temiamo che non sia così semplice. È possibile che ancora i dirigenti delle aziende videoludiche non vedano nel successo di questi giochi un vero trend, ma solo un caso particolare, e abbiano "timore" nell'inseguire questa direzione, visto anche che è un po' il contrario del tipo di prodotto col quale si fanno i soldi ora (ovvero i live service).
Inoltre, temiamo che un problema sia di personale ed esperienza. Spesso dal nostro lato della barricata semplicemente diciamo che Sony, Microsoft, Ubisoft o chi altro dovrebbero sviluppare questo o quell'altro videogioco, ma per farlo servono persone che abbiano esperienza. Se prendi un team con esperienza sui giochi d'azione single player e poi gli chiedi di creare uno sparatutto live service, ti ritrovi con Suicide Squad: Kill the Justice League.
Creare un nuovo It Takes Two chiede talento ed esperienza per i giochi puramente cooperativi, cosa che pochissimi al mondo probabilmente hanno, perché da tempo nessuno se ne occupa.
Speriamo però che i risultati di Split Fiction spingano sempre più editori a ragionare sulla possibilità che il mercato è vario e che, in tempi difficili come questi, anche videogiochi che paiono di nicchia sono in realtà in grado di muovere molti soldi.