Aurora, il nuovo modello AI di X per la creazione di immagini, promette risultati altamente fotorealistici e si aggiunge all'offerta di Grok. Disponibile da oggi per gli utenti di X Premium, Aurora permette di generare immagini dettagliate e visivamente impressionanti. Tuttavia, come per altri modelli di Grok, le restrizioni sui contenuti rimangono limitate.
Secondo quanto riportato da TechCrunch, Aurora è già accessibile nella sezione "Grok 2 + Aurora beta" del selettore di modelli AI su X. Anche se chiunque può provare il servizio, il numero di query gratuite è limitato, e per un uso continuo è richiesto l'abbonamento Premium. Un utente X, Chris Park, ha condiviso che il modello è stato lanciato ufficialmente questa mattina, evidenziando l'obiettivo di migliorare l'esperienza visiva sulla piattaforma.
Risultati impressionanti
Aurora si distingue per la capacità di creare immagini di alta qualità che includono personaggi pubblici e persino figure protette da copyright. Esempi recenti includono Mickey Mouse e persino un'immagine provocatoria di Donald Trump, sebbene il modello sembri escludere contenuti esplicitamente sessuali o violenti. Tuttavia, come osservato in diverse prove, l'AI mostra ancora difficoltà con dettagli anatomici complessi e continuità visiva, lasciando alcuni risultati curiosamente imperfetti.
Il lancio di Aurora ha attirato rapidamente l'attenzione, con utenti che condividono immagini di celebrità come Ray Romano e Adam Sandler. Nonostante l'evidente progresso tecnologico, queste creazioni presentano ancora i tipici difetti delle AI nella rappresentazione umana, generando reazioni miste tra gli utenti della piattaforma.
Rischio legale?
Mentre Aurora rappresenta un passo avanti nelle capacità di generazione di immagini AI, le preoccupazioni legali e etiche potrebbero rappresentare un ostacolo. L'inclusione di contenuti protetti da copyright o raffigurazioni di personaggi pubblici senza consenso solleva interrogativi sul controllo dei contenuti e sull'impatto per X.
La piattaforma sembra decisa a spingere i confini delle tecnologie AI, ma resta da vedere se questo approccio senza restrizioni potrà resistere alle sfide legali e alle critiche pubbliche.